Attualità
BORIS JOHNSON VUOLE SFRATTARE I LORD DA LONDRA! Se facessimo lo stesso con le Camere in Italia?
Oggi il Daily Mail riporta la notizia secondo la quale Boris Johnson sta seriamente valutando di traslocare la Camera dei Lord, l’alta assemblea britannica, fuori da Londra, portandola nel Nord dell’Inghilterra a York.
Pare che ci sarebbe anche un immobile già scelto per essere destinato a questo uso, la stazione ferroviaria di York, realizzata in epoca vittoriana e che, all’epoca, era una delle più grandi al mondo, un esempio di recupero di architettura industriale:
I motivi per questa scelta sono diversi, alcuni dichiarati, altri intuibili:
- prima di tutto dimostrare come il governo non sia più “Londinocentrico”, ma voglia diventare il governo di tutto il Regno Unito, dopo la Brexit, anche di quelle aree rurali o secondarie sinora trascurate da Londra;
- premiare un’area del nord dell’Inghilterra che, passando dall’appoggio fermo ai laburisti ai conservatori, ha permesso la travolgente vittoria di Boris Johnson ;
- punire i Lord, che ricordiamo sono una camera non eletta, ma di nomina reale o diritto ereditario, e che si è sempre rivelata fortemente filo UE, mandandoli a fare un giro nella parte più profonda del Paese.
Boris poi vorrebbe che anche la Camera dei Comuni si spostasse, almeno in occasione di alcuni dibattiti, fuori Londra, proprio per recuperare questa connessione con il territorio inglese, anche se i problemi logistici di un parlamento transumante non sono secondari, come dimostra il caso dello stupido dualismo europeo fra Bruxelles e Strasburgo.
Perchè non imitare Johnson anche in Italia, trasferendo FUORI da una congestionata ed opprimente Roma le Camere.Senza giungere a spostarle nel Nord o in Sicilia, basterebbe muoverle fuori dalla città, a Viterbo, Orvieto o Latina, per esempio. Questa si che sarebbe una vera misura contro il congestionamento del traffico, l’inquinamento in città eterna, il caos, e le discussioni inutili. Sarebbe molto meglio discutere guardando la storica campagna laziale, le greggi, i borghi medievali, piuttosto che Roma. Magari poi, spostandosi in campagna, avremmo qualche deputato che apprezzerebbe di più la vita vera piuttosto che quella di finto rappresentante senza ormai più mandato. Magari qualche grillino si deciderebbe a mollare la poltrona.
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