USA
Asili fantasma e buchi miliardari: il caso Minnesota scuote i contribuenti USA
Sotto la lente d’ingrandimento la gestione dei fondi pubblici: un’inchiesta indipendente svela una rete di asili nido apparentemente inesistenti, ma capaci di incassare milioni di dollari dai contribuenti.

Sembrava una questione limitata alle frodi sanitarie, ma il vaso di Pandora aperto in Minnesota rischia di travolgere l’amministrazione del Governatore Tim Walz. Quello che emerge dalle recenti inchieste federali e dal lavoro sul campo di giornalisti indipendenti è un quadro desolante di spreco di denaro pubblico, che farebbe impallidire qualsiasi burocrate europeo. Si parla di uno schema di frode che, secondo i procuratori federali, avrebbe già drenato almeno 9 miliardi di dollari, con ramificazioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini statali, toccando persino organizzazioni terroristiche d’oltremare, legate alla comunità somala potentissima nel Minnesota.
La novità, però, riguarda il settore dell’assistenza all’infanzia. Un video inchiesta di 42 minuti, realizzato dal giornalista indipendente Nick Shirley, ha gettato una luce sinistra sul sistema di welfare statale, suggerendo che i controlli siano stati, per usare un eufemismo, “distratti”.
🚨 Here is the full 42 minutes of my crew and I exposing Minnesota fraud, this might be my most important work yet. We uncovered over $110,000,000 in ONE day. Like it and share it around like wildfire! Its time to hold these corrupt politicians and fraudsters accountable
We ALL… pic.twitter.com/E3Penx2o7a
— Nick shirley (@nickshirleyy) December 26, 2025
Il tour degli asili vuoti
L’indagine si è concentrata su una serie di attività gestite dalla comunità somala locale, beneficiarie del Child Care Assistance Program, un fondo finanziato dai contribuenti. Il risultato? Strutture che sulla carta dovrebbero brulicare di bambini, attività e giocattoli, ma che alla prova dei fatti appaiono deserte, silenziose e, in alcuni casi, con le finestre oscurate. Asili finti per bambini finti.
Shirley e un investigatore privato hanno visitato diverse strutture durante l’orario di punta. Non hanno trovato bambini, ma solo personale evasivo incapace di rispondere a domande basilari su tariffe o licenze. Ecco un prospetto di quanto rilevato, che evidenzia la discrepanza tra fondi ricevuti e realtà osservata:
Quality Learing Center (sic): Ha ricevuto 4 milioni di dollari in due anni. È autorizzato per 99 bambini, ma l’edificio era chiuso a chiave, senza parco giochi e senza bambini visibili. Nota di colore (amaro): l’insegna riporta un errore grammaticale (“Learing” invece di “Learning”). Milioni di dollari a chi non controlla nemmeno l’insegna.
Future Leaders Early Learning Center: Incassati 6,67 milioni di dollari. Autorizzato per 90 bambini. La struttura è apparsa vuota e lo staff si è rifiutato di fornire numeri sulla presenza dei minori.
Mako Child Care & Mini Child Care Center: Un flusso di denaro in crescita costante, dai 1,3 milioni del 2020 fino a 1,6 milioni nel 2025. Nonostante la licenza per 120 bambini, non se ne è vista l’ombra.
ABC Learning Center: Quasi 3 milioni di dollari in tre anni. Finestre oscurate, nessuna attività rilevabile.
Sweet Angel Child Care: Solo nel 2025 ha ricevuto 1,26 milioni di dollari.
Il meccanismo delle “scatole cinesi”
Non si tratta solo di asili. L’inchiesta suggerisce un sistema ben oliato di “società di facciata”. Analizzando i registri, emergono nomi ricorrenti. Ad esempio, Fahima Mahamud risulta funzionario del Future Leaders ma anche di altre società legate all’assistenza agli autistici e alla vita assistita. Un altro nome, Sharmarke Ali, collega il centro per l’infanzia a società di assistenza domiciliare. Un complesso sistema che controlla tutte queste istituzioni finalizzate solo a raccaltare fondi pubblici.
Questo schema, se confermato, indicherebbe una struttura coordinata volta a massimizzare l’estrazione di risorse pubbliche minimizzando i servizi reali resi alla collettività. Alla fine i servizi non vengono neppure resi: si sono create false strutte e infrastrutture finalizzate solo all’estrazione di denaro.
Una domanda politica (ed economica)
Mentre i media mainstream come CNN o MSNBC sembrano latitare su questi temi, lasciando il campo al citizen journalism, il vero giornalismo che sta scuotendo gli USA, la pressione politica sale. Tom Emmer ha sollevato la questione chiedendo spiegazioni al Governatore Walz su come sia possibile che 4 milioni di dollari vadano a un centro educativo che non sa scrivere “istruzione” in inglese. (nel posto sotto indicato sulla port è scritto “Learing Center”, non “Learning center”, un errore da scuole elementari)
4 million dollars of hard earned tax dollars going to and an education center that can’t even spell learning correctly.
Care to explain this one, @tim_walz? https://t.co/mGhS5IP4km
— Tom Emmer (@tomemmer) December 26, 2025
Resta l’amara constatazione tecnica: un sistema di welfare privo di controlli rigorosi non aiuta i bisognosi, ma arricchisce i furbi, distruggendo la fiducia nel sistema fiscale e sottraendo risorse a chi ne avrebbe realmente diritto. Inoltre fare di uno stato il centro migratorio di una comunità con una cultura puramente tribale e senza un vero senso dello stato rischia di essere disastroso per tutti, migranti inclusi.
Non è ce negli USA i Dem abbiano odiato così tanto le attività del dipartimento DOGE per l’efficienza pubblica, proprio perché avrebbe colpito queste truffe?
Maybe this is why they fought DOGE so hard? https://t.co/f6dHP1Vbyq
— Shaun Maguire (@shaunmmaguire) December 27, 2025
Domande e risposte
Qual è la dimensione economica della presunta frode in Minnesota? Le stime dei procuratori federali indicano che lo schema complessivo di frode ai danni dei fondi statali e federali ammonta ad almeno 9 miliardi di dollari. Sebbene l’indagine sugli asili nido copra solo una parte di questa cifra (con oltre 110 milioni di dollari di pagamenti sospetti identificati in un solo giorno di indagine), il fenomeno sembra essere sistemico e riguarda diversi settori del welfare, dall’assistenza all’infanzia a quella sanitaria.
Come operavano concretamente queste strutture secondo l’inchiesta? Le strutture, ufficialmente registrate e licenziate per ospitare decine o centinaia di bambini, ricevevano milioni di dollari di fondi pubblici. Tuttavia, le ispezioni fisiche hanno rivelato edifici spesso vuoti, porte chiuse durante l’orario di lavoro, assenza di giocattoli o parchi giochi e personale incapace di fornire dettagli operativi. In sostanza, incassavano i sussidi senza fornire il servizio corrispondente, operando come presunte “società di facciata”.
Ci sono implicazioni politiche dietro questo scandalo? Sì, la pressione politica è forte sul Governatore democratico Tim Walz. La critica principale riguarda la mancanza di supervisione e controllo (oversight) sui fondi erogati. Il fatto che denaro dei contribuenti sia finito, secondo le accuse, a reti fraudolente o persino inviato all’estero, pone seri dubbi sull’efficienza dell’amministrazione statale nel gestire le risorse pubbliche e nel proteggere il sistema di welfare dagli abusi.








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