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Europa

Una banda di criminali – da Zerohedge

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da Raul Ilargi Meijer di The Automatic Earth

Stavo per iniziare dicendo che giovedì è stato il giorno più triste per l’Europa in 50 anni, o qualcosa del genere, a causa della generosità folle e completamente senza senso che la BCE si permette di implementare, volta a salvare, ancora una volta, il sistema bancario; ma che non solo non aiuterà il popolo europeo, ma che renderà le cose ancora molto peggiori di come già sono.

Ho detto molte volte che l’Unione Europea nella sua forma attuale dovrebbe essere smantellata domani mattina (anche se non è più lo stesso domani mattina), e se di Draghi ed 1,1 milioni di euro per milioni di ‘stimoli’ dovrebbero chiarire qualcosa, è che lo smantellamento diventa più urgente di giorno in giorno.

Ma chiamarlo il giorno più triste d’Europa in 50 anni avrebbe mostrato troppo poco rispetto per le persone che sono morte in ex Jugoslavia ed in Ucraina orientale. È lo stesso un giorno molto triste, però. E ci stavo già pensando anche prima di leggere l’articolo di Theopi Skarlatos per la BBC; che mi ha fatto davvero venire voglia di piangere.

Quando si legge di donne medico (!) che si sentono costrette a prostituirsi per nutrire i loro figli, del numero di aborti raddoppiato, del senso generale di impotenza e di indigenza tra la popolazione greca, specialmente tra i giovani, che non vedono nessun modo per poter iniziare a costruirsi una famiglia, allora posso solo dire: Bruxelles è una banda di criminali. E l’annuncio del QE di Draghi è un atto criminale. È una buona cosa che l’acquisto di bond non inizi fino a marzo, e che sia su base mensile: il che vuol dire che può ancora essere fermato.

Tornerò al racconto di Skarlatos in un minuto. Prima la follia del QE della BCE. Il problema con l’economia europea, ciò che spinge in alto tasso di disoccupazione e la deflazione, è che le persone non stanno spendendo. Se il QE fosse davvero inteso a rilanciare l’economia, oppure a combattere la deflazione, dovremmo assumere che la gente comincerà a prendere a prestito su vasta scala solo perché Draghi acquista obbligazioni – e presto forse anche azioni – dai banchieri. Semplicemente non c’è logica in questo. Gli obiettivi dichiarati, pro-crescita e anti-deflazione, non sono veri. Si tratta di un gioco di prestigio.

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, il denaro dovrebbe raggiungere l’economia reale. E così com’è, il meglio che Draghi può fare, è ‘sperare’ che lo farà. “Non è abbastanza ad un miglio”. Non si tratta di dubbi sulla sua efficacia, che è una sciocchezza, sappiamo che non è efficace quando si tratta di obiettivi dichiarati. Lascerà l’Europa ancora senza crescita, ed in più profonda deflazione, e in un debito più profondo di 1.1 trilioni di €. Mentre le banche potranno far crescere le proprie riserve.

E non è come se Draghi non capisse. Draghi è Goldman. E non è come se questa fosse l’unica opzione. Una versione moderna di un giubileo del debito di Steve Keen, in cui il denaro viene dato direttamente alla gente, a condizione che prima lo utilizzi per pagare dei debiti se ne ha, che sarebbe molto più efficace. Ma sarebbe molto meno redditizio per le banche, e per questo non è considerato. La Cina ha annunciato ieri una terza opzione: saranno effettivamente aumentati i salari dei dipendenti pubblici del 60%.

Non che io sia terribilmente a favore di questo tipo di piano; penso che qualsiasi piano di stimolo ai nostri tempi dovrebbe concentrarsi sulla riorganizzazione delle economie in modo tale che venga creato lavoro. Questo significa che dobbiamo allontanarci dall’accentramento, e tornare alla produzione di elementi essenziali per le comunità e le società stesse, invece di sottolineare il ‘vantaggio’ di ‘tirare’ merci dall’altra parte del mondo, od un intero continente. È incredibilmente stupido che, per esempio, la maggior parte dei nostri mobili e del nostro abbigliamento siano fatti in Cina.

Siamo in grado di produrre queste cose a casa, e facendolo, dare alla gente posti di lavoro. E la Cina può concentrarsi anche sul suo mercato interno. E possiamo scambiare gadget ed altro lusso puro, ma non cibo, tavoli o camicie. Perché abbiamo bisogno di farli da soli per mantenere i nostri lavoratori occupati.

Tornando al QE, o alla grande truffa di Draghi. Penso che Simon Jenkins al Guardian ha avuto un buon inizio questa mattina:

Il QE per l’Eurozona è un gigantesco astuto trucco. Non dovrebbe imbrogliare nessuno

L’ex esperto economico della BBC Stephanie Flanders ha detto al mondo che era “tempo per Babbo Natale”; la BCE è corsa in soccorso. No, non lo ha fatto.

