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Attivato il più grande reattore nucleare d’Europa, dopo 18 anni di lavori
Il reattore nucleare finlandese Olkiluoto 3 (OL3), il più grande d’Europa, ha iniziato a funzionare regolarmente domenica, ha dichiarato il suo operatore, aumentando la sicurezza energetica in una regione in cui la Russia ha tagliato le forniture di gas e di energia.
L’energia nucleare rimane controversa in Europa, soprattutto a causa di problemi di sicurezza, e la notizia dell’avvio di OL3 arriva mentre la Germania sabato spegnerà gli ultimi tre reattori rimasti, mentre Svezia, Francia, Gran Bretagna e altri paesi hanno in programma nuovi sviluppi.
L’operatore di OL3, Teollisuuden Voima (TVO), di proprietà della società di servizi finlandese Fortum e di un consorzio di aziende energetiche e industriali, ha dichiarato che l’unità dovrebbe soddisfare circa il 14% della domanda di elettricità della Finlandia, riducendo la necessità di importazioni da Svezia e Norvegia.
Il nuovo reattore dovrebbe produrre per almeno 60 anni, ha dichiarato TVO in un comunicato di domenica, dopo aver completato la transizione dai test alla produzione regolare. Il costo è stato comunque molto elevato, anche perché si tratta di una tipologia di reattore avanzata progettato in Francia.
“La produzione di Olkiluoto 3 stabilizza il prezzo dell’elettricità e svolge un ruolo importante nella transizione verde finlandese”, ha dichiarato l’amministratore delegato di TVO Jarmo Tanhua.
La costruzione del reattore da 1,6 gigawatt (GW), la prima nuova centrale nucleare in Finlandia in oltre quarant’anni e la prima in Europa in 16 anni, è iniziata nel 2005. L’impianto avrebbe dovuto essere inaugurato quattro anni dopo, ma è stato afflitto da problemi tecnici.
OL3 ha fornito per la prima volta una produzione di prova alla rete elettrica nazionale finlandese nel marzo dello scorso anno e si prevedeva che avrebbe iniziato a produrre regolarmente quattro mesi dopo, ma ha subito una serie di guasti e interruzioni che hanno richiesto mesi per essere risolti.
Le esportazioni di energia elettrica dalla Russia alla Finlandia sono terminate lo scorso maggio, quando la società di servizi russa Inter RAO ha dichiarato di non essere stata pagata per l’energia venduta, come conseguenza del crescente divario tra Mosca e l’Europa a causa della guerra in Ucraina. Quindi Gazprom ha interrotto l’invio di gas naturale, ma il nuovo impianto dovrebbe poter colmare il gap energetico di fornitura.
A questo punto rimane solo un dubbio: hanno ragione Finlandia, Francia e Svezia che aprono nuove centrali nucleari, o la Germania che le ha chiuse? Il nucleare può essere costoso, ma fornisce energia in modo stabile e continuativo per cui è essenziale per un’economia industriale.
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