Attualità
Australia: network telecomunicazioni fuori servizio e metà degli utenti disconnessi. Attacco Hacker?
Un’interruzione presso la seconda compagnia di telecomunicazioni australiana Optus ha lasciato quasi la metà della popolazione senza internet o telefono mercoledì, gettando nel caos i sistemi di pagamento, di trasporto e sanitari e sollevando interrogativi sulla fragilità delle infrastrutture principali del paese.
L’interruzione è stata segnalata per la prima volta intorno alle 4:00 ora locale (le 18:00 CET di martedì) ed è durata oltee 12 ore prima che a la società riuscissi a ripristinare il servizio.
Circa 10 milioni di australiani, il 40% della popolazione, sono clienti Optus e non possono utilizzare smartphone, Internet a banda larga o telefoni fissi per gran parte della giornata. I tre principali operatori in quel paese sono Otus, Telstra e Vodafone.
Gli ospedali non potevano rispondere alle telefonate, le piccole imprese non erano in grado di elaborare i pagamenti elettronici e le reti ferroviarie e i servizi di condivisione delle corse erano inattivi contemporaneamente in alcune città.
L’incidente ha suscitato critiche sulla robustezza della rete di telecomunicazioni australiana e in particolare su Optus, di proprietà di Singapore Telecommunications.
“I clienti sono chiaramente frustrati e Optus dovrebbe rispondere di conseguenza”, ha affermato il Ministro delle Comunicazioni Michelle Rowland.
Non è stata fornita alcuna causa del guasto, ma “si è verificato nelle profondità della rete (e) ha ampie ramificazioni sui servizi mobili, fissi e a banda larga per i clienti Optus”, ha aggiunto Rowland.
Optus ha segnalato una delle più grandi violazioni informatiche del paese 14 mesi fa, ma il CEO Kelly Bayer Rosmarin ha affermato di non credere che l’ultima interruzione fosse il risultato di un hack. “Voglio dire, è altamente improbabile. I nostri sistemi sono in realtà molto stabili”, ha detto. “Questo è un evento molto, molto raro.”
Secondo le leggi introdotte in seguito all’attacco informatico Optus del 2022, le aziende australiane devono denunciare al governo entro 72 ore se ritengono di aver subito un attacco informatico.
La società madre SingTel ha dichiarato all’inizio di quest’anno che dopo l’attacco informatico Optus ha effettuato diversi investimenti per aumentare le proprie capacità e fornire una protezione aggiuntiva ai clienti. In una breve dichiarazione, SingTel ha confermato l’incidente senza spiegazioni e ha notato che Optus si era scusato.
Le azioni SingTel sono scese del 4,8% sul mercato azionario di Singapore.
Molti esperti del settore hanno sottolineato che sarebbe necessario introdurre, o meglio reintrodurre per l’Australia, l’onbbligo di roaming interno, facendo si che le reti telefoniche siano obbligate a accettare i clienti dei concorrenti in caso di gravi interruzioni, per non far cadere i servizi in ampie aree del paese. Una soluzione che si renderà necessaria in caso di altre interruzioni dei servizi o se emergesse che quanto successo sia stato un effetto degli attacchi esterni.
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