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Biden vuole imporre l’obbligo vaccinale a (quasi) tutti i dipendenti federali, parte la dura rivolta dei Governatori degli Stati. Il Presidente lancia minacce

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Joe Biden, la debolezza fatta presidente, lancia l’obbligo vaccinale per i dipendenti federali, esentando però l’USPS (United States Post Service) ed i suoi 600 mila dipendenti. Evidentemente o il covid non è un problema delle poste, oppure teme una rivolta di massa in una delle agenzie più numerose. L’obbligo vaccinale federale inoltre non è sicuro che si legittimo, in quanto le competenze sanitarie spettano gli Stati, e viene percepito come un aggiramento dei vincoli fissati dalla costituzione. Insomma, molti pensano solo di assistere all’abuso di un uomo debole che, tra l’altro, si era estresso contro l’obbligo vaccinale in passato

E come lui perfino la Pelosi

La decisione di Biden ha poi scatenato una vera a propria rivolta degli stati a guida Repubblicana, che si opporranno giudizialmente all’obbligo  presidenziale. Abbiamo ben 26 stati che sono contrari alla politica di Biden:

La Convenzione Nazionale Repubblicana, l’organo nazionale del Partito repubblicano, ha affermato che contesterà direttamente nelle aule dei tribunali la decisione di Biden:

Molti governatori hanno espresso parole di fuoco contro Biden e si sono detti pronti a combattere per le libertà dei propri stati con estrema decisione. Ad esempio South Dakota

Georgia

Oklahoma, dove il governatore Stitt ha detto chiaramente che “Finché sarò io governatore non ci sarà obbligo vaccinale nello stato”

La reazione di Biden è stata da Biden. Come ha detto un suo consigliere “Passeremo sopra i governatori che sono sulla nostra strada”. Probabilmente nello stesso modo in cui sono passati sopra i talebani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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