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BERLINO, Seehofer: “Non sono profughi” (di Viola Ferrante)

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Sono arrivati a centinaia di migliaia dalla Siria – ca. 780.000 – come profughi di guerra. Ricordiamo tutti nel 2016 le immagini del loro arrivo a Monaco di Baviera accolti con entusiastici “benvenuti!” dai cittadini residenti a seguito alla decisione della Merkel di aprire le frontiere, ma solo ai siriani, con la famosa frase : “Wir schaffen das!” ( Noi ce la facciamo). Decisione che lei prese con non poche critiche senza consultarsi con nessuno, né con il suo partito né con il partner di governo SPD, ma che le guadagnò l’affettuoso appellativo di “Mutti Angela” (Mamma Angela) da parte dei siriani e degli altri rifiugiati come anche grandi lodi dai partner europei, anche se subito dopo lei contrattò con la Turchia di Erdogan il blocco dei rifiugiati in cambio di 6 miliardi di € da parte e in vece dell’UE.

Queste persone beneficiano oggi dello status di rifiugiati ma trascorrono le loro vacanze in Siria, come riporta il giornale BILD AM SONNTAG (vedi foto), con grande irritazione del Ministro dell’Interno Horst Seehofer, che si è visto costretto ad intervenire per chiarire la sua posizione a tal riguardo, dal momento che questa pratica dei rifiugiati non solo siriani, ma anche di altri paesi, è nota da MOLTO tempo ma assolutamente ignorata dalle autorità tedesche e che sono ovviamente a carico dello Stato. Si aggiunga anche il fatto che questi viaggi vacanza sono organizzati da agenzie viaggi illegali.

“Chi come profugo siriano trascorre regolarmente le sue vacanze in Siria non può appellarsi seriamente all’ essere perseguitato in Siria. Dobbiamo privarlo del suo status di rifugiato “, ha dichiarato il politico CSU al Bild am Sonntag. “Se l’Ufficio federale della migrazione e dei rifugiati (Bamf) dovesse venire a conoscenza dei viaggi nel paese di origine, l’autorità esaminerebbe immediatamente una revoca dello status di rifugiato”, ha affermato. Inoltre si attenziona intensamente lo sviluppo degli eventi in Siria. Seehofer: “Se la situazione lo consente, effettueremo i rimpatri”.

Già la Germania rimanda in Italia sedati e ammanettati i cosidetti “Dublinanti”, coloro cioè che sono arrivati come primo approdo in Italia e identificati nel nostro Paese, ma una volta riusciti ad arrivare in Germania hanno fatto lì la richiesta d’asilo. Si parla di diverse migliaia di migranti. Ecco perché le dichiarazioni di Carola Rakete della Sea Wacht3 secondo cui il suo ministero degli interni le ha espressamnete richiesto di far sbarcare e far identificare in Italia i suoi ospiti, a cui si aggiungono le dichiarazioni dell’ex capo dei servizi di sicurezza Maaßen sul retroscena governativo sempre nel caso della Sea Wacht3 – motivo per cui la sig.ra Kramp-Karrenbauer, attuale capo della CDU e Ministro della Difesa, ha chiesto la sua espulsione dal partito – sono causa di grande imbarazzo rispetto all’opinione pubblica tedesca ma anche di giustificata diffidenza da parte del nostro Ministro degli Interni Salvini, ben consapevole di queste strane “pratiche solidali” del paese che si professa europeista e nostro partner.

Viola Ferrante


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