Attualità
BANCA D’ITALIA DAI I NUMERI. PER LEI NON SIAMO ALTRO.
Ieri vi è stata la relazione del Governatore della Banca d’Italia, Visco. Non voglio tediarvi, ma andare subito al cuore. Naturalmente per Banca d’Italia il problema è il debito. Come abbiamo detto il debito NON è un problema: se non si può ripagare non è un problema, perchè nemo ad impossibilia tenetur, se si può ripagare normalmente NON è un problema. Tra l’altro qualcuno mi deve spiegare perchè è un problema per Visco, e non lo è per , ad esempio, Kuroda (BoJ , debito pubblico sul 240%) o la signora Yellen (debito pubblico federale + statuale + locale 117%), ed avremmo la Russia in posizione super fortunata con il 8% di debito pubblico . Il debito è un problema perchè si vuole lo sia, e perchè si vuole concentrare tutta l’attenzione su questo tema.
Ma ora voglio fermarvi ed attirare la vostra attenzione su due tweet dell’ufficio stampa,
Ecco il primo:
Al che devono essersi resi conto, che, allo stato attuale, con la permanenza nell’euro, questi numeri sono irrealistici, soprattutto quello relativo alla crescita , per cui hanno corretto il tiro.
Potremmo fare un po’ di ironia sulla facilità con cui si cambiano i numeri in Banca d’Italia, anzi guardatevi il video alla fine, ma quello che è preoccupante è la facilità con cui si parla di avanzo primario.
L’avanzo primario attualmente è dell’ordine del 2% del PIL. Portarlo al 4 per cento annuo significa aumentarlo per altri 32 miliardi. Ora i numeri non sono neutri, ma hanno una ricaduta sulla vita delle persone. Cosa significano 32 miliardi?
Per darvi un’idea di massima sulla dimensione delle cifre:
- IMU INCASSATA 2016: 17 MILIARDI.
- l’IVA COMPLESSIVA INCASSATA E’ STATA DI 124 MILIARDI;
- L’ACCISA SULLA BENZINA E SUI CARBURANTI 25 MILIARDI.
- LA SPESA SANITARIA COMPLESSIVA DELLO STATO 118 MILIARDI
Quindi creare un ulteriore surplus del 2% significa, per dare un’idea, un insieme di misure che vanno dal più ch raddoppio dell’IMU, ad un aumento del 5-6 % delle aliquote IVA, ad un più che raddoppio delle accise sulla benzina, ad un taglio di 1/3 della spesa sanitaria, oppure ad una combinazione di tutte queste misure.
Ora due osservazioni, una tecnica ed una morale:
- per quanto riguarda la tecnica, come la creazione di questo surplus possa non toccare la crescita del PIL e quindi il denominatore del rapporto debito/PIL rimane un mistero dei meandri di Banca d’Italia. La nostra sensazione precisa è che questo tipo non dico di manovra, ma di pensiero porterebbe a disastri uguali o maggiori di quelli conseguiti dal governo Monti;
- per quanto riguarda quella morale, io , personalmente, sono disgustato della facilità con cui questi signori giocano con la vita delle persone. Perchè il bilancio primario non è un numero, ma sono meno risorse per curarsi, più tasse da pagare, meno possibilità di permettersi una casa, di muoversi, di fare gli acquisti anche essenziali. Questi numeri sono LA VITA DELLE PERSONE molto più di quanto lo sia il debito pubblico, che al limite è la vita di un funzionario della BCE che lo tiene sotto controllo.
Non mi sento di aggiungere altro. Grazie, e scusatemi.
Anzi finiamo con un sorriso, sui numeri
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