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“Avviso ai naviganti: mare mosso, molto mosso, tendente alla burrasca” di R. SALOMONE-MEGNA

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Non ancora abbiamo compreso cosa sia il covid-19: uno spiacevole scherzo della natura dovuto ad improvvidi connubi bestiali, oppure un virus ingegnerizzato, fuoruscito dal laboratorio biologico di livello 4 di Whuang, oppure un virus portato a Whuang dai militari americani che hanno partecipato colà, per inciso con risultati molto scadenti, al “Military World Games” dell’ottobre scorso?

Non abbiamo neanche compreso come mai i “vaccinatori folli”, Bill & Melinda Gates, avessero già preconizzato ad “Event 201”, durante la simulazione di una possibile pandemia, con sconcertante dovizia di particolari, gli accadimenti terribili che sarebbero occorsi alcuni mesi dopo in tutto il mondo. Tuttavia,  di una cosa possiamo essere certi: il capitalismo dei disastri non perderà occasione per realizzare un altro pezzo del suo distopico progetto, vale a dire il governo mondiale riservato ad una ristretta casta di super ricchi apolidi.
Abbiamo assistito durante la fase 1 della pandemia, attoniti e terrorizzati, alla sospensione per decreto delle garanzie costituzionali più importanti, quelle statuite dagli artt. 16 e 17, senza alcun coinvolgimento del Parlamento, ma il bello avverrà sicuramente con la fase 2 , 3, …, ennesima .

E’ iniziata la spinta a livello mondiale per la vaccinazione, urbi et orbi, il monitoraggio biometrico e la tracciabilità degli spostamenti dei cittadini.

Altro che Grande Fratello di orwelliana memoria! Saremo tutti controllati ed i “due minuti d’odio” giornalieri saranno spostati da Emmanuel Goldstein ai nuovi nemici della patria, coloro che corrono nei parchi e coloro che portano a spasso i cani.

Ma veniamo alle nostre tragiche vicende.

Il Governo M5Stelle-PD o forse più correttamente PD-M5Stelle, grazie alla scusa umanitaria che si riassume nello slogan “pensiamo prima alle persone e poi all’economia”, ha imposto la quarantena a tutto il paese, distruggendo così l’economia italiana, quella reale, quella che produce valore, senza avere però un piano B, una idea sul dopo. I cittadini probabilmente non moriranno più per il virus, ma moriranno di stenti.

Dicono che hanno seguito il modello cinese. Credo che invece abbiano fatto un gran pastice. E’ vero che i cinesi hanno messo in quarantena circa sessanta milioni di persone, ma è anche vero che la restante parte della popolazione, circa un miliardo e trecentotrentatré milioni di persone, è rimasta intenta alle solite occupazioni.

A questo punto, zero idee, scatta la fase del pietismo, per cui si invoca la solidarietà europea ed i grandi ideali che sarebbero alla base dell’U.E. Anche questo approccio non ha prodotto effetto alcuno per due motivi: il primo è che non esiste nessun grande ideale che presiede al funzionamento dell’euro, che è sostanzialmente un accordo di cambi fissi tra le valute europee, il secondo è che i paesi del Nord Europa pensano solamente ed esclusivamente ai propri interessi, così come è giusto che sia per tutti.

Infatti, di riunione in riunione, di consiglio in consiglio, stanno menando il “can per l’aia”. Interventi concreti non se ne vedono e, passato il santo, passata la festa. In ogni caso, i rimedi suggeriti dai nostri malmostosi alleati europei sarebbero peggiori del male stesso ( rectius MES in qualsiasi salsa venga proposto).

Stiamo praticamente con le pezze sulla fronte ed il Capo del Governo Conte, già avvocato del popolo, carica che discende direttamente da quella di tribuno della plebe dell’antica Roma, in occasione della fase due, “fresco fresco”, “cacchio cacchio”, rilascia una dichiarazione sull’incipiente fase due, sottolineando la necessità di un nuovo patto sociale “equo e moderno”.

Piccolo inciso, anche di Giuseppe Conte non sappiamo dire se sia il prodotto di qualche oscuro laboratorio della Casaleggio ed Associati, oppure il frutto di tragiche convergenze storiche, ma resta il fatto che l’Italia si è trovata con la persona sbagliata nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Peggio di così non poteva andare. Detto questo, torniamo alle dichiarazioni del Presidente Conte.

L’intendimento di operare per un nuovo patto sociale sembra, al primo acchito, cosa di poco conto, invece può essere un’operazione di una pericolosità inaudita.

