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Attacchi alle Petroliere negli Emirati Arabi. Vi ricordate il golfo del Tonchino?

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Una delle soddisfazioni di scrivere su Scenari è di poter cogliere segnali ed eventi che, nello stridore vuoto dei media italiani vanno persi. Fabio Lugano ha scritto domenica scorsa sugli attacchi a petroliere nei porti degli Emirati Arabi nel Golfo Persico, nel porto di Fujairah, evento prima smentito e poi confermato dalle autorità locali e dall’Arabia Saudita, a cui appartenevano due delle quattro petroliere danneggiate. Ora iniziano, come prevedibile e come riportato sul Wall Strett Journal, le reazioni delle autorità USA, che prendono la palla al balzo. Come dice il giornale:

Un funzionario degli US, che ha declinato il nome, non ha fornito dettagli su quanto precisamente stabilito o su una possibile risposta degli Stati Uniti. Ha affermato che l’America, nella scorsa settimana, ha inviato una portaerei, una nave da assalto anfibio ed una task force di bombardieri ed un sistema antimissile nella regione, dopo che informazioni di intelligence hanno messo in luce che l’Iran è una minaccia alle sue forze. Trump ha affermato: “Qualsiasi cosa facciano, la pagheranno cara.Vedremo cosa accadrà”

L’avvertimento di Trump viene due giorni dopo una simile comunicazione da parte del Segretario di Stato Pompeo, che, non dimentichiamolo, è stato anche a capo della Cia, secondo cui ogni minaccia da parte dell’Iran riceverebbe una risposta diretta ed immediata.

L’Arabia parla di “Danni importanti” alle struttture delle navi colpite, ed abbiamo anche i primi video sui fatti.

Chiaramente i paesi sunniti si sono buttati a capofitto sulla questione, minacciando di utilizzare la forza per difendere i propri interessi. Ecco un altro video dei danni alla petroliere, in questo caso una battente bandiera norvegese:

L’Iran nega assolutamente di avere qualsiasi ruolo in questa vicenda e di non aver preso parte a nessun attacco, anzi mette in guardia “Potenzze  Straniere” dall’avventurismo nella regione. Certo sarebbe piuttosto strano per l’Iran, già sottoposto a sanzioni, si metta anche a compiere atti aggressivi nei confronti dei vicini. Questo avrà importanza? No.

Chi si ricorda del “Golfo del Tonchino” del 1964? In un momento in cui gli USa volevano poter avere le mani più libere per agire in Vietnam “Crearono” o “Incentivarono” un attacco Nord Vietnamita al cacciatorpediniere Maddox. Per chi volesse saperne di più due video, uno in italiano ed uno in inglese, sull’incidente del Golfo del Tonchino

ed ecco in inglese:

Insomma già Fedro diceva che al lupo non mancano le scuse per attaccare l’agnello, anche se spesso non si capisce chi sia l’uno e chi sia l’altro. In questo caso però l’attacco del lupo porterebbe all’esplosione del prezzo del petrolio, che già supera i 61 dollari sul WTI, nel momento in cui la crisi venezuelana è ancora aperta…. Una vera gioia per i prezzi energetici.

 

 

 

 

 


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