Attualità
Biden cerca di destabilizzare l’Ungheria per motivi politici?
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha espresso la preoccupazione che gli Stati Uniti tenteranno d’interferire nelle elezioni generali del prossimo anno. Lo scopo è veder sostituito il presidente attuale Viktor Orban PM da leader dell’opposizione Stati Peter Marki-Zay, che è più ideologicamente allineato con l’amministrazione Biden.
In un’intervista al Financial Times, Szijjarto, ha detto, “non viviamo sulla Luna. Viviamo in Europa centrale. Naturalmente, ci saranno tentativi … abbiamo già rilevato preparati.” Egli ha anche affermato: “Voglio rassicurare gli ungheresi che tutte le istituzioni interessate stanno facendo il loro lavoro per respingere i tentativi d’interferenze esterne nelle elezioni.”
Non è la prima volta che l’amministrazione Biden avrebbe cercato di danneggiare il leader ungherese, nonostante il suo paese sia un fedele Partner NATO e sia uno dei migliori alleati di Israele. Nonostante questo allineamento filo-occidentale, l’Ungheria è l’unico paese europeo a non essere stato invitato da Biden al “Vertice per la Democrazia”, l’happening filo occidentale, dove sono stati invitati campioni dei diritti umani e politici come il Pakistan, l’Iraq, la Repubblica Democratica del Congo e l’Angola. Solo l’Ungheria, fra i paesi occidentali, è stata lasciata fuori.
Per carità, un summit in cui si incontreranno “leader di governo, società civile e il settore privato a enunciati un’agenda positiva per il rinnovamento democratico e per affrontare le maggiori minacce per le democrazie di oggi attraverso l’azione collettiva”, non potrà che generare l’ennesima ondata di inutile, e antiliberale, politically correct, o wokeism, per usare termini anglofoni. Un Summit sul nulla, ma comunque è una sorta di riunione del club degli “Amici di Biden” da cui l’Ungheria è esclusa.
Le vere colpe di Orban agli occhi di Biden non sono legate alla democrazia, ma a fatori ben diversi:
- l’Ungheria cerca comunque di avere buoni rapporti con Russia e Cina, pur essendo chiaramente schierata con la NATO;
- l’Ungheria persegue obiettivi legati alla famiglia e alla salvaguardia della cultura nazionale, roba che nel mondo “Gender fluid” e pro immigrazionista è inconcepibile.
L’Ungheria poi si oppone all’attuale guida di Bruxelles, all’integrazione forzata della UE, alla creazione di un esercito-giocattolo europeo, inutile per la sicurezza, ma utile a distruggere l’individualità dei singoli stati, che comunque sono l’espressione vera della democrazia. Più si sale nella gerarchia del potere, minore è il potere della rappresentanza popolare, maggiore il peso della burocrazia, delle lobby e delle élite, cioè di tutto ciò che non è democrazia. L’ironia è proprio essere accusato di NON essere democratico.
Non si sa chi vincerà le prossime elezioni in Ungheria, ma un piccolo paese può segnare una svolta in una direzione o nell’altra.
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