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Andiamo incontro alla povertà per una (stupida) questione ideologica. Ringraziamo l’euroinomania

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Personalmente non amo le cassandre: i cattivi presagi sono facili da emettere, e se non si verificano sono anche presto dimenticati. Ci sono però dei casi in cui i segnali sono evidenti e sono il velo, o l fette di salame , create dalla cieca ideologia possono nasconderli.

Ieri il Wall Street Journal titolava: “Amid Risk ECB will phase out Stimolous” , “Nel rischio, la BCE  termina gli stimoli”, mettendo in luce un’evidenza: la scelta della BCE di terminare la politica monetaria espansiva viene ad essere implementata in un momento di rischio elevato. I motivi sono evidenti:

  • crisi dei mercati emergenti, fra cui Turchia a Sud America verso i quali molte banche europee sono esposte in modo considerevole;
  • l’aumento dei tassi FED che sta portando ad una restrizione monetaria a livello internazionale;
  • un rallentamento economico mondiale sempre più evidente, tanto da portare ad una revisione delle previsioni di  crescita del PIL anche a livello europeo;
  • una prospettiva di calo del commercio internazionale, con riduzione del surplus commerciale dei paesi più forti, e quindi accentuazione delle crisi interne dei debiti privati (Francia), impliciti (Germania) e pubblici (Italia)

Ora si può pensare che questa sia una nostra idiosincrasia per certe scelte della BCE, ma non è così. Per esempio proprio recentemente Nouriel Roubini ha indicato  la politica della BCE come una delle 10 cause scatenanti della prossima crisi finanziaria , quella che sarà, secondo il “Profeta d Sventura”, la crisi che spazzerà via il sistema finanziario nel 2020.  Anche John Mauldit, che previde la crisi subprime come Roubini, vede la prossima crisi proveniente da un mix di crisi del sistema pensionistico americano e da crisi del debito europeo, