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Bangladesh: i rivoltosi attaccano ora le minoranze, soprattutto quella indù

Dopo aver cancciato il primo ministro Hasina Sheick ora i rivoltosi, guidati dai partiti nazionalisti e fondamentalisti, attaccano minoranze e comunità Indù

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Le folle di giovani  che si oppongono alla leader depositata del Bangladesh, Sheikh Hasina,  hanno un lato molto oscuro ed ora stanno compiendo saccheggi e violenze in tutto il paese.

Oltre a prendere di mira strutture e leader della Bangladesh Awami League (BAL) di Hasina, le folle hanno attaccato anche le minoranze del Paese.

Oltre all’uccisione di almeno due consiglieri indù, in Bangladesh sono stati segnalati anche attacchi a templi e case di cittadini indù.

Tra coloro che protestano contro Hasina e i 15 anni di governo del suo partito ci sono il Partito Nazionalista del Bangladesh (BNP), filo-pakistano, e l’islamista Jamaat-e-Islami.

Mentre l’agitazione è iniziata come una protesta guidata dagli studenti contro il sistema delle quote nel Paese, le forze politiche l’hanno trasformata in un movimento di massa contro il governo di Hasina, che ha raggiunto il culmine domenica, quando quasi 100 persone sono state uccise. In precedenza, lunedì, Hasina ha rassegnato le dimissioni da premier ed è fuggita dal Paese per salvarsi la vita.

Anche gli studenti attivisti che partecipano alle proteste hanno sottolineato che la minoranza indù del Bangladesh è sotto attacco.

2 consiglieri indù uccisi

Almeno due consiglieri indù sono stati uccisi in Bangladesh nell’ondata di violenza in corso. Nel distretto di Rangpur, Haradhan Roy della Parshuram Thana Awami League è stato ucciso domenica, secondo The Daily Star. Secondo la CNN anche il nipote del leader Hindu è stato linciato.

Nella stessa città, un altro consigliere identificato come Kajal Roy è stato ucciso domenica, secondo The New Indian Express.  Templi e case indù attaccati Anche villaggi sono stati attaccati, e le scene sono al di fuori di ogni livello di umanità.

Secondo quanto riportato, sono stati attaccati anche i centri religiosi del movimento indù ISKCON e i templi della dea Kali. Per l’Islam l’induismo è paganesimo, quindi un qualcosa di estirpare a qualsiasi costo.

Ovviamente questo ha delle ricadute in India. Anche se per ora il governo ha un atteggiamento attendistico e analizza l’evoluaazione della situazione, l’esercito è in preallarme alle frontiere orientali. Anche se Modi è molto più moderato negli atti che nelle parole, non potrà, per non giorcarsi la pubblica opinione e il partito, restare a guardare a lungo. Rahul Ghandi, il suo avversario politico, ha già chiesto cosa intende fare il governo in materia.


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