Attualità
Auto EV: firmato accordo da 5,6 miliardi di dollari fra Arabia Saudita e la cinese Human Horizons
Una conferenza d’affari di due giorni tra la Cina e il mondo arabo si è conclusa a Riyadh con accordi di investimento per un valore di 10 miliardi di dollari, di cui più della metà in una partnership firmata dal produttore cinese di auto elettriche Human Horizons e dal ministero degli investimenti dell’Arabia Saudita come riportato da SCMP.
La joint-venture condurrà “ricerca, sviluppo, produzione e vendita di automobili” nell’ambito di un accordo da 5,6 miliardi di dollari.
La conferenza, che ha fatto seguito alla visita di alto profilo del Presidente cinese Xi Jinping in Arabia Saudita lo scorso dicembre, ha visto la firma di accordi da parte di aziende cinesi in settori quali la tecnologia, le energie rinnovabili, l’agricoltura, il settore immobiliare, i metalli, il turismo e la sanità. La conferenza, che per la prima volta è stata ospitata da Riyadh, è giunta alla sua decima edizione. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 3.500 persone, con un ampio successo.
“Le aziende cinesi hanno maggiori possibilità di costruire infrastrutture, assemblare veicoli elettrici, gestire progetti di nuove energie e sviluppare attività tecnologiche in Arabia Saudita, ora che il Paese mediorientale ha intrapreso la sua strategia Vision 2030“, ha dichiarato Yan Jinglan, professore di studi esteri presso la East China University of Science and Technology di Shanghai. “Gli investimenti e la produzione nel Regno andranno a beneficio di alcune aziende cinesi, in particolare dei produttori che devono affrontare un’accesa concorrenza in patria“.
La strategia saudita Vision 2030 è un piano di sviluppo volto a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio e a trasformare la sua economia.
La Cina ha promesso di sostenere la visione dell’Arabia Saudita di diversificare la propria economia, nonostante il petrolio domini gli attuali legami economici tra i due Paesi. Il crescente interesse di Pechino per la regione è stato sottolineato dalla visita di Xi a dicembre, quando ha partecipato al vertice Cina-Paesi Arabi e al vertice Cina-Consiglio di Cooperazione del Golfo.
La sua co-conduzione del vertice Cina-Paesi Arabi e la sua prima visita nella regione dal 2016 sono state ampiamente viste come tentativi di aumentare l’influenza di Pechino in una regione che, come la Cina, ha un rapporto sempre più logoro con gli Stati Uniti. Del resto l’interscambio con la Cina è alle stelle, mentre quello con Washington langue. Quindi ci sono ottime occasioni per conversare e trovare accordi. La stragrande maggioranza degli accordi firmati durante il vertice riguarda progetti in Arabia Saudita o da parte di imprese ed enti governativi sauditi.
L’accordo di Human Horizons, con sede a Shanghai, arriva nel contesto di una spinta da parte di Riyadh, che ha cercato di crescere nei settori della tecnologia e dell’energia verde, compreso lo sviluppo di un’industria nazionale di produzione di veicoli elettrici, come parte del suo piano Saudi Vision 2030. Nessun dubbio sulle incursioni economiche della Cina in Medio Oriente, ma la politica è “più complessa”.
La casa automobilistica sviluppa tecnologie di guida autonoma e produce veicoli elettrici con il marchio di fascia alta HiPhi, che quest’anno punta a entrare anche nel mercato europeo. Si tratta di auto molto sofisticate e con soluzioni uniche, come si può subito ammirare dall’apertura delle porte:
“I modelli EV premium o di lusso potrebbero essere adatti al mercato saudita”, ha dichiarato David Zhang, visiting professor presso lo Huanghe Science and Technology College. “Human Horizons è il pioniere giusto per testare il mercato con i suoi modelli costosi prima che altri veicoli elettrici cinesi entrino in Arabia Saudita”.
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