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BREXIT: ECCO LA PROPOSTA COMPLETA DI BORIS JOHNSON ALLA UE

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Come tradizione di Scenari Economici vi presentiamo l’accordo completo per una Brexit concordata che Boris Johnson presenta alla UE e che troverete allegato al termine del presente articolo.

I punti fondamentali sono i seguenti:

  1. L’accordo che viene proposto è coerente con la famosa pace del “Venerdì santo” che ha messo fine al conflitto in Irlanda del Nord;
  2. Si basa su una prospettiva di collaborazione di lungo periodo con la Repubblica d’Irlanda;
  3. Si stabilisce un’area di libero scambio che copre tutta l’isola d’Irlanda, nord e sud, che restano un’area di completo libero scambio soprattutto nei prodotti agroalimentari, con quindi una frontiera per questi prodotti fra Gran Bretagna e Nord Irlanda. Fra le due parti dell’Irlanda non ci sarà nessuna divisione di frontiera;
  4. Questi accordi saranno validi SOLO se approvati dal parlamento regionale Nord Irlandese e periodicamente dovranno essere rivisti da questa assemblea. Non può esserci nessun accordo senza approvazione popolare;
  5. l’Irlanda del Nord comunque resterà parte dello spazio doganale del Regno Unito e non della UE. La Libera circolazione riguarderà solo determinate categorie di beni e servizi (anche le forniture elettriche) e si interromperà  nel momento in cui il patto non venisse confermato dall’Irlanda del Nord.

Questo accordo prevede poi che comunque l’Irlanda del Nord, come scritto sopra, sia parte del Regno Unito per cui le importazioni da paesi terzi avvengano tramite le dogane del regno Unito, non dell’Unione Europea, e questo indica una bella differenza. Inoltre il passaggio di merci non incluse nell’accordo di libero scambio sarà sottoposto a pochi controlli fisici, con una frontiera “Leggera”, e si basi soprattutto sui controlli di carattere elettronico.

In questo modo Boris Johnson passa la palla ai Nord Irlandesi, e l’accordo è stato approvato dal partito unionista irlandese del DUP, segno che questa mossa è stata concordata. Inoltre, al contrario di quanto previsto dalla May, l’accordo di libero scambio nordirlandese sarà soggetto a verifiche periodiche, con cadenze quadriennali, per cui non appare come un’espropriazione del Regno Unito.

Ora la proposta c’è e la palla passa a Bruxelles.  Buona Lettura

 

 

 

 

 


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