Infatti, i patti sociali non si cambiano mica dalla sera alla mattina. Il patto sociale racchiude le motivazioni grazie alle quali un popolo si riunisce per costituire una nazione e questo patto è recepito nella stesura dalla carta costituzionale.

Caro Conte, vorresti avviare una nuova fase costituente? Altrimenti a cosa alludi?

Ove non bastasse, il Capo del Governo si rivolge ai sindacati per l’apertura di “ un tavolo volto a definire forme contrattuali innovative e adeguate a nuove forme di lavoro, a ragionare sui modelli di sviluppo e formazione per rilanciare la crescita, tanto nel privato quanto nella P.A. e a promuovere forme di sviluppo partecipativo.” Cosa significa?

In buona sostanza, leggendo tra le righe, neanche poi tanto tra le righe, il Capo del Governo Conte, con l’ausilio delle grandi confederazioni sindacali, vorrebbe ancora una volta far pagare il costo della crisi ai lavoratori con ulteriori tagli agli stipendi ed alle tutele sindacali.

I Sindacati, a partire dal 1985, anno del referendum sulla scala mobile, hanno sistematicamente tradito le classi lavoratrici. Sono diventati dei post-sindacati, che non hanno nulla in comune con i sindacati degli anni sessanta e settanta, anche se alcuni di essi mantengono ancora la stessa denominazione di allora. Pertanto, sono egualmente responsabili, anzi correi con la classe politica, della spoliazione che ha subito il ceto medio italiano, i lavoratori, gli artigiani ed i piccoli imprenditori.

Le norme di distanziamento sociale addirittura fornirebbero loro un alibi a non fare nulla contro eventuali decisioni inique del Governo, non essendo possibile alcuna forma di protesta, perché vietati gli assembramenti.

Questo sarebbe uno spregevole esempio d’ingegneria sociale.

In effetti, il caro Giuseppe Conte vorrebbe farci uscire dalla crisi economica in cui ci ha precipitato, a causa delle sue scelte improvvide ed intempestive, con la più classica delle ricette liberiste: tagliare stipendi e salari, ridurre i diritti sindacali.

Dopo tante dichiarazioni buoniste, dopo il tour europeo di accattonaggio, dopo la fase dantesca del “ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui… e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale” siamo arrivati al “reddere rationem” ovverosia alla supply-side economy, all’economia dell’offerta.

In buona sostanza, si chiede alle imprese di indebitarsi quando la domanda di beni e servizi è asfittica. Non si sostiene la domanda, ma si punta ancora una volta sull’offerta. Questo modello, applicato da oltre vent’anni, ha fallito nelle aspettative ed è fallace.

C’è poco da dire, ma coloro che ci governano sono degli autentici geni!

Ove non bastasse, un tristo figuro, che risponde al nome di Elsa Fornero, non pago dei disastri compiuti durante il periodo del Governo Monti, non passa giorno in cui non sollecita un prelievo sulle pensioni da 1400 euro in su, per uscire dalla crisi. Ecco che il cerchio si chiude.

A pagare, come sempre, lavoratori, pensionati ed il popolo delle partite IVA.

Avviso ai naviganti:

Caro Conte, qualunque cosa tu voglia fare, come avviene in qualsiasi democrazia, passa per le urne e chiedi il conforto del suffragio popolare;

Cari Sindacati Confederati, avete tradito per lungo tempo le aspettative di chi confidava in voi, siete vissuti da nani sulle spalle di coloro che vi hanno preceduto, è giunto il momento che torniate a fare i sindacati, schierandovi dalla parte dei lavoratori, senza aspirare a posti, poltrone e prebende;

Cara Elsa Fornero, ti auguro una lunga vita, affinché abbia tutto il tempo per pentirti delle nefandezze, che hai scientemente perpetrato proprio nei confronti della parte più debole della popolazione, gli anziani;

Cari seguaci di Milton Friedman e Robert Mundell, se volete fare veramente il bene dell’Italia dovreste migrare in un’altra galassia, ma anche il trasferirvi in un’isola sperduta dell’emisfero australe potrebbe per il momento andare bene, poiché siete più letali del covid-19 e della peste bubbonica messe assieme.

Sconfortante conclusione: gli italiani non meritano questa classe dirigente, inetta, incapace, incolta e fellona, ma di questo dobbiamo ringraziare i giudici di “ mani pulite”.

Nell’attesa che una classe dirigente di liberi pensatori e di patrioti si faccia avanti, che il Buon Dio ci protegga!

Raffaele SALOMONE-MEGNA


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