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Per riflettere: Bergoglio fa il suo terzo viaggio in America Latina. Ma in cinque anni di Pontificato non ha mai visitato la “sua” Argentina, come mai?

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Ragioniamo sui fatti: Jorge Bergoglio visita in questi giorni l’America Latina, addirittura spingendosi a Santiago del Cile, capitale del paese arci-rivale della “sua” Argentina (la copertina e l’immagine sopra sono al LINK).

In cinque anni è la terza visita in America Latina e Bergoglio, si noti bene, fino ad oggi NON ha MAI visitato il suo Paese natale come Papa. Molto strano verrebbe dire, o sbaglio? Ho la fortuna di avere alcuni amici e/o ex colleghi in loco e colloquiando la domanda non è mancata. La risposta è stata tanto diretta quanto raggelante: in generale, si può dire che in Argentina Bergoglio non sia assolutamente amato (anzi). Punto e finito.

Approfondendo meglio si scopre che secondo molti argentini Bergoglio da vescovo avrebbe collaborato con la giunta golpista, di fatto rendendosi se non complice delle efferatezze dittatoriali quanto meno non propriamente amico delle vittime, che dopo circa 40 anni sembrano ancora considerare riprovevole tale Sua ipotetica scelta di campo (…). Stesso interrogativo che pone Limes, di cui riportiamo una illustrazione (vedasi LINK).Certo, come ovunque nel mondo Bergoglio ha molti sostenitori in veste di Vescovo di Roma, è indubbio. Ma molti –  troppi – ritengono che Bergoglio eviti la visita in Argentina in quanto nel suo paese natale i critici sono assai più numerosi dei supporter nonostante il suo ruolo di Vicario di Cristo.

Vera o sbagliata che sia questa interpretazione, che non voglio approfondire per rispetto prima di tutto alla mia fede cristiana, fa davvero impressione vedere Bergoglio evitare accuratamente nei sui primi viaggi nel continente sud americano la sua “amata” Argentina. Resta il dilemma di come sia possibile che il primo Papa di un’area così vasta ed importante eviti accuratamente di visitare i luoghi dove è nato e cresciuto. Nel caso, visitare il Cile per un argentino importante come Bergoglio – eventuale collaborazionista di Videla & Co. – oggi significherebbe eventualmente alienarsi le simpatie degli ex golpisti argentini ma – purtroppo – senza assolutamente lenire le ferite con la generalità del popolo. Ovvero, difficilmente il gesuita al soglio di Pietro visiterà il suo Paese in futuro (…). Solo un commento: pazzesco (ndr). Ci vuole davvero molta fede visto che la comprensione ci è preclusa.

Un motivo comunque ci deve essere. Certo, fossero vere le speculazioni sul collaborazionismo bergogliano con un regime sanguinario come quello di Videla e Massera, quest’ultimo quasi mio antico compaesano, dicono – entrambi vicinissimi alla Loggia P2, di cui in Vaticano sanno moltissime cose – anche la credibilità non dico di un Papa ma anche di un semplice vescovo cattolico andrebbe a scemare (…). E probabilmente, almeno per le vittime del regime dei desaparecidos (tantissimi), anche la fede nel Dio Cattolico.

Come dicono nel mondo anglosassone che conta, Food for thought (i cui usi e costumi – potrei anche dire vizi e virtù – Bergoglio sembrerebbe conoscere benissimo)

Fantomas


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