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BREXIT: JOHNSON HA L’APPOGGIO DEL PUBBLICO PER BREXIT, ANCHE SCIOGLIENDO IL PARLAMENTO

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Un sondaggio ComRes pubblicato dal Telegraph  rafforza notevolmente la posizione di Boris Johnson nella trattativa per la Brexit con la UE. Secondo i dati raccolti il 54% degli inglesi appoggerebbe la scelta di Johnson di sciogliere il Parlamento nel caso si opponesse alla Hard Brexit. Il sondaggio quindi prosegue mettendo in luce come il 62% degli inglesi adulti ritenga che Boris Johnson sia più in linea con i desideri del pubblico rispetto al membri del parlamento.

Volendo fare una brutale semplificazione il neo primo ministro sarebbe molto più “Populista” rispetto ai membri eletti, molto più distaccati dal sentire popolare. Praticamente non ci sarebbe feeling fra un parlamento con una forte componente “Remainer”, o comunque opposta alla Hard Brexit, ed il popolo, evidentemente già esausto da tutte le trattative ed i tentennamenti avuti sinora.

ComRes ha anche effettuato un sondaggio elettorale sulle intenzioni di voto alle eventuali politiche:

Brexit Party appare allo stesso livello dei  Liberal Democratici, ma una sua alleanza con i Conservatori potrebbe consegnare una forte maggioranza Brexiter al parlamento, soprattutto se l’alleanza fosse precedente alle elezioni e si fondasse su una partecipazione dei Brexiter alle primarie, con esclusione dei candidati Conservatori più vicini contrari all’uscita. Il suo calo è fisiologico essendo un partito “Di Scopo”, ma sicuramente esploderebbe nei consensi nel caso di  ostruzionismo parlamentare alla Brexit. Notiamo come i Verdi siano un prodotto centroeuropeo scarsamente esportabile oltremanica.

L’Unione Europea nel frattempo è sotto pressione dopo che il consigliere alla sicurezza nazionale USA John Bolton ha affermato che gli Stati Uniti appoggerebbero in modo entusiasta un accordo commerciale con il Regno Unito post Brexit. A questo punto la palla torna nel campo di Bruxelles che però, sinora, non sembra intenzionata a riaprire le trattative, ponendo la base per un danno importante all’economia europea che si proporrebbe nel caso di uscita senza accordo. La Merkel darà indicazioni alla Von Der Leyen di cambiare atteggiamento, o cercherà di unire i danni per il rallentamento globale a quelli per la Brexit?


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