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Euro crisis

Mentre la Borsa di Atene crolla il Parlamento greco e l’Eurogruppo approvano il terzo prestito e il “Fondo per privatizzazioni” sarà operativo entro il 2015″ con Test ogni tre mesi. Di Felice Di Maro

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greco parlamento

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Con 222 si e 64 no dei dissidenti di Syriza, Alba dorata e i comunisti del KkE, e con 11 astenuti il Parlamento greco ha approvato l’accordo per un terzo prestito con la ex troika tranne Fmi e con l’ESM, European Stability Mechanism, il Fondo salva-Stati. L’accordo è stato approvato anche dall’Eurogruppo. Alexis Tsipras, aveva chiesto ai deputati di votare il nuovo piano per assicurare la sopravvivenza del Paese ma dopo il voto ha più il minimo dei voti necessari, 120, ne ha 118 e non sono sufficienti per la fiducia che è già stata richiesta e la si voterà dopo il 20 agosto. Non ha più 162 voti su 300 e l’esecutivo Syriza-Anel non ha più la maggioranza. Per il partito di Tsipras sono 43 i deputati in meno con 32 no e 11 astenuti mentre l’esecutivo Syriza-Anel poteva contare su 162 deputati.

Com’è noto tutti i provvedimenti legati ai vari passaggi parlamentari del nuovo memorandum sono passati con il voto favorevole dell’opposizione, Nea Demokratia (centrodestra), Pasok (socialista) e To Potami (centro riformista) che nell’insieme sono 106 voti. La nota “Piattaforma di sinistra” ormai autonoma da Syriza ha votato contro il governo del quale fa/faceva parte. In progressione i deputati contro Tsipras sono stati 39 per la prima votazione, 35 per la seconda e 42 venerdì. Tsipras ha annunciato che subito dopo la firma del nuovo Memorandum di austerità chiederà il voto di fiducia.

Mentre si approvava il Nuovo Memorandum la Borsa di Atene non ha festeggiato il voto favorevole al piano di aiuti e ha chiuso in negativo con l’indice Bs Ase -1,85% con 673 punti, le vendite hanno colpito in prevalenza i titoli del settore bancario, che registrano perdite a due cifre come Alpha -6,47%, Piraeus -6,37%), Eurobank -6,37% e National Bank of Greece -4,38%.

Ormai è fatta. Anche L’Eurogruppo ha dato il via libera a questo terzo salvataggio da 86 miliardi per i prossimi tre anni. La prima tranche di aiuti dovrebbe essere da 26 miliardi di euro e sarà suddivisa in due sub-tranche, una da 10 miliardi sarà disponibile immediatamente per la ricapitalizzazione delle banche, la seconda, da 16 miliardi, sarà versata in più volte, con 13 miliardi entro il 20 agosto. Il resto verrà dato in autunno in seguito all’attuazione delle misure contenute nel Memorandum. La Grecia entro fine anno dovrà creare e rendere operativo il fondo per le privatizzazioni che comprenderà anche alcune banche dopo la ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi di asset vari da mettere nei mercati finanziari. Non è chiaro il ruolo del Fmi che raccomanda un nuovo sostegno alla Grecia e se l’accordo opererà un alleggerimento del debito ci sarà il suo impegno che ridurrà quello dell’ ESM. l’Eurogruppo ha ribadito che è escluso qualsivoglia taglio del debito per suo valore nominale.

L’insieme dei negoziati per questo Nuovo Memorandum hanno avuto l’obiettivo di realizzare un accordo su un pacchetto di riforme completo e realizzabili ma sarà difficile avere un rilancio dell’economi greca. Lo stato delle riforme e le realizzazioni verranno riviste ogni tre mesi e si prenderanno in considerazione i progressi raggiunti. L’accordo è certo in linea con la dichiarazione dell’Eurosummit del 13 luglio ma deve ancora essere approvato al livello politico, ratificato degli Stati, ed avallato dall’ESM. Appare con evidenza come si è pensato alle banche anche per le modalità della seconda tranche di 15 miliardi proprio per la loro ricapitalizzazione che sarà resa disponibile solo dopo la prima revisione del programma e non oltre 15 novembre e in seguito della revisione della qualità degli attivì e degli “stress test”.  

In parlamento Tsipras ha dichiarato:

«Non mi pento dell’accordo con i creditori, anche se non si può considerare un trionfo, è una scelta obbligata del governo dopo avere esaurito tutte le altre possibilità di trattativa. Di fronte al popolo greco ci assumiamo la responsabilità di scegliere la vita e continuare a lottare invece di scegliere il suicidio, cioè l’uscita dall’euro»

Leggendo questa dichiarazione non si può non rilevare come ha cambiato posizione dal 25 gennaio, cioè da quando è stato eletto. Ovviamente si è spinto veramente troppo perché “l’uscita dall’euro” in nessun caso può considerarsi un suicidio. Se lui voleva stare nell’euro, padronissimo, perché ha fatto una campagna elettorale con un programma che considerava questa opzione? Ora grazie a quest’accordo il popolo greco sarà investito da nuovi processi di austerità e con le privatizzazione dell’energia, ferrovie, aeroporti, porti e varie quale rilancio dell’economia sarà possibile? La tattica di Syriza è molto simile a quella del centrosinistra italiano, prima prende i voti e poi fa tutte quelle riforme per assicurare nuovi profitti ai soliti noti tramite i business di liberalizzazioni e privatizzazioni. Se il governo e il parlamento non rispetteranno questo Nuovo Memorandum il rubinetto degli aiuti si chiuderà.

I telegiornali hanno dato solo qualche flash della manifestazione del popolo greco fuori al parlamento, naturalmente come servizio pubblico con abbondanza di dettagli hanno presentato gli sbarchi dei migranti e i temi dell’accoglienza, problema certo drammatico ma dei licenziamenti collettivi e riforma delle pensioni che questo voto in parlamentoattiverà neanche accenni. Si spera in Zoe Konstantopoulou, presidente della Camera e da sempre, per ironia della sorte, compagna di lotta politica di Tsipras che ha cercato fino all’ultimo nella notte di rimandare il voto in Parlamento che possa costituire un nuovo partito alla sinistra di Syriza, Tsipras lo merita.

Il testo approvato ha 29 pagine con i seguenti capitoli:

1. Prospettive e strategia

2. Fornire sostenibilità delle finanze pubbliche che sostenere la crescita e l’occupazione

3. salvaguardare la stabilità finanziaria

4. Le politiche strutturali per migliorare la competitività e la crescita

5. A modern State and Public Administration

Ha due allegati:

1 – HRDAF – Asset Piano di sviluppo – 30 luglio 2015

2 – Azioni di governo in sospeso – – HRDAF 30 luglio 2015

Ecco il link:

http://www.repubblica.it/economia/2015/08/12/news/il_testo_dell_accordo_tra_la_grecia_e_i_creditori_internazionali-120866670/

Felice Di Maro


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