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BREXIT FLASH: LA MAY SE NE ANDRA’ IN TRE MESI. ACCORDO TRA I TORIES PER IL RINVIO DELLA BREXIT, MA L’EUROPA SARA’ ANCORA PIU’ DURA

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Dopo gli ultimi incontri a Bruxelles, piuttosto inconcludenti, si complicano le prospettive per Theresa May. Secondo quanto riportato dal Telegraph e ripreso anche da Bloomberg il suo governo non dovrebbe durare oltre tre mesi, ed andarsene appena dopo le elezioni locali o aver concluso l’iter della Brexit. Il suo partito è in aperta ribellione e ci sono un centinaio di deputati pronti a sfiduciarla se non raggiunge un accordo. Comunque, a questo unto, la sua posizione è praticamente defunta, dato che difficilmente riuscirà a raggiungere un accordo soddisfacente.

Come fa notare l’Express a renderle difficile, se non impossibile, il cammino è la rigidità di Barnier e Verofhstad che vogliono fare della Brexit e della sua impossibilità una sorta di esempio verso Italia, Grecia ed ogni altro paese che abbia dei desideri di lasciare la EU che quest’opzione non sarà disponibile in modo semplice. Il viaggio della  May a Bruxelles è stato perfettamente inutile perchè l’Unione non ha fatto nessuna concessione su quello che è il tema essenziale della discussione, cioè il problema del confine tra Irlanda ed Irlanda del Nord.

Nel frattempo la posizione di Corbyn fra i Laburisti si fa, anch’essa, sempre più difficile. Ci sno state delle altre defezioni verso il gruppo misto di Tories e Labour che appoggia un secondo referendum. John McDonnell, il Cancelliere Ombra, ha affermato che il partito si sta “Muovendo” verso una posizione di appoggio di un secondo referendum, cosa che , fino a ieri, era sgradita al segretario del partito Jeremy Corbyn,ma che ha come obiettivo evitare la rottura del partito e fermare l’emorragia dei deputati. . Una sconfitta per l’ala sinistra del partito, una vittoria per le posizioni filo Blair.  Paradossalmente Corbyn e la May rischiano di trovarsi sullo stesso lato del fiume.

 


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