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Attacco al governo, attacco all’Italia. di Silvio Ceci

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Da poche settimane si e’ insediato il governo Conte, dopo molte resistenze da più fronti, incluso il Quirinale – sempre meno imparziale ed equidistante dai partiti – e già sorgono gravi problemi che compromettono, se non la sopravvivenza dell’esecutivo, quantomeno la sua serenità di azione.
Fin dall’inizio e’ stato chiarissimo che un governo che poneva al centro dell’attenzione l’Italia e gli italiani non godeva dell’appoggio ne’ del presidente della Repubblica, ne’ delle istituzioni europee e tantomeno della stampa.
Cio’ e’ paradossale se si tiene presente che, in realtà, in un Paese normale i rappresentanti del ‘sistema’ dovrebbero avere a cuore gli interessi dei cittadini in ogni caso, a prescindere dalle divisioni politiche, dato che l’appartenenza al partito dovrebbe al massimo esprimere una diversità di approccio alla soluzione dei problemi ma non certo una contrapposizione spinta fino ad agire contro la collettività.
Invece Conte e la sua squadra – unici a rispecchiare, dopo anni, la volontà popolare – sono stati osteggiati e combattuti a spada tratta fin dall’inizio prima con la resistenza del presidente Mattarella alla nomina del professor Savona come ministro dell’economia e poi con polemiche ed attacchi di ogni tipo su ogni questione rilevante affrontata dal governo, specie in tema di immigrazione su cui il ministro Salvini ha assunto una corretta posizione di chiusura alla politica degli sbarchi facili.
Nella vicenda della nave Diciotti  stiamo assistendo ad una situazione paradossale in cui un manipolo di immigrati, privi di documenti e quindi senza alcuna legittimazione ad accedere al suolo italiano, trasportati senza autorizzazione su una nave della marina militare fino in Italia sono diventati il simbolo dei partiti di opposizione che – assurdamente –  pretendono che il governo autorizzi lo sbarco di queste persone, in violazione delle più elementari norme sulla sicurezza e sull’integrita del suolo italiano. E ciò malgrado la resistenza del governo abbia una motivazione nobilissima quale la tutela del territorio e dell’interesse nazionale, dato che la politica delle porte aperte – sostenuta dai governi precedenti – ha causato danni ingenti non solo sul piano economico ma anche sul piano della sicurezza collettiva giacche – come noto – una consistente parte degli immigrati sbarcati in Italia in questi hanno sono diventati una zavorra per il Paese che ha dovuto mantenere questi soggetti e affrontare disagi anche di ordine pubblico per crimini da loro commessi.
Invece in queste ore assistiamo ad una polemica assurda ed insulsa in cui i partiti di opposizione pretendono lo sbarco degli immigrati a bordo della nave Diciotti, malgrado ciò contrasti con la legge.
Come se non bastasse, anche la magistratura ha aperto una indagine ‘contro ignoti (de facto contro il governo nella persona del ministro dell’Interno Salvini) contestando reati inesistenti ma evidentemente con l’obiettivo di colpire l’esecutivo, in concomitanza con il pretestuoso affondo politico dei partiti di opposizione.
Trovo tutto ciò incredibile e l’inequivocabile segnale di un degrado morale del sistema politico e giudiziario ormai completamente distaccato dal Paese e dai cittadini.
Fortunatamente non sono mancate figure che hanno capito il gioco sporco in corso, denunciandolo. Proprio queste dissociazioni dal mainstream mi lasciano ben sperare e credere che la bagarre montata dai partiti antigovernativi, con l’appoggio di altri ambienti, si ridurrà in un buco nell’acqua. D’altro canto i sondaggi di questi giorni dimostrano chiaramente che la gente ha capito la pretestuosita della vicenda Diciotti e sicuramente punira’ i manovratori alla prima occasione elettorale.
Il mio augurio personale e’ che il governo e il ministro Salvini – che coraggiosamente si e’ assunto la piena responsabilità del corretto divieto di sbarco dei migranti della Diciotti – mantengano la loro posizione nei prossimi giorni. La resistenza di fronte alle ingiustizie e’ la unica arma per vincere. E se il governo saprà essere coerente, sicuramente riuscirà a proseguire il suo programma di governo per l’Italia e per i cittadini.

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