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Boom Prezzi energia: la UE si riunisce per decidere niente, ma forse Zio Vladimir si è impietosito

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Martedì si sono riuniti i ministri dell’energia dei paesi del Consiglio Europeo dei 27 ed hanno deciso… di non decidere nulla.

Vediamo il dispositivo della decisione:

Secondo gli Stati membri, le misure a medio termine proposte dalla Commissione sono sufficienti per affrontare la sfida delle future fluttuazioni dei prezzi dell’energia? Quali ulteriori misure potrebbero essere previste a livello dell’UE e degli Stati membri, compreso l’uso di strumenti finanziari dell’UE?
I ministri hanno accolto con favore la “cassetta degli attrezzi” della Commissione come una buona base per le discussioni e hanno generalmente sostenuto l’analisi della Commissione sulle cause dell’aumento dei prezzi dell’energia. (intanto i cittadini pagano prezzi enormi, ma questo non interessa…)

Per quanto riguarda le misure a breve termine, i ministri hanno convenuto che devono essere adottate con urgenza misure nazionali per tutelare i consumatori più vulnerabili. In questo contesto, il toolbox proposto fornisce un utile quadro europeo per coordinare le misure nazionali. Tradotti in italiano: l’Unione è totalmente impotente e grida “Si salvi chi può”

I ministri hanno inoltre discusso le possibili opzioni a medio e lungo termine, tra cui la riforma del mercato all’ingrosso dell’elettricità, i programmi di acquisto congiunto volontario per il gas e soluzioni di stoccaggio a livello dell’UE. Programmi congiunti volontari significa : arrangiatevi. 

Del resto il piano italo-spagnolo di grandi riserve europee comuni, controproducente per l’Italia, già fornita di riserve, è stato seccamente bocciato dalla Germania che ha posto come condizione che non fossero apportate modifiche alle norme nazionali. A quel punto i ministri sono andati in Lussemburgo a bere il cognac.

Per fortuna che lo zio Vladimir, il tanto vituperato Putin, ha dato ordine a Gazprom d’immettere più gas nei mentanodotti europei dopo l’otto novembre, giorno in cui dovrebbero essere “Carichi” al massimo quelli russi.

“Vi chiederei, una volta terminato il lavoro di ricarica dei depositi sotterranei russi entro l’8 novembre, di iniziare un lavoro graduale e pianificato per aumentare i volumi di gas nelle vostre scorte in Europa: in Austria e Germania”, ha detto Putin all’amministratore delegato di Gazprom L’agente Alexey Miller mercoledì.

La mossa “ti consentirà di adempiere ai tuoi obblighi contrattuali in modo stabile e ritmico, di fornire gas ai tuoi partner europei nel periodo autunno-inverno e, tra l’altro, di creare una situazione più favorevole nel mercato europeo dell’energia”, ha affermato Putin a un incontro trasmesso dalla televisione di stato.

Se la notizia sarà sicuramente gradita in Europa, dove una storica crisi energetica ha fatto salire i prezzi dell’elettricità a livelli record e si teme un freddo inverno con prezzi ancora più stellari. Magari Putin ha ricevuto rassicurazioni per una rapida omologazione di Nord Stream 2

Comunque a salvare i governi europei sarà proprio l’odiato Putin.


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