Idee & consigli
“Il Bitcoin potrebbe incassare un altro scossone prima dei nuovi massimi”: parla Peter Brandt

Il Bitcoin sta facendo parlare di sé in questi giorni, secondo il veterano del trading Peter Brandt ci sarà ancora uno shakeout prima che la valuta raggiunga i nuovi massimi storici. Ma cosa significa e quali sono i valori da tenere sotto controllo? Ecco come potrebbe cambiare lo scenario a breve.
Secondo Brandt, il mercato è a un bivio e ci sono due scenari possibili:
- O ci sarà un forte scuotimento al ribasso seguito poi da una rapida ripresa
- O ci sarà uno scenario molto più cupo nel caso dovessero rompersi i pattern a parabola sul lungo periodo
È un punto di vista coerente, d’altronde Brandt ha parlato di “one more slump” prima di un nuovo massimo storico attorno ai 125 mila dollari. Per capire meglio cosa sta succedendo se non sei informato, devi sapere che il Bitcoin ha segnato un nuovo ATH a inizio ottobre, poi si è raffreddato verso i 110 mila dollari.
Massimi, volatilità e livelli tecnici da monitorare
Allora, se guardiamo i dati più recenti possiamo notare due cose:
- L’ATH recente si attesta intorno ai 125.400 dollari.
- La fascia in cui oscilla il Bitcoin ora è da 109.000 a 110.000 dollari.
Diversi analisti tecnici hanno evidenziato che l’area 107.000-112.000 dollari è stata una zona di tiro alla fune. È proprio qui che si concentrano le liquidità e i livelli psicologici che spesso fungono da calamita per i prezzi. Nei mesi scorsi, vari update di mercato hanno evidenziato che alcune soglie, come il range 108.000-112.000 dollari, potessero essere degli spartiacque per un ritorno in price discovery.
Ok, il Bitcoin sembra essere abbastanza instabile al momento, ma a differenza sua ci sono delle criptovalute che esploderanno a breve e che vale la pena monitorare. Il mercato crypto è sempre molto attivo e vivace e, come abbiamo già avuto modo di vedere, basta pochissimo per salire una valuta e farne scendere un’altra. Ci sono piattaforme che analizzano l’andamento e la volatilità di queste monete digitali e che ti aiutano a individuare quelle che potrebbero rivelarsi una garanzia nel futuro.
Cosa significa shakeout (e quanto potrebbe essere profondo)
Con “shakeout” si intende uno scossone violento e rapido che fa uscire dal mercato le posizioni fragili prima di un nuovo strappo verso l’alto. Brandt non ha escluso una discesa a sorpresa che potrebbe spingere il BTC a ritestare le aree più basse, con alcune ipotesi di mercato che hanno parlato persino di un passaggio tra i 50.000 e i 60.000 dollari in caso di swing più estremo. Non è una garanzia, è un’ipotesi dello scenario che il trader ha messo sul tavolo nell’ottica di un ultimo “lavaggio” di mercato.
Allo stesso tempo, lo scenario costruttivo resta aperto. Proprio Brandt ha sottolineato la possibilità che, dopo lo shakeout, il Bitcoin possa tornare rapidamente sui massimi e che, addirittura, li superi. L’idea è che una correzione pulita possa ricaricare il trend eliminando l’eccesso di leva e riportando i prezzi e gli indicatori su delle traiettorie più sostenibili.
Un modo semplice per capire come devi agire nei prossimi giorni
Se segui il mercato ma non vuoi diventare un trader full-time, puoi concentrarti su pochi indicatori di buon senso:
- Livelli pivot ravvicinati: osserva come il prezzo reagisce tra i 107 mila dollari e i 112 mila dollari. Le conferme sopra questa fascia spesso attirano momentum, le respinte nette possono innescare lo shakeout.
- Ampiezza dei rimbalzi dopo le vendite: dopo uno scarico forte, quanto velocemente il BTC riassorbe la perdita? Un recupero in poche sessioni ci dice che la domanda è resiliente, invece i rimbalzi un po’ mosci suggeriscono cautela.
Quindi, il mercato resta diviso fra chi vede dei target molto ambiziosi entro fine ciclo e chi teme dei pattern distributivi. Gli articoli e i commenti più recenti riportano da un lato delle proiezioni fino a 200-250 mila dollari nel ciclo, dall’altro ci sono i richiami di Brandt a non sottovalutare le analogie con le vecchie bolle delle materie prime.
Scossa prima del gran finale? Ecco cosa tenere d’occhio
La tesi di Brandt è chiara: un ultimo scossone può arrivare prima dei nuovi massimi e, proprio quello scossone, potrebbe spianare la strada al breakout successivo. Dall’altra parte, non manca chi vede nel grafico dei segnali più insidiosi. La verità, come spesso accade sui Bitcoin, si giocherà nei dettagli del movimento:
- Reazione sul range da 107 mila dollari a 112 mila dollari,
- Velocità del recupero,
- Interazione con il range 120 mila dollari e 125 mila dollari
- Flussi (ETF e spot) nelle settimane successive.
Per ora i fatti dicono che il prezzo oggi si aggira nel range 109-110 mila dollari e che la volatilità è in aumento. Si avvicinano le resistenze storiche. Se arriverà lo shakeout di Brandt, lo capiremo dalla profondità del tuffo e dalla prontezza del rimbalzo. Se, invece, non arriverà, saranno i volumi sopra i 120 mila dollari a dirci che il mercato ha scelto la via diretta.







You must be logged in to post a comment Login