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BILANCIO, PERCHE’ UNA BANCA CENTRALE PUO’ AVERE UN BILANCIO NEGATIVO. (ovvero mi son rotto le scatole dei somari sui media)

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Cari amici,

una delle fortune che ho avuto nella vita è di aver frequentato le lezioni, e passato l’esame con onore, con il professor Giovanni Frattini (ed il suo assistente Pogliani) in Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda, Contabilità e Bilancio. Ottimo docente è stato in grado di rendere comprensibile una materia altrimenti ostica e, dopo la laurea, incontrandolo in università lo fermai e gli strinsi la mano. Spero che stia ancora bene e , se per caso leggerà queste mie righe , ancora lo ringrazio. Questo mi ha molto aiutato a scrivere questo pezzo.

Purtroppo appare evidente che, sulla funzione del bilancio, ci siano delle idee un po’ confuse. Se un’azienda  compila un bilancio pubblicistico lo fa soprattutto per un motivo di tutela dei terzi: sapere che il passivo è superiore all’attivo, cioè che il Patrimonio Netto è zero o negativa, dovrebbe mettere in allarme i creditori e spingerli ad informarsi meglio sull’andamento dell’azienda stessa, perchè potrebbe darsi che i loro crediti non siano esigibili. Tra l’altro anche in questo caso “Potrebbe darsi” perchè il gioco dei vari fondi di ammortamento e di accantonamento, parte comunque del passivo, comunque potrebbero configurare casi in cui i crediti non siano in pericolo oppure, più semplicemente, l’imprenditore, per responsabilità legale o meno, voglia far fronte comunque ai creditori. Nella mia personale esperienza ho visto più di una azienda dichiarata fallita dal tribunale (soprattutto nelle città piccole) che avevano adunanze dei creditori deserte, o che, al termine della procedura, riabilitavano il fallito.

Quindi il bilancio e le sue determinazioni servono, essenzialmente, a garantire i diritti dei terzi, qualsivoglia siano, creditori, azionisti etc. Se i i diritti dei terzi non fossero in pericolo, il bilancio avrebbe solo una valenza di informativa interna oppure generale, verso il grande pubblico.

Ora analizziamo un bilancio di Banca Centrale, quella Svizzera.

Introduciamo l’attivo:

Questo comprende, come vediamo:

  • oro;
  • attività in valuta estera, le riserve estere, le riserve presso il FMI, tutti in valuta estera;
  • attività in franchi svizzeri;
  • Attività strumentali;
  • Partecipazioni;
  • Altri attivi

Passiamo a considerare il passivo ed il patrimonio netto:

fra questi abbiamo :

  • banconote;
  • depositi di banche svizzere;
  • debiti verso enti vari (di modesta entità);
  • debiti in valuta;
  • quindi il patrimonio netto nelle sue varie voci.

Ora valutiamo le voci del passivo e facciamoci una domanda: chi rischia di NON essere pagato da una banca centrale in caso di mancanza di una parte dell’attivo? Gli unici creditori che verrebbero veramente ad essere, teoricamente , in pericolo sono quelli che devono essere pagati in valuta estera (il 5% circa del passivo + patrimonio netto, in questo caso) perchè la potestà  di emettere moneta, cartacea o meno , copre il restante debito. Quindi non c’è nessun pericolo per i terzi costituenti il 95% del bilancio.

Però andiamo oltre, perchè mi piacerebbe mostrare in modo pratico, con i numeri, l’insensatezza di chi afferma che la cancellazione di una parte dell’attivo dovrebbe essere compensata dalla cancellazione di una parte del passivo, o che non ci può essere operatività con Patrimonio Netto negativo

Se vediamo l’attivo quello valutario è enorme. Questo è accaduto perchè, come sappiamo, per lungo tempo la Banca Centrale Elvetica ha cercato di impedire la rivalutazione della sua valuta rispetto all’euro ed alle altre valute. Per farlo comprava titoli in valuta estera ed emetteva franchi, da cui la creazione di quest’enorme riserva valutaria. Nel 2015 non è riuscita a mantenere più questa posizione e si è arresa, permettendo una rivalutazione del franco stesso.

Ora secondo voi cosa è successo quando il franco, dall’oggi al domani, si è rivalutato del 20%? Che la Banca centrale svizzera ha visto svalutarsi (cioè ridurre di valore) le proprie riserve in valuta per il 20%, una perdita ad occhio , di 130 miliardi di franchi…… di poco inferiore , ad esempio, all’attuale valore del patrimonio netto. Se domani la Banca Centrale Svizzera rivalutasse (attenzione, RIVALUTASSE) di un altro 20% avremmo che le perdite per la rivalutazione sarebbero SUPERIORI al patrimonio netto. Quindi, paradossalmente, secondo questi geni del bilancio, alcuni anche professori universitari, la Svizzera dovrebbe dichiarare bancarotta e chiudere la banca centrale, eppure nessuno ha chiesto di cancellare degli asset, tutto è accaduto solo perchè, magari l’economia va troppo bene, la bilancia commerciale è troppo in avanzo.

L’alternativa sarebbe , come ho sentito dire in TV a  Skytg 24 (e rimango stupito che il prof. Rinaldi , presente, non sia scoppiato in una risata), tagliare una fetta dell’attivo, cioè della massa monetaria, costituita da crediti verso le banche e banconote. A parte il divertimento della scena di vedere i gendarmi svizzeri accendere roghi di banconote in pubblico, come risultato avemmo il seguente ciclo:

Rivalutazione >>>Svalutazione attivo in valuta >>> Perdita in bilancio BC>>> distruzione del passivo (massa monetaria)>>> maggiori interessi>>>Rivalutazione >>>

Non vi sembra che qualcosa non funzioni? Non vi sembra che vi sia, nel ragionamento, un po’ di superficialità e di insensatezza?

Il problema di base è che il bilancio di una Banca centrale ha una funzione informativa generale (per amenità tipo oro etc) e di indicazione delle politiche monetarie. NON di tutela dei terzi che sono, comunque , tutelati, TRANNE  CHE PER I CREDITI IN VALUTA  comunque genericamente limitati in una banca centrale normale. Tra l’altro questo li dice chiaramente la stessa Banca Centrale Svizzera, come, a suo tempo, lo disse la BCE:

Link originale

La BC sa benissimo che può andare in negativo, ma questo non la farebbe chiudere, semplicemente rivedrebbe, nel caso Svizzero, la distribuzione degli utili fra i Cantoni.

Per finire la scelta di cancellare una parte dell’attivo sarebbe una scelta esclusivamente POLITICA , non impedita da nessun fattore di carattere economico. Questo , di per se , non la rende più facile, semplicemente la mette nella sua giusta prospettiva. Tra l’altro nessuno, fra questi soloni, si è preso la briga di dare un occhio al bilancio della BCE. Come spesso dico, studiare è fatica. La BCE ha un patrimonio netto di 469 miliardi di euro (Capitale  riserve). I crediti unici da essere garantiti, perchè non espressi in euro, sono poco più di 3 miliardi, su un attivo di 4.400….. Dobbiamo aggiungere altro ?

Grazie.

 

 


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