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Esteri

La Germania sfida Washington sulle sanzioni alla Russia, ritiene che favoriscano le aziende USA! Scontro imminente?

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Traduzione: La Germania accusa gli USA di voler beneficiare le sue imprese con le sanzioni alla Russia

http://internacional.elpais.com/internacional/2017/06/15/actualidad/1497548830_862699.html

Ancora una volta i giornali stranieri ci fanno capire come stanno veramente le cose. I giornali italiani, beh, per quanto mi riguarda inutile leggerli per eccesso di doppioscarpismo (voler tenere il piede in due scarpe, ndr – vedasi oltre –). Al massimo vanno bene per trovare notizie simpatiche o vedere qualche lato B, per i fini di capire la realtà invece…

Dunque, chapeau ai tedeschi (assieme ai cugini austriaci) per aver evidenziato pubblicamente l’ovvio: le sanzioni alla Russia volute dall’ “Occidente (americano)” servono per avvantaggiare le aziende a stelle e strisce, della serie boicottando i russi sei obbligato a rivolgerti agli USA per determinati prodotti/servizi. Come ad esempio nell’energia e nella difesa, n’è vero? E chapeau anche ai giornali spagnoli per averlo reso pubblico a mezzo stampa in prima pagina, almeno quella web.

L’aspetto importante non è però quello sopra quanto evidenziare come le traiettorie strategiche di EUropa tedesca ed USA stiano tragicamente e radicalmente divergendo. Oggi che Washington – non a caso dopo 8 anni di una presidenza disastrosa sotto tutti i punti di vista come quella di Barack Hussein Obama, evidentemente i tedeschi ed i francesi lo hanno coccolato e supportato con il fine di far affondare l’America – sta vivendo il suo momento più nero dalla fine dell’ultima guerra mondiale iniziamo a vedere la dissociazione degli alleati dal dominus USA. Stessa lezione della storia di sempre. In questo contesto l’Italia – che è stato un protettorato USA per 75 anni – ha tantissimo da perdere. Dunque ecco spiegata la reazione degli inutili politici italiani, il doppioscarpismo romano in attesa di capire chi vincerà, con giornali al seguito…

Che tristezza.

http://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2017/03/06/tra-trump-e-putin-la-germania-corre-al-riarmo/209029/

Ora le conseguenze strategiche. Prima di tutto non dimentichiamo che se Trump dovesse essere sostituito la presidenza passerà a Pence supportato dai militari USA i quali sono forse la fazione più ardentemente in contrapposzione con Berlino (in quanto la Germania sta cercando di costruire un proprio esercito inevitabimente contrapposto a quello USA, a termine, ndr). Dunque non fate l’errore di pensare che Washington senza Trump interromperà la contrapposizione con i tedeschi in quanto, i tedeschi, la stanno sfidando apertamente. E ad una sfida bisogna dare una risposta adeguata soprattutto se va a toccare interessi vitali. Punto.

Ecco perchè, Trump o non Trump (chi scrive spera vivamente che il tycoon newyorkese possa risolvere tutti i suoi problemi, non riesco a nascondere la simpatia che ho nei suoi confronti), chi comanderà l’America durante i prossimi 4 anni sarà un repubblicano. Or dunque, attenzione che alla fine non sia l’EUropa tedesca a soccombere a termine. Euro incluso.

Per due ragioni: la prima, scontata, gli USA sono in grado di sconfiggere qualsiasi avversario o con l’arma miltare o con l’arma economica a maggior ragione se si tratta di contrastare un forte esportatore (come la Germania, basta che gli USA smettano di consumare i suoi prodotti). La seconda è che non vedo nessun europeo veramente disposto a combattere per salvare Berlino, la sua protervia ed i suoi interessi asimmetrici in caso di confronto reale tra le due sponde dell’Atlantico. Vi vedete vostro figlio andare a combattere come fecero i nonni italici sul Don, letteralmente abbandonati dai tedeschi durante la tragica ritirata nella steppa russa per la sola “colpa” di essere italiani?

Io no.

MD