Attualità
Auto EV: le case automobilistiche USA obbligate a unirsi per creare il network di ricarica rapida
Una mezza dozzina di grandi case automobilistiche sta unendo le forze per sviluppare una rete di ricarica rapida negli Stati Uniti, con una spesa di 1 miliardo di dollari.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’iniziativa mira a rimuovere uno degli ostacoli all’adozione dei veicoli elettrici, ovvero la mancanza di un numero sufficiente di caricabatterie. Il WSJ riporta che le aziende che partecipano all’iniziativa hanno confermato il piano, affermando che intendono installare 30.000 caricabatterie veloci per veicoli elettrici in tutto il Paese nei prossimi anni.
Tra queste aziende figurano Honda, BWM, Kia, Hyundai, Stellantis, General Motors e Mercedes-Benz.
Le aziende hanno dichiarato che i primi caricabatterie della nuova rete dovrebbero essere installati e pronti a partire l’anno prossimo, in aree urbane e autostradali.L’installazione dei caricabatterie lungo le autostrade sarebbe la parte più difficile dell’impresa: non sempre ci sono collegamenti di alimentazione elettrica convenienti per i caricabatterie EV lungo le autostrade.
La mancanza di infrastrutture di ricarica è stata riconosciuta dall’industria dei veicoli elettrici come un deterrente significativo all’acquisto di un maggior numero di veicoli elettrici, ma affrontare questo deterrente è stato difficile: le aziende impegnate nell’installazione dei caricabatterie non sono disposte a rischiare i loro potenziali profitti costruendo i caricabatterie e poi scoprendo che non ci sono abbastanza veicoli elettrici per renderli redditizi.
Le case automobilistiche sembrano aver trovato un modo per aggirare questa situazione di stallo e garantire i propri profitti futuri, puntando tutto sulla scommessa dei veicoli elettrici. Costruendo una rete di ricarica, per quanto costosa, probabilmente motiverebbero un maggior numero di persone ad acquistare veicoli elettrici, con l’aiuto del governo, che sta fornendo generosi sussidi per tali acquisti.
I sussidi, tuttavia, non rimarranno sempre generosi. In alcuni Stati i fondi hanno già iniziato ad esaurirsi e questo ha avuto un effetto immediato e negativo sugli acquisti di veicoli elettrici. Questi sviluppi gettano un’ombra sulla redditività a lungo termine del settore, nonostante il forte sostegno del governo.
L’impressione è che gli abbondanti sussidi abbiano spinto le aziende automobilistiche ad anticipare gli investimenti nel settore della mobilità elettrica, salvo poi accorgersi che i consumatori non le seguivano. A quel punto si sono trovate nella necessità di attrarre i consumatori per ammortizzare questi investimenti. Da ciò la necessità di guidare gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica, ma anche il supporto a una comunicazione molto forte sul tema del cambiamento climatico.
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