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Bollette gas e luce: cosa succederà con la fine del mercato tutelato nel 2024

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Rete elettrica
Rete elettrica (© Depositphotos)

La data ad oggi segnata sul calendario per la fine del mercato tutelato dell’energia è il 10 gennaio 2024. Se non ci saranno altre proroghe, come successo in passato, dall’inizio dell’anno prossimo rivolgersi a un fornitore del mercato libero sarà l’unica scelta per tutti gli utenti domestici. Ma cosa si intende di preciso per “mercato tutelato”? E cosa succederà in quella data a chi si trova ancora in quel regime energetico? Facciamo chiarezza.

Cos’è il mercato tutelato? Così viene definito il sistema di fornitura energetica nel quale tariffe e condizioni sono stabilite dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti che ne fanno parte. Nel regime di tutela non è possibile cambiare fornitore per accedere a offerte personalizzate e le voci di costo presenti in bolletta, compreso il prezzo effettivo della materia prima (energia elettrica o gas), vengono decise e aggiornate periodicamente dall’Autorità secondo vari criteri. Ad esempio, nel corso del 2022 la guerra in Ucraina ha scosso profondamente il mercato all’ingrosso dell’energia, e ciò ha fatto schizzare alle stelle i prezzi anche per i consumatori finali; negli ultimi mesi, al contrario, la relativa stabilità del mercato ha fatto sì che i costi al dettaglio rimanessero calmierati e senza oscillazioni. Il mercato tutelato si contrappone al mercato libero, nel quale vige la libera concorrenza tra i fornitori che possono così applicare prezzi, promozioni e condizioni contrattuali più competitive, a beneficio dei clienti attenti al risparmio che hanno accesso a una gamma di offerte spesso vantaggiose e personalizzabili in base alle proprie necessità di consumo. Secondo i dati dell’ARERA, circa un cliente domestico su tre oggi si trova ancora nel mercato tutelato.

Cosa succederà a gennaio per chi si trova ancora in regime di tutela? Anzitutto, niente paura: non ci saranno penali di alcun genere né interruzioni delle forniture. I clienti che alla chiusura del tutelato non avranno ancora effettuato il passaggio al libero verranno accompagnati gradualmente alla transizione con il cosiddetto servizio a tutele graduali, lo stesso meccanismo utilizzato per le PMI e le microimprese che si sono trovate in questa situazione quando il mercato tutelato per loro ha avuto termine (in anticipo rispetto agli utenti domestici).

Cos’è il servizio a tutele graduali? È il servizio che garantirà la continuità della fornitura energetica agli utenti che rimarranno nel mercato tutelato fino alla sua scadenza. Nel servizio a tutele graduali non sarà possibile scegliere il proprio fornitore, che verrà assegnato d’ufficio a seconda dell’area geografica. Le tariffe energetiche applicate in questo regime saranno offerte PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), che prevedono che il fornitore possa stabilire il prezzo, come sul mercato libero, ma debba attenersi alle condizioni contrattuali del mercato tutelato (tempi e modalità di pagamento, documentazione da richiedere e da fornire al cliente e così via).

Cosa conviene fare? Se negli ultimi anni avete cambiato fornitore probabilmente siete già nel mercato libero dell’energia: in questo caso non dovete preoccuparvi della fine del mercato tutelato, ma resta una buona idea la rivalutazione periodica delle proprie condizioni contrattuali e il confronto con le offerte degli altri fornitori, per non perdere opportunità di risparmio. Se invece vi trovate ancora in regime di tutela (se non ne siete sicuri guardate la bolletta, dovreste trovare l’indicazione), non vi conviene attendere passivamente: è probabile che i prezzi delle offerte PLACET del servizio a tutele graduali non saranno così convenienti, o perlomeno non tanto quanto i prezzi delle migliori offerte presenti sul mercato libero, perciò tanto vale muoversi in anticipo ed effettuare la transizione già da ora.


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