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AZIENDE CHE CONSIGLIAMO DI BOICOTTARE PER IL LORO COMPORTAMENTO NON ETICO VERSO GLI ITALIANI

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La politica può essere affrontata non solo con in voto, ma anche con azioni semplici  pratiche che possono lasciare un segno molto profondo.

In questo breve articolo vi indicheremo alcune aziende che, secondo gli autori di Scenari Economici, sono da boicottare, punendole pesantemente nell’unico elemento che considerano, cioè il portafoglio. Non c’è nessuna migliore lezione  per chi fa del denaro la propria unica finalità esistenziale che privarlo della sua ragione di esistere.

Iniziamo

WHIRLPOOL EMBRACO : Il caso della Whirlpool Ebraco è emblematico e ne ha già parlato in modo esteso Maurizio Gustinicchi. La Embraco, parte del gruppo Whirlpool, per cui produceva componentistica , si era stabilità in Piemonte anche in cambio di laute contribuzione  regionali. Ancora nel 2014 la giunta Cota aveva garantito fondi per la ricerca e Finpiemonte si era detta disponibile a finanziare ulteriori investimenti. Il pubblico ha messo molti soldi in questa società.

Il risultato….

500 Licenziamenti, produzione spostata in Slovacchia. NON BISOGNA ACQUISTARE PIU’ WHIRLPOOL.  Vediamo se un mercato di 60 milioni di persone ha ancora un valore.

 

HONEYWELL

Honeywell produce dai termostati pr appartamento ad apparecchiature sanitarie. L’aziena, nonostante la disponibilità del Ministero per lo Sviluppo Economico ha deciso di chiudere lo stabilimento di Atessa licenziando 420 persone.

Non è stata presa in considerazione nessuna ipotesi di riconversione.

 

IDEAL STANDARD

 

Ideal Standard ha deciso di chiudere lo stabilimento di Roccasecca causando 500 nuovi disoccupati, fra diretti ed indotto. La produzione viene trasportata all’estero e , in minima parte in altri impianti del Nord.

Invce che Ideal Standard potete comprare, ad esempio Globo, che è Laziale. Qualsiasi design italiano va bene.

 

VINI ZONIN

 

Questa campagna è stata iniziata da Noi Che Credevamo nella BPVI, e vuole colpire la famiglia Zonin. Il capostipite, Amministratore eegato di Popolare di Vicenza, si è liberato delle sue partecipazioni azionarie regalandole ai figli ed ora è quasi nullatenente. In questo modo è riuscito a salvare il suo patrimonio personale da qualsiasi tentativo di rivalsa che possano tentare i soci truffati della Banca.

In attesa che la giustizia faccia il suo lungo corso la campagna di boicottaggio, che ha risvolti anche all’estero, dove Zonin ha investito molto (USA, Cile) questo può essere un modo per riuscire a fare pressione sulla famiglia. Al posto dei vini Zonin, ci sono centinaia di ottimi produttori veneti !

SE L’UNICA NOSTRA ARMA E’ IL CONSUMO, USIAMOLA !

 


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