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Boris Johnson si prepara a fare il primo ministro UK? Verso un governo Conservatore-Unionisti nord irlandesi. Ossia, super Brexit!

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Tutto si gioca all’ultimo seggio. Al momento la maggioranza di 326 seggi non c’è ma i Conservatori inglesi (Tories) hanno già 317 seggi. A questi si aggiungono gli Unionisti Nord Irlandesi (DUP, 10 seggi), che hanno già garantito il loro supporto, ovvero il partito più pro Brexit del panorama politico inglese. Dunque esiste già ora una maggioranza risicata (327 seggi), sebbene manchi ancora il seggio di Kensigton che potrebbe essere conservatore, o almeno la logica così vorrebbe. Idem l’ultimo seggio in fieri della Cornovaglia del Nord.

Se ci saranno 319 seggi Conservatori + 10 Unionisti saremmo a 329, ossia maggioranza risicata ma sempre maggioranza. Diciamola meglio: se la coalizione dei conservatori dovesse avere comunque la maggioranza sarebbe più facile trovare supporto esterno, magari dai LibDem come nel 2010.

Dovevano essere 50 seggi di vantaggio dei Tories e oggi ne abbiamo circa 55 ma nessuno aveva ipotizzato la perdita della maggioranza Tories.

Un messaggio deve essere chiaro: per unire la destra ci vorrà un primo ministro molto connotato, che possa per altro incanalare gli Unionisti nord irlandesi, molto nazionalisti. Appunto, per definizione pro Brexit significa Boris Johnson.

Scommetto su un iniziale traghettamento di Theresa May per poi passare il timone a Boris Johnson, il darling della Regina. Si sa, oltremanica nei vuoti di potere decide (informalmente) Buckingham Palace. Lasciamo perdere i commenti di alcuni media mainstream (MSM) che vorrebbero far passare il messaggio per cui esisterebbe il diritto del laburista Corbyn (un politico quasi comunista oserei dire, veramente al limite) di fare lui il governo in quanto è il partito che ha guadagnato più seggi (dimenticando che è senza maggioranza, ndr), commenti provenienti quasi in esclusiva dagli stessi canali che hanno boicottato Donald J. Trump fin dall’inizio, magari è una coincidenza eh…

Notasi, Corbyn ha fatto promesse tanto populiste ai britannici da far impallidire gli ipotetici populisti condannati in tutto il mondo dai media mainstream, mentre oggi in UK è invece lui il darling della stampa mondiale (addirittura dicesi abbia copiato la strategia di Trump, che invece è condannato addirittura prima di aprire bocca). Un fenomeno davvero da approfondire…

In tutto questo mi fa piangere quanto affermato sul canale del Corriere della Sera questa mattina dove è stato propagandato il fatto che andare alle elezioni anticipate come ha voluto fare la May può essere stato un errore, intimando ai concittadini italici di non fare lo stesso: per un Paese come l’Italia che ha avuto ben tre governi non eletti tale presa di posizione sembra una grandissima presa per i fondelli, che dite?

Non a caso il predicozzo di cui sopra arriva dal giornale elitario per eccellenza. Come al solito stiamo confondendo gli interessi del 99,9% della popolazione con quello del restante 0,1%. Ma vabbè, ormai ci siamo quasi abituati a sentirlo, ma non ci convincono.

MD


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