I grandi e belli d’Europa, festeggiando sulle pendici di Davos, sono accecati dalla neve e dalla celebrità. Babbo Natale dà regali alle persone; la BCE dà regali alle sue banche. Si limita a “ribaltare” grandi somme di denaro, precisamente, nelle casse delle istituzioni i cui folli prestiti hanno causato il crollo del 2008, e che da allora stanno facendo fallire l’economia europea. Non c’è assolutamente alcun obbligo per queste banche di dover poi “rilasciare” questo denaro in conti bancari privati o commerciali.

Data la paura per un eccesso di prestiti che i regolatori hanno segnalato ai boss bancari dopo il crollo di Lehman Brothers, i soldi semplicemente si accumuleranno in riserve. Questo è esattamente quanto è successo con il Quantitative Easing in Gran Bretagna dal 2010: non c’è stato alcun aumento dei prestiti bancari, tranne in investimenti immobiliari. Il Quantitative Easing è un gigantesco astuto trucco.

È stato promesso che avrebbe prodotto nuovi investimenti. Ma no lo ha fatto. È stato promesso che avrebbe “pompato denaro nell’economia”. Non lo ha fatto. Si è anche temuto che stampare moneta potesse portare all’iper-inflazione. Non lo ha fatto, per la semplice ragione che nessuno arriva a spendere i soldi. Si tratta di un’operazione contabile tra una banca centrale e una banca commerciale. Non significa nulla fino a quando le banche lo utilizzano solo per aumentare le proprie riserve. Il denaro in circolazione conta. Tutta l’Europa, inclusa la Gran Bretagna, è cronicamente a corto di domanda, questo è il motivo per cui la deflazione è una tale minaccia.

Se nessuno può permettersi di comprare nulla, nessuno venderà qualcosa o investirà denaro nel fare qualsiasi cosa. Lo squilibrio cronico tra Stati del nord e del sud della zona euro, in precedenza migliorato dalla svalutazione selettiva, ha legato i paesi poveri e ricchi allo stesso modo in una smorfia di fame da contanti. Il crollo della domanda guida verso il basso dei prezzi ed i profitti; non vi è nulla per le banche in cui investire. I cinesi stanno ridendo. La Grecia e alcune altre economie del Mediterraneo si trovano ad affrontare una povertà che non si è vista in mezzo secolo.

Un ritorno a una crescita normale significa che devono dichiararsi in fallimento, ristrutturare i debiti passati, lasciare la zona euro e svalutare. Non seppellire i soldi nelle loro banche. Seppellirli nel loro portafoglio. La zona euro può ancora sembrare grande dalla cima di una montagna svizzera; ma sembra terribile dai piedi dell’Acropoli.

Mi è piaciuto anche Marc Ostwald di ADMISI subito dopo che Draghi ha fatto l’annuncio, per gentile concessione di Tyler Durden:

La condivisione del rischio è molto limitata, con le banche centrali nazionali che prendono l’80% del rischio sugli acquisti dei titoli di Stato, e piuttosto poco rassicurante è stato il commento di Draghi che “la maggior parte delle banche centrali nazionali hanno buffer sufficienti per assorbire un evento negativo” – può essere quanto.

Non una buona notizia per la Grecia, mentre a Cipro potranno beneficiare di acquisti del governo in ragione di una ‘deroga’ per (il salvataggio) “i paesi partecipanti al programma”, la BCE ha già un elevato volume di titoli greci nel suo bilancio patrimoniale a causa del programma SMP, e dato il limite di partecipazione totale per ogni emettitore sovrano, la Grecia non potrà beneficiare di acquisti fino a quando non rimborserà il debito in luglio e agosto.

Va aggiunto che l’Italia e la Spagna e altri paesi “salvati” avranno implicitamente anche un minor volume disponibile di acquisti di totali, fino a quando i titoli del SMP saranno riscattati.

Draghi salverà le banche tedesche, non le nazioni più povere dell’Eurozona. Le loro banche forse.

Ma forse l’aspetto chiave riguarda il limite del 25% sugli acquisti di una singola emissione, che assicura che la BCE aderisce alla sentenza della Corte di giustizia circa il fatto che la BCE si assicuri di non interferire con la “formazione dei prezzi”. Quindi, ecco l’aspetto chiave, ci sono 12,0 trilioni di $ di riserve in valuta nel mondo, di cui circa un quarto sono detenuti in euro.

