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Avremo un picco solare debole, e quindi molto meno energetico? Ricadute per il clima

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Gli scienziati si aspettano che nel 2025 possa esserci il culmine, anticipato, del venticinquesimo ciclo di attività solare, ma ci sono dei forti dubbi che questo anticipo possa segnare un’attività molto più bassa rispetto ai precedenti. Questo potrebbe  avere importanti effetti sul clima.

Specifichiamo che i cicli solari si ripetono con una frequenza variabile, ma della durata approssimativa di 11 anni. I cicli sono conteggiati dal 1755, anno in cui si è iniziato a conteggiarli, per cui, anche se sicuramente ci sono stati centinaia di milioni di cicli, l’attuale a solo il numero 25. Il ciclo solare 24 è iniziato nel 2008 , ha avuto un massimo nel 2014 ed ha avuto termine nel 2019. Il ciclo solare viene rilevato attraverso le macchie solari, che mostrano esternamente l’attività che avviene in profondità nel sole, e proprio nel 2019 si è assistito a un minimo in questi fenomeni.

Gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), della NASA e dell’International Space Environmental Services (ISES) hanno messo insieme una previsione costantemente aggiornata per il ciclo solare. L’ultima previsione dice che il massimo solare, quando il numero di macchie solari raggiunge il picco e la nostra stella sarà più attiva, si verificherà tra novembre 2024 e marzo 2026, ma molto probabilmente intorno a luglio 2025.  L’eruzione solare a cui si è assistito la scorsa settimana è stato il primo segno di questa attività che si intensificherà sino a raggiungere il suo massimo nel 2025, per poi vedere un nuovo periodo di quiete nel 2027. Un massimo solare può essere un problema per le telecomunicazioni e porre pericoli anche per gli astronauti nello spazio. La stazione spaziale internazionale possiede perfino un modulo attrezzato ad hoc per queste evenienze.

Però gli scienziati NASA stanno assistendo a un’attività molto ridotta nelle aree polari, segno che questo piccolo potrebbe essere debole. Già il ciclo 24 ha segnato un minimo in un secolo ed il 25 potrebbe continuare in questa tendenza. Cicli solari più deboli vengono a coincidere con periodi più freddi. Per esempio fra la metà del XVII secolo e il primo decennio del XVIII vi fu un minimo di attività delle macchie solari, chiamato “Minimo di Maunder” che venne a corrispondere con una piccola era glaciale in cui, ad esempio, il Tamigi gelava a Londra. Un periodo non positivo, segnato da carestie e fame.

Ci stiamo avviando ad una situazione simile con anche un sistema politico impazzito e che insegue chimere alimentari e climatiche?

 


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