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Avviso di garanzia a Renzi, Boschi etc. Domanda: adesso il M5s governerà con un partito mezzo indagato?

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Giro di avvisi di garanzia legati alla fondazione Open, che fra ricchi sponsor raccolse 7,2 milioni di euro, e che era l’organizzatrice e la finanziatrice della Leopolda, il famoso meeting renziano a Firenze.

Ad essere raggiunti dall’avviso Matteo Renzi, Marco Carrai (il braccio destro elettronico), Maria Elena Boschi, Luca Lotti e l’ex presidente Alberto Bianchi. questo atto era dovuto per permettere a questi indagati di comparire di fronte alla procura della Repubblica di Firenze accompagnati dai propri avvocati per rispondere di quanto ritrovato nelle sedi della fondazione e nelle abitazioni dei membri del consiglio direttivo avvenute negli scorsi mesi. Sotto l’occhio degli investigatori le donazioni, che hanno variato fra i 600 mila euro ai 1,1 milioni annui, erogati da diversi sponsor nell’arco di più anni.

Naturalmente Renzi ha parlato di attacco politico e gli auguriamo di poter dimostrare la regolarità del suo operato. Quello che in generale auspicheremmo è che tutti coloro che finanziano tutte queste kermesse fossero resi pubblici, in modo che fossero chiari agli elettori i legami, legittimi, fra chi paga e chi decide. Fatta questa premessa ci chiediamo però cosa farà il Movimento Cinque Stelle, se mai farà qualcosa. Nato moralizzatore della politica ora si trova alleato con un partito che , in parte rilevante della direzione, è costituito da indagati. Cosa faranno le vestali del giustizialismo travaglista? Rifiuteranno sprezzanti i voti o, come è più probabile, si tapperanno il naso perchè i voti, come il denaro “Non Olet”, non puzza? Siamo a questo punto di piddinizzazione?

Noi pensiamo che seguiranno la seconda ipotesi…


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