Ragionando sulla metrica tradizionale circa la metà di quelle saranno investite titoli e obbligazioni governative, questo significa che i gestori delle riserve in valuta dovranno essere coinvolti nel processo per stabilire i prezzi di tutto ciò che è acquistato nell’ambito del programma di QE del governo. Eminentemente, tutto ciò che viene venduto dalle banche centrali non troverà la sua strada nel settore finanziario privato, pertanto, la cifra di 60 miliardi di € può spesso sovrastimare ciò che viene iniettato nel mercato.

Ultimo ma non meno importante, il programma di espansione non comincerà fino al 15 marzo, così “Mr Mercato” ha ora un periodo molto lungo di attesa per sedersi sui titoli del debito detenuti in euro prima di venderli alla BCE, e con un sacco di rischi per un evento nel mondo, iniziando con le elezioni greche, ed il default ucraino imminente. Sorta, questo, di disagio di lungo periodo prima che la ‘festa’ del QE venga avviata.

E in caso vi stiate ancora domandando se il QE funzionerà, quanto e come sarà effettivo, anche questo grafico arriva da Durden:

Grafico Tyler Durden

E questo non ha nemmeno ancora incluso i mercati azionari e le riserve bancarie presso la Fed. Quello che è evidente, è che il QE3 della Fed è stato un fallimento da capogiro per il popolo americano, e un successo folgorante per la folla di Davos.

Quello che c’è di sbagliato in Europa non è solo Draghi, è l’intera Unione Europea. Se entrate in una unione con altre nazioni, non potete lasciare che alcune di loro sprofondino nella disperazione, e peggio, mentre le altre siedono comodamente. E so che la risposta da Bruxelles sarà che quello che è necessario sarebbe un’unione più forte e più stretta, fiscale, politica, ma credo che qualora si lasci che un paese, già membro dell’unione, finisca in una profonda miseria nelle prime fasi di un’unione, un paese come la Grecia sarebbe “fuori di testa”, se non addirittura suicida, firmando per una più stretta unione. Il Nord Europa sopravvive succhiando la linfa vitale dal sud. È una storia molto semplice che nessuno vi dirà.

Torniamo al Theopi Skarlatos per la BBC. Questo è una interpretazione di cuore. Come hanno potuto lasciare i popoli di Germania, Olanda, Francia, che si arrivasse a questo punto? Quale potrebbe essere la loro scusa? Che i loro media non li hanno informati? Hanno i mezzi di comunicazione più diffusi della storia, e non lo sapevano? Che cosa hanno intenzione di fare? Incolpare i pigri greci? Chi ha bisogno di ‘riformare’ la propria società?
La Grecia non era vicina a questa povertà prima della sua adesione all’UE. E abbiamo visto sopra che il QE di Draghi non farà nulla per alleviare la sua miseria, niente di niente. Se avete intenzione di spendere 1,1 milioni di volte un milione di euro, non dovrebbe questo andare verso il fare qualcosa per la Grecia, invece che per un gruppo di banche ed i loro azionisti?

L’amore al tempo della crisi in Grecia

Come i greci si preparano a votare per le elezioni politiche di domenica, il partito anti-austerity Syriza è avanti nei sondaggi e sta facendo una campagna con lo slogan, “La speranza è sulla buona strada”. Il salario medio è sceso a 600 € (450 £: 690 $) al mese; la metà di tutti i giovani è disoccupata e l’economia sta appena emergendo da sei anni di recessione. Ma i greci rimangono determinati a mantenere la loro presa sulla “normalità”. “Non abbiamo molto altro”, dicono, “possiamo anche prendere il nostro cappuccino freddo”.

Ma nonostante il bere, filtrando e datando, dal momento d’inizio del disastro finanziario, un cambiamento fondamentale è avvenuto nella società greca. Il Deejay Tommy dipinge un quadro triste di giovani greci che si svegliano ogni giorno senza un lavoro. “Le cose hanno perso un po’ del loro romanticismo,” dice. “La crisi ha costretto l’amore a diventare una priorità secondaria. Ci sono altre cose di cui preoccuparsi. Vedo molte donne in cerca di qualcuno che abbia i soldi per portarle fuori, che le porti in vacanza. Vedo questo un bel po’ e mi rattrista”.

Lungo la strada che costeggia il litorale, il club bouzoukia suona interpretazioni dal vivo di canzoni d’amore popolari greche. Folle che sorseggiando vodka gettano ai cantanti garofani rossi e cantano canzoni con testi da crepacuore e di dolore. “Risparmiamo fino a venire una volta ogni qualche mese e non vediamo l’ora di farlo”, dice Katerina Fotopoulou, 30 anni, ad un tavolo con i suoi amici. “Non abbiamo i soldi per fare molto di più. Parliamo sempre di progetti futuri, di andare in vacanza, ma nessuno fa mai niente. “Vive a casa, Katerina si descrive come un’adulta costretto a vivere come un’adolescente, la sua vita messa in attesa.

Rispetto agli altri europei, i greci sono ancora abbastanza tradizionali. Per molte giovani donne è imbarazzante portare un fidanzato attraverso la porta di casa per farlo incontrare ai genitori. E questo pone un problema, considerando l’alto numero di coloro che non possono permettersi un luogo proprio. “Le relazioni sono complicate in questi giorni”, dice Katerina. “Nessuno sta pensando di sposarsi o avere figli”.

Infatti, la popolazione della Grecia si sta riducendo ad un ritmo crescente, secondo i dati diffusi dall’Autorità statistica greca (ELSTAT). Da quando la Grecia ha prima firmato il suo accordo di salvataggio con UE e FMI il numero delle nascite è diminuito rapidamente. Nel 2010 ci sono stati 114.766 nati vivi, e entro il 2013 il numero era diminuito di quasi 20.000 (94.134). L’ostetrico Leonidas Papadopoulos dice che gli aborti all’ospedale per la maternità di Leto sono raddoppiati nel corso dell’ultimo anno. “Forse è lo stress”, dice. “Non ci sono prove, ma si può vedere negli occhi della gente, ci sono lo stress e la paura per il futuro”.

Descrive come una donna che era stata in cura con la fecondazione in vitro fosse poi andata un giorno da lui a piangere perché era incinta. Aveva perso il lavoro e aveva chiesto di abortire. Ma lui sentiva che non poteva eseguire la procedura. “Presto”, spiega Papadopoulos, “la popolazione sarà dimezzata e non ci sarà alcun giovane a lavorare ed a pagare le pensioni degli anziani. Tutti i problemi sociali sorgeranno di fronte a noi”.

Alcuni di coloro che hanno figli e stanno lottando per sostenerli si sono rivolti al lavoro sessuale, per mettere il cibo sul tavolo. Più a nord, in Larissa, Soula Alevridou, chi possiede un bordello legale, dice che il numero di donne sposate che arrivano da lei in cerca di lavoro è raddoppiato negli ultimi cinque anni. “Supplicano e supplicano, ma come bordello legale non possiamo assumere donne sposate,” dice. “È illegale. Così alla fine finiscono per prostituirsi per le strade”.

Un medico, Georgia, spiega come lavori anche quale escort nell’industria del sesso per sostenere la sua famiglia. La sua clinica privata attualmente tratta tre pazienti a settimana, ma la stagione estiva di punta nell’industria del sesso le permette di tenere il passo con i pagamenti dei canoni di casa della sua famiglia e le bollette dell’assistenza sanitaria per i suoi anziani genitori. “Vivo una doppia vita e solo io posso saperlo,” dice. “Ho fatto domande per dei lavori in medicina all’estero, e aspetto ogni giorno nella speranza di una risposta”.

Per il giornalista Elini Lazarou, avere un bambino non era qualcosa su cui si era disposti ad attendere, aspettando un cambiamento del clima politico o economico. “L’amore ai tempi della crisi può funzionare come un antidolorifico, con cui qualcuno può dimenticare i problemi che sta affrontando, o come fonte dalla quale qualcuno può trarre forza, energia e ottimismo”, dice.

Su un muro nel centro di Atene, è spalmato un messaggio che recita: “Amore o niente”. Colpisce il tono di sfida tra le vite degradate nascoste dietro la pura economia.

E contro questo sfondo, Bruxelles e Francoforte ‘eroicamente’ decidono di sostenere le banche con un altro 1.1 trilioni di €. Dovrebbero essere trascinati davanti ai giudici, ma quello che fanno è attualmente legale (indovinate chi fa le leggi). Quindi tocca al popolo, non solo in Grecia nelle elezioni di questo fine settimana, ma tutti coloro che vivono nell’Unione europea. Spetta agli olandesi, ai tedeschi e ai finlandesi, porre fine a questa mostruosità.

La Troika sta creando nazioni del terzo mondo all’interno dell’UE, e voi ragazzi siete solo seduti lì a guardare cosa fanno, sperando che più soldi per le vostre banche significhino che le proprie piccole vite meschine sono salve e sicure, mentre i medici greci sono costretti a prostituirsi.

Si prega Syriza, si prega Tsipras, di vincere le elezioni e combattere questo gruppo di criminali. E si prega tutta l’Europa, alzatevi dai vostri divani e rifiutate che questo venga commesso in vostro nome. Se no lo fate, siete complici, che qualcuno ve lo chieda o no. Vergogna su di voi, siete una vergogna per l’umanità.

Fonte: Zerohedge

Traduzione a cura di Luca Pezzotta di Economia Per I Cittadini


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