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Economia

Breaking News: PIL Italia +0,3% trimestrale, +0,0% annuo; Italia resta fanalino di coda sul dato annuo, ma il dato trimestrale e’ buono (tutti i dati)

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ITALIA: PIL Italia +0,3% trimestrale, +0,0% annuo

Dopo una recessione infinita lunga 13 trimestri, il dato della crescita annua passa a ZERO. Ancora non e’ “ripresa” ma almeno non si crolla piu’. Il dato annuo resta negativo e sagnala l’Italia quale fanalino di coda europea.

Il dato trimestrale e’ superiore alle aspettative, +0,3%. La ragione la si capisce da alcune spiegazioni dell’ISTAT, quali:

La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta.

Traducendo: c’e’ stata una crescita trimestrale legata al solo settore industriale (infatti i servizi segnano crescita ZERO), e simultaneamente, nonostante svalutazione dell’EURO la componente estera ha dato apporto negativo (ergo le importazioni sono cresciute in volume, cosa che su questo sito vi avevamo detto). Quindi?

Semplicemente sia “Industrie nazionali” che “Importatori” hanno prodotto ed importato di piu’, al fine di “ricostituire le “scorte di magazzino” che erano a livelli molto bassi.  Attenzione pero’, che se non ripartono i “consumi” ed il settore dei “servizi”, questo effetto potrebbe venir perso rapidamente. L’effetto non e’ quindi legato ad un’effettivo e sostenuto aumento della domanda, ma ad un’aspettativa di ripresa della domanda imminente.

 

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Da Istat

Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014.

Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.

La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta.

Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2015 è pari a 0,2%.

In sintesi:

L’Istat conferma l’uscita dell’Italia dalla recessione, con un ritmo che – pur non essendo certo mozzafiato – supera le attese. Nel primo trimestre del 2015 il Pil, secondo la stima preliminare, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014 (era -0,1%). L’Italia abbandona il segno meno, su base tendenziale, dopo 13 trimestri negativi; per trovare una crescita superiore allo 0,3% di questo primo trimestre bisogna risalire indietro di quattro anni.

 

 

NEL CONFRONTO EUROPEO L’ITALIA RESTA FANALINO DI CODA: E’ L’UNICO GRANDE PAESE SENZA UNA CRESCITA ANNUA POSITIVA

Sono usciti anche i dati di diversi paesi europei, che vi riportiamo tanto nella variazione trimestrale, quanto nella variazione annua. L’Italia resta l’unico paese con crescita annua nulla e con andamento del PIL peggiore.

Permane anche un GAP di crescita annua dell’ordine dell’1% con la media dell’eurozona, e dell’1,3% con la media UE, dato perfettamente in linea con l’andamento medio degli ultimi 3-4 anni (tra il 1996 ed il 2011 questo Gap negativo era dell’ordine dell’1%).

Se il dato annuo italiano resta mediocre, il dato trimestrale italiano (+0,3%) lascia qualche speranza.

Fanno bene nei dati trimestrali la Francia (+0,6%) e la Spagna (+0,9%). Nelle variazioni annue +3,0% negli USA, +2,6% Spagna, +2,4% Regno Unito ed Olanda, +1,1% Germania, +0,7% Francia.

 

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DELUDE IL PIL DELLA CINA: +1,3% trimestrale, +7,0% annuo

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