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L’India: l’aviazione che si auto-distrugge in tempo di Pace

L’aviazione indiana affronta una crisi silenziosa: un numero impressionante di aerei e piloti persi in incidenti in tempo di pace. Scopri le cause e le statistiche e le cause di un vero e proprio massacro

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L’India non ha bisogno di combattere una guerra con il Pakistan per perdere aerei: ci riesce benissimo da sola anche in tempo di pace, e con un ritmo che qualsiasi altra aviazione militare di un paese avanzato riterrebbe molto preoccupante.

Il 9 luglio, un aereo SEPECAT Jaguar dell’Indian Air Force (IAF) si è schiantato  distruggendosi vicino a Churu nel Rajasthan, uccidendo entrambi i piloti a bordo. Questo incidente segna il terzo schianto di un Jaguar quest’anno e il quinto incidente in tempo di pace per l’IAF nel 2025, dipingendo un quadro inquietante di perdite.

Un Anno di Tragedie Incessanti

Il 2025 è stato un anno nero per l’IAF. Un caccia Jaguar è stato perso a marzo, seguito da un altro incidente ad aprile, che ha visto la tragica perdita di un altro pilota dell’IAF. A queste perdite si aggiungono un Antonov An-32 e un Mirage 2000, portando il numero totale di aerei dell’IAF persi negli ultimi sei mesi a cinque. In questi incidenti, tre giovani e promettenti piloti dell’IAF hanno perso la vita.

Questi numeri sono scioccanti, specialmente considerando che l’India è la quarta economia mondiale e la quarta nazione più potente al mondo, vantando anche la quarta forza aerea più grande. Eppure, come spesso accade nella “terra delle contraddizioni”, questa realtà ironica e tragica rivela che tali cifre non sono un’eccezione, ma la norma.

SEPECAT Jaguar Indiano

Una Storia Decennale di Perdite Sconvolgenti

Le statistiche degli anni precedenti sono altrettanto agghiaccianti. L’India ha perso otto aerei nel 2024, altri otto nel 2023, cinque nel 2022, undici nel 2021 e cinque nel 2020, tutti durante missioni di routine in tempo di pace. Dal 2020, l’India ha perso un totale sbalorditivo di 42 aerei, ovvero più di sette aerei ogni anno. Il tutto considerando che il 2020 -2021 ha visto un’attività ridotta per il Covid.

Il decennio tra il 2015 e il 2024 ha visto l’India perdere un totale di 104 aerei, l’equivalente di quasi sei squadroni, o più di tutti gli F-35 dell’AMI.

Attualmente, l’IAF conta 31 squadroni di caccia contro una forza autorizzata di 42, con un deficit critico di 11 squadroni. Tuttavia, negli ultimi due decenni, l’India ha perso aerei equivalenti a 14 squadroni (255 aerei). Oltre ai costi esorbitanti degli aerei, l’IAF ha perso anche piloti dal valore inestimabile in questi schianti. Non c’è bisogno di una guerra per decimare l’aviazione indiana, è sufficiente farla volare. 

MiG 21 Bison indiano, un fabbricatore di vedove

La dolorosa perdita di piloti addestrati

La piaga degli incidenti aerei ha avuto un impatto devastante sulla vita dei piloti dell’IAF. Tra il 2012 e il 2021, l’India ha perso 73 piloti dell’IAF in vari incidenti, con una media di più di sette piloti ogni anno. Le cifre dei decenni precedenti sono ancora più sconvolgenti: 122 piloti tra il 2002 e il 2011, e ben 190 tra il 1992 e il 2001.

Il decennio precedente (1982-1991) ha visto l’India perdere un impressionante numero di 230 piloti, la cifra più alta in qualsiasi decennio dall’indipendenza (escluso il periodo tra il 1962 e il 1971, durante il quale l’India combatté tre guerre e perse 333 piloti dell’IAF). Secondo uno studio dell’analista della difesa Colonnello Ajai Shukla (in pensione), tra il 1952 e il 2021, l’India ha perso 1.305 piloti in sette decenni, la stragrande maggioranza dei quali è morta durante missioni non di combattimento.

Perdite sbalorditive in missioni in tempo di pace

Ciò che rende queste statistiche ancora più inquietanti è il fatto che la maggior parte delle perdite avviene in missioni non di combattimento. Secondo Bharat Rakshak, una piattaforma digitale privata che ha meticolosamente compilato i dati su tutte le perdite dell’IAF, tra il 1948 e il 2025, l’IAF ha perso un totale di 1.804 aerei (esclusi gli elicotteri), con la stragrande maggioranza di queste perdite avvenute durante missioni di pace.

Un’analisi rivela che di questi 1.804 aerei persi, solo circa 143 sono stati persi durante missioni di combattimento. Ciò significa che l’IAF ha perso solo un aereo su 12 in combattimento, e i restanti undici durante missioni in tempo di pace.

L’India potrebbe essere il paese che ha registrato il numero più alto di incidenti aerei in tempo di pace a livello mondiale. Tuttavia, è importante notare che paesi come Cina e Russia (l’Unione Sovietica prima del 1991), due grandi nazioni con estesi inventari dell’Aeronautica Militare e una flotta di molti aerei vecchi, non sono noti per rilasciare i loro numeri di incidenti aerei in modo trasparente.

MiG 27 India, caccia ad ala variabile

Il  MiG-21, fabbricatore di vedove?

Quando si parla di incidenti di jet da combattimento in India, nessun altro aereo è così famigerato come il MiG-21. Il jet da combattimento notoriamente veloce, difficile da controllare e compatto si è guadagnato i soprannomi di “Bare Volanti” e “Fabbricanti di Vedove“. I dati supportano questa terribile reputazione.

Nel 2012, l’ex Ministro della Difesa indiano, AK Antony, informò il Parlamento che oltre la metà degli aerei MiG acquistati dall’India erano andati persi in incidenti. Specificamente, su 872 aerei MiG acquisiti, 482 si erano schiantati, provocando la perdita di 171 piloti, 39 civili e otto membri di altri servizi. Di questi, ben 298 erano MiG-21, 54 MiG-23, 4 MiG-25, 59 MiG-27 e 25 MiG-29. Questa percentuale supera quella del Lockheed F 104 italiano, un caccia notoriamente difficile, di cui il 29% andò perso il incidenti.

Secondo Bharat Rakshak, nella categoria dei jet da combattimento, quasi il 25% dei jet da combattimento persi dall’IAF erano MiG-21, seguiti dal Hunter F56 (10,2%), Vampire FB52 (8,9%), Tempest II (8%), Gnat (7,6%), MiG 27 (5%) e Jaguar (4,9%). Nella categoria degli aerei da trasporto, l’India ha perso il numero più alto di Dakota C-47 (41,5%), seguito dagli Antonov AN-32 (11,6%).

MiG 29 UPG India

Le cause profonde di una crisi persistente

I fatti parlano da soli: l’IAF ha un tasso di logoramento elevato per qualsiasi standard. Un rapporto di revisione del 2002, intitolato “Incidenti aerei nell’Indian Air Force”, redatto dal Public Account Committee, concluse che il tasso di incidenti dell’IAF per 10.000 ore di volo variava “tra 0,89 e 1,52 nel periodo 1991-97”; per i caccia “variava tra 1,89 e 3,53”; mentre per le varianti del MiG-21 “variava tra 2,29 e 3,99”. In confronto, i tassi di incidenti degli aerei da combattimento nella US Air Force erano 0,29 negli anni ’90, 0,15 negli anni 2000 e 0,1 tra il 2010 e il 2018.

Un dibattito parlamentare del 1982 fu particolarmente rivelatore, divulgando che l’India aveva perso quasi altrettanti aerei nei due anni precedenti quanti ne aveva persi l’IAF nella guerra del 1971 con il Pakistan.

È facile incolpare gli obsoleti aerei da combattimento, e questo è certamente una parte importante del problema. I MiG-21 e i Jaguar costituiscono una grossa parte dei jet da combattimento precipitati. Questi aerei vintage avrebbero dovuto essere ritirati molto tempo fa. Paesi come la Gran Bretagna e la Francia hanno ritirato i loro Jaguar molti anni fa. Anche piccoli paesi come l’Ecuador, l’Oman e la Nigeria li hanno eliminati gradualmente. L’India sta ancora volando con oltre 100 di questi aerei d’epoca.

Allo stesso modo, l’IAF sta ancora volando con i MiG-21 dopo oltre cinque decenni di servizio. L’IAF è destinata a ritirare la sua restante flotta di 26-28 MiG-21 Bison entro la fine dell’anno. Man mano che l’India ritira questi aerei d’epoca, il tasso di incidenti dell’IAF dovrebbe diminuire. Tuttavia, come affermato in precedenza, questa è solo una parte del problema. Errori umani, la mancanza di addestratori avanzati e guasti tecnici sono altre cause significative degli incidenti dell’IAF.

L’IAF ha anche perso 13 Su-30, 15 Mirage-2000, 59 MiG-27 e 25 MiG-29; questi aerei non sono molto vecchi o obsoleti. I Su-30 sono aerei relativamente moderni, ancora in costruzione, così come i MiG-29, e questo dovrebbe far pensare a cosa sta accadendo nell’aviazione indiana.

dassault rafale Indiano

L’India ha investito in addestratori avanzati, come il Pilatus PC-7 Mark II e l’HTT-40 di HAL, e magari le farebbe bene comprare un po’ di M-345 e M-346 per migliorare l’addestramento dei propri piloti, una della cause di tutti questi incidenti. nello stesso tempo l’acquisizione di un numero crescente di moderni Rafale bimotori dovrebbe ridurre il numero di incidenti fatli. Comunque il numero di incidenti cala in modo lento, troppo lento, per un’aviazione moderna. 

 


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