Economia
Autoverlox: fate attenzione ai ricorsi. Omologazione vs Approvazione
Un nuovo regolamento del Ministero degli Inerni elimina la differenza fra “Omologazione” e “Approvazione” dei macchinari autovelox per la rilevazione della velocità. Questo potrebbe portare al respingimento di molti ricorsi
C’è una discussione in corso su come vengono autorizzati gli autovelox e questo potrebbe avere degli effetti importanti sui ricorsi presentati dagli automobilisti per le multe d’eccesso di velocità.
Finora si pensava che “omologazione” e “approvazione” fossero la stessa cosa, ma recentemente la Corte di Cassazione ha detto che non è così e che solo l’omologazione rende valida la multa., e questo ha aperto le speranze per molti automobilisti.
Cosa cambia per chi prende una multa?
Molti che hanno preso multe per eccesso di velocità hanno pensato di fare ricorso ponendo la differenza fra “Approvazione e “Omologazione” dell’apparecchio di rilevazione di velocità, giocando anche sulle sentenze della Cassazione 10505/2024, n. 20492/2024 e n. 20913/2024.
Queste affermavano che solo gli autovelox omologati potevano fornire contravvenzioni valide e che l’approvazione e l’omologazione erano due procedure diverse.
La risposta del Ministero dell’Interno
Il Ministero dell’Interno, con una circolare del 23 gennaio 2025, basata sul parere dell’Avvocatura dello Stato, ha chiarito che le procedure di omologazione e approvazione sono sostanzialmente identiche. Entrambe:
- Riguardano il prototipo dell’autovelox, non il singolo apparecchio usato sulla strada.
- Sono di competenza dello stesso ente: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
- Prevedono un’analisi tecnica approfondita e il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
- Si concludono con un decreto che autorizza la vendita degli autovelox, che devono essere identici al prototipo approvato.
Cosa significa per i ricorsi?
Secondo l’Avvocatura dello Stato, fare ricorso basandosi sulla differenza tra “omologazione” e “approvazione” ha poche probabilità di successo. In tribunale, le forze dell’ordine dovranno dimostrare che le due procedure sono equivalenti, presentando i documenti che attestano l’approvazione o l’omologazione dell’autovelox in questione.
Quindi:
- È più difficile contestare una multa da autovelox sostenendo la mancanza di omologazione.
- Le forze dell’ordine devono presentare in tribunale la documentazione che prova la corretta approvazione o omologazione dell’autovelox.
- È stato istituito un tavolo tecnico per definire meglio le procedure relative agli autovelox, per garantire maggiore chiarezza in futuro.
In pratica, la circolare del Ministero dell’Interno rende più difficile per gli automobilisti vincere un ricorso contro una multa da autovelox basandosi su questioni puramente tecniche riguardanti l’omologazione o approvazione dell’apparecchio.
L’accento viene posto sull’equivalenza sostanziale delle due procedure, rendendo il ricorso un’opzione meno percorribile se non supportata da altre motivazioni valide.
Bisogna dire che la Circolare Ministeriale è una fonte di diritto piuttosto bassa, per cui comunque la Corte di Cassazione potrebbe tranquillamente disconoscere la circolare, a fronte di prove che dimostrassero la non equivalenza delle due proceure, quindi la questione, al contrario diUn nuo quello che pensa l’Avvocatura dello Stato, non è completamente decisa.
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