KeepTalkingGreece ci informa che il BILD Zeitung —uno dei maggiori quotidiani tedeschi e il più venduto in Europa— ha lanciato una campagna denigratoria per spingere il Parlamento Tedesco a non accettare neppure il già umiliante accordo raggiunto tra Grecia ed Eurogruppo. Come notato da alcuni, certa stampa tedesca sta trattando i greci nello stesso modo in cui negli anni ’30 trattava gli ebrei.

 

di KeepTalkingGreece, 26 febbraio 2015

Non è la prima campagna di pestaggio dei greci e non sarà l’ultima. Il giornale Bild Zeitung, lo “Squadron Commander”, ha lanciato una campagna che sollecita i suoi lettori a dire “No” a “ulteriori miliardi agli avidi greci”. I lettori del Bild sono invitati a stampare un gigantesco “NEIN”, farsi un selfie con il foglio stampato, e inviarlo per email al giornale.

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Il motivo della campagna è il voto di venerdì da parte del Parlamento Tedesco, sull’approvazione dell’estensione del programma concordato con l’Eurogruppo il 20 febbraio.

“Morgen soll der Deutsche Bundestag schon wieder neue Milliarden-Hilfen (13,7 Mrd. Euro) für Griechenland genehmigen.

Zum 5. Mal! Darum sagt BILD jetzt: NEIN! zu neuen Milliarden-Geschenken an Griechenland!”

“Domani il Parlamento Tedesco approverà nuovi miliardi di aiuto (13,7 miliardi di euro) per la Grecia.

Per la quinta volta! Pertanto il BILD adesso dice: NEIN! a nuovi miliardi regalati alla Grecia!”

Non ho idea di quanti lettori del BILD abbiano già mandato il loro “selfie col NEIN per la Grecia”.

Qui sotto, la foto di un lettore arrabbiato con il BILD. Dice “NEIN! Mai più 80 centesimi per comprare lo stupido BILD!”

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Moderni capri espiatori

Sono sicuro che non vi aspettiate davvero che io scriva qui in che modo i greci hanno reagito a questa campagna del BILD. È da arrossire…

Un discreto numero di utenti tedeschi di internet hanno espresso serie preoccupazioni per l’andazzo “populista di destra” del Bild:

@CjvHenderson:

@BILD È un serio problema. Gli avidi greci sarebbero per la Germania l’equivalente contemporaneo degli avidi ebrei?

Il corrispondente di Radio France International ha citato nel proprio blog un giornalista tedesco che ha commentato così la campagna del Bild:

“Negli articoli del Bild, se sostituite ‘greci’ con ‘ebrei’ vi tornano in mente i bei vecchi tempi”.

E un britannico ha notato:

@albertjohn:

~@BILD si ha facile gioco politico a insultare anche i tedeschi. Avrà ripercussioni anti-tedesche. Avvia un pericoloso circolo vizioso di nazionalismo: ideale per il fascismo.

Il BILD si prepara alla Guerra Lampo

Il sito tedesco di satira Der Postillion giunge alla vera causa della campagna del Bild “dato che i politici non fanno il loro lavoro”. Der Postillon rivela che, in realtà, con questa campagna il BILD vuole

“reclutare lettori-soldato per invadere la Grecia indebitata, annettere le isole più belle e gettare il resto del paese fuori dall’eurozona”.

Dopo poche ore dalla chiamata all’azione, 200.000 volontari si sono già radunati, motivati da anni di odio contro il “pigro branco” dei greci. Per il momento sono equipaggiati di “fucili popolari d’assalto”, poco costosi, con potere perforante.

In aggiunta, gli esperti militari ritengono che i lettori del BILD siano i migliori soldati a causa della loro mancanza di capacità critica e alla loro cieca obbedienza”. (Qui l’articolo integrale in tedesco su Der Postillon)

A proposito, mi accorgo che il BILD ha fatto dei progressi nella sua retorica anti-greca. Non sono più i “Greci falliti” (Pleite-Griechen) ma gli “avidi Greci” (gierige Griechen).

Non si finisce mai di meravigliarsi dei continui pestaggi & bullismo a cui i greci sono stati esposti dall’inizio della crisi.

E uno continua a chiedersi fino a che punto si debba permettere che pestaggio & bullismo siano veicolati dai media tradizionali in nome della “libertà di stampa e di opinione“.

Aggiornamento: l’Unione dei Giornalisti Tedeschi (DJV) ha emesso una dichiarazione che chiede al BILD Zeitung di fermare immediatamente la campagna.

Vi può non piacere o potete rifiutare le politiche della Germania verso la Grecia, ma una campagna che cerca di influenzare direttamente le decisioni politiche è vietata dalle direttive stabilite per i giornalisti“, ha detto il presidente Michael Konken. “L’azione del selfie intrapresa da Bilde supera i limiti di una campagna politica“.

Inoltre è “eticamente discutibile che i media diffamino un’intera nazione per gli errori fiscali dei suoi politici”, dice il DJV nella dichiarazione.

PS Alcuni lettori mi sollecitano a condurre un sondaggio sul fatto se la Germania debba uscire dall’eurozona in nome dello spirito europeo e della solidarietà. Hm…

(Ecco il link della campagna lanciata dal Bild.)