Energia
Azerbaigian sfida Mosca: 2 milioni di dollari a Kiev per l’energia dopo gli attacchi russi
Un aiuto finanziario simbolico ma significativo da Baku all’Ucraina per la ricostruzione delle infrastrutture energetiche colpite. La mossa, che segue attacchi russi a impianti strategici, accentua le crescenti tensioni e il progressivo distacco tra Azerbaigian e Russia.

L’Azerbaigian ha stanziato 2 milioni di dollari per aiutare l’Ucraina a ripristinare le infrastrutture energetiche danneggiate dai recenti attacchi missilistici e con droni russi, ha annunciato lunedì il presidente Ilham Aliyev. I fondi, prelevati dalla riserva presidenziale, saranno trasferiti al Ministero dell’Energia per l’acquisto e la consegna di apparecchiature elettriche di fabbricazione azera, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa APA News Agency. La cifra è piccola, ma ha un significato simbolico importante nel quadro delle sempre più complesse relazioni fra Baku e Mosca.
La decisione fa seguito a una telefonata tra Aliyev e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky domenica, durante la quale entrambi i leader hanno condannato i recenti attacchi russi a un deposito petrolifero gestito dalla SOCAR nel sud dell’Ucraina e a una stazione di compressione del gas utilizzata per il trasporto del gas azero, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Trend News Agency. Aliyev e Zelensky hanno affermato che gli attacchi non interromperanno la cooperazione bilaterale in materia di energia.
La scorsa settimana, i droni russi Shahed hanno preso di mira un impianto di pompaggio e misurazione del gasdotto Transbalkan vicino al confine tra Ucraina e Romania, attraverso il quale Kiev importava una partita di gas in prova proveniente dall’Azerbaigian. L’attacco ha provocato un incendio visibile dalla Romania, come riportato da Interfax-Ukraine. Nonostante l’attacco, secondo i dati della Rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto del gas (ENTSOG), le importazioni attraverso l’impianto sono rimaste stabili a circa 425.000 metri cubi al giorno dall’inizio di agosto.
Gli attacchi segnano anche un’escalation delle tensioni tra Baku e Mosca. Le relazioni sono tese da dicembre, quando l’Azerbaigian ha accusato le forze russe di aver abbattuto uno dei suoi aerei civili vicino a Grozny, accusa che Mosca ha negato. Più recentemente, alcuni cittadini azeri sono morti mentre erano in custodia della polizia nella città russa di Ekaterinburg, inasprendo ulteriormente i rapporti.
Secondo Oilprice.com, l’impianto del gasdotto Transbalkan colpito era stato utilizzato solo di recente per la prima consegna di prova di gas azero all’Ucraina nell’ambito di un nuovo accordo con la Romania e la Moldavia. Tale spedizione, completata all’inizio di agosto, era considerata una pietra miliare negli sforzi di Kiev per diversificare le fonti di approvvigionamento dal gas russo.
Questo piccolo aiuto finanziario viene a mostrare la volontà dell’Azerbiagian di esportare comunque gas in Ucraiana, nonostante le volontà di Mosca e gli attacchi delle forze armate russe. Un altro elemento che mostra il crescente distacco fra Mosca e Baku.
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