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BPVI E VB. TERMINATA L’OFFERTA. COME SEMPRE UN SUCCESSO PER LA BANCA. ANCORA UN PAIO DI SUCCESSI COSI’ ED E’ FINITA

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Annunci trionfali da BPVI in un comunicato stampa relativo alla fine dell’offerta di transazione agli ex soci. Nella stessa seduta il CdA ha approvato il progetto di bilancio…

 

Ne riportiamo, e commentiamo,  alcuni elementi essenziali. Tra virgolette le parole della banca:

  • “CONCLUSA L’OFFERTA DI TRANSAZIONE AGLI AZIONISTI BPVI CON UNA SIGNIFICATIVA ADESIONE. 66.712 AZIONISTI (SU CIRCA 94.000) HANNO ADERITO ALL’OFFERTA (71,9% DEL TOTALE) CON UNA PERCENTUALE DI AZIONI PARI AL 68,7% DI QUELLE INCLUSE NEL PERIMETRO DELL’OFFERTA. AL NETTO DELLE POSIZIONI IRRINTRACCIABILI E DI QUELLE GIÀ OGGETTO DI SPECIFICA ANALISI, LA PERCENTUALE DEGLI AZIONISTI ADERENTI E’ PARI AL 72,9%, CORRISPONDENTI AL 70,3% DELLE AZIONI BPVI RIENTRANTI NEL PERIMETRO DELL’OFFERTA DI TRANSAZIONE”. Cioè , sul totale degli azioni, neanche il 60%. Se i numeri della banca sono corretti rimangono fuori, per un motivo o un altro, circa 50 mila azionisti…
  • “OTTENUTA LA GARANZIA STATALE PER UN AMMONTARE DI 3 MILIARDI DI EURO SU UNA NUOVA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DELLA BANCA EFFETTUATA A FEBBRAIO 2017. RICHIESTA UN’ULTERIORE GARANZIA STATALE SU NUOVE EMISSIONI PER UN IMPORTO DI 2,2 MILIARDI DI EURO ” Ottima notizia per gli obbligazionisti della banca in scadenza, che sono ora piuttosto sicuri di riprendere le proprie cifre, soprattutto in congiunzione con le obbligazioni già scadute.
  • “L’esercizio si chiude con una perdita di 1,9 miliardi di euro quale conseguenza (i) della ulteriore rilevante riduzione delle masse intermediate dal Gruppo principalmente derivante dagli eventi straordinari che hanno interessato il Gruppo BPVi a partire dal secondo semestre 2015 e dell’effetto reputazionale che gli stessi hanno avuto (ii) ma soprattutto dell’evoluzione del credito deteriorato e dell’ulteriore innalzamento dei livelli di copertura, anche in seguito al recepimento delle differenze valutative emerse delle verifiche ispettive condotte dalla BCE sul rischio di credito nel corso del 2016 e ad inizio 2017, (iii) degli impatti economico patrimoniali connessi alla decisione assunta il 4 agosto 2016 da parte di Cattolica Assicurazione di recedere dall’accordo di partnership (iv) nonché dagli ulteriori accantonamenti a fondi rischi ed oneri principalmente riconducibili ai reclami e alla litigation sulle azioni BPVI e al costo dell’Offerta Transattiva agli azionisti.” Cioè , per chiarire, ci saranno 1,9 miliardi di perdite (apporto di capitale di Fondo Atlante 1,5 miliardi, già volatilizzato) sono dovute 1) al fatto che i clienti se ne vanno perchè non si fidano 2) i clienti/debitori che sono rimasti sono di qualità peggiore, per cui sono aumentati gli NPL (sofferenze e dubbia esigibilità) ed è stato necessario mette più soldi a parte. 3)  Inoltre alla fine si è dovuta svalutare, a prezzi di mercato, la sopravvalutata partecipazione nella società assicurativa. 4) La necessità di porre degli accantonamenti a fronte delle azioni legali, sempre più numerose, da parte di ex azionisti.
  • “Le rettifiche e gli accantonamenti ammontano a 1.719 milioni di euro e si posizionano su livelli molto elevati, ancorché complessivamente in riduzione del 26,6% rispetto al 31 dicembre 2015. In particolare: 5 – le rettifiche di valore su crediti, pari a 1.077,5 milioni di euro (-19,2% a/a), riflettono l’evoluzione del credito deteriorato, le ulteriori rettifiche su clienti con finanziamenti correlati al capitale nonché gli effetti delle ispezioni della BCE del 2016 e di inizio 2017.” Il problema, in questo caso, è strettamente legato all’enormità del peso degli NPL ed  il fatto che ormai bisogna accantonare delle cifre per la loro copertura. Il problema che si pone all’approvazione di questo bilancio è il seguente: la patrimonializzazione è ancora presente ? Inoltre se queste perdite sono tollerabili NON è grazie all’agire di Fondo Atlante, ma per le patrimonializzazione precedi fatti dai soldi delle azioni a 62,5 euro per azioni degli azionisti precedenti. Basterebbe far notare che il patrimonio a 31/12/2015, dopo le pesantissime perdite della prima era Iorio era di 2022 milioni, Fondo Atlante ci ha messo 1500 milioni , ed attualmente è di 1906 milioni ! Continuo a fare i complimenti per le scelte gestionali del CdA, nuovo, vecchio ed in transizione…

Ci fermiamo a questo punto e rinviamo un’analisi completa alla pubblicazione del bilancio. Comunque bisognerebbe ricordare che ormai la banca non ha più una pluralità di soci, ma UN solo socio e qualche migliaio di “Danti Causa”. E per i “Danti Causa” non avere troppa concorrenza, cioè che altri rinuncino, è solo un fatto positivo. 

 


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