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ANGELA MERKEL FA PIANI PER GREXIT

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Berlino/Bruxelles – Per mesi lei ha lottato per la Grecia. E tuttavia, da due notti fa, Angela Merkel sa che forse è stato tutto inutile.
Per buone due ore la Cancelliera ha negoziato a Bruxelles con il Presidente François Hollande e col Primo Ministro greco Alexis Tsipras. Quando ieri il terzetto, intorno alle due del mattino, si è separato, è stato chiaro ciò che fino ad ora la leader del governo non voleva ammettere: è possibile che il fallimento dello Stato greco non si possa più evitare.
Al riguardo, nei circoli confidenziali di Berlino, se ne parla apertamente.
Come mai Angela Merkel improvvisamente non esclude più un fallimento della Grecia?
• Nella conversazione che è durata due ore Tsipras si è mostrato testardo, ed ha di nuovo rifiutato i compiti che gli assegnava l’Unione Europea.
• Un team del Fondo Monetario Internazionale ha posto fine anticipatamente, ieri, ai negoziati con i rappresentanti del governo Tsipras a Bruxelles, a causa di “grandi differenze d’opinione”.
• Inoltre, v’è la crescente pressione del suo proprio partito: sempre più deputati della CDU/CSU rifiutano di dare ulteriori miliardi per Atene, e intendono votare contro questi aiuti nel Bundestag.
Anche da Atene non sono arrivati ieri segnali di compromesso. Al contrario il Tribunale Amministrativo greco ha dichiarato illegali i tagli alle pensioni effettuati fino ad ora.
Durante una dimostrazione di massa contro i tagli imposti dall’Unione Europea, i sindacati comunisti hanno occupato il Ministero delle Finanze, ad Atene, ed hanno tolto dal tetto la bandiera blu dell’Europa. Il Ministero è stato temporaneamente chiuso.
A Berlino sono in corso piani intensivi per il “Fall der Fälle”, la caduta delle cadute.
Ora nelle riunioni si discute concretamente di ciò che bisogna fare nel caso di un fallimento di Atene. Sono in discussione riduzioni di pagamenti per i clienti di banche greche (“controlli sul traffico di capitali”) come anche un taglio dei debiti per quel Paese.
Il Presidente della Banca Centrale tedesca Jens Wiedman ha ammonito: “Il rischio della bancarotta cresce ogni giorno”.
Atene ha un ultimo termine: il prossimo giovedì a Bruxelles si incontrato i ministri delle finanze dell’eurozona per una seduta decisiva. In quell’occasione vogliono vedere un piano di comportamento che è già stato escluso dal Parlamento greco.
Le conversazioni fra i creditori e la Grecia – secondo le parole del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker – devono essere immediatamente ripresi. “Un accordo, nei prossimi giorni, è necessario. La palla è però nella metà campo greca”, ha sottolineato Juncker venerdì mattina.
Nei circoli del governo federale la mettono così: “Nessuno ci potrà accusare di non avere tentato di tutto”.
(Traduzione dal tedesco di Gianni Pardo)
(1)dalla Bild Zeitung del 12 giugno 2015.
http://www.bild.de/politik/ausland/griechenland-krise/jetzt-plant-auch-angela-merkel-mit-dem-grexit-41323286.bild.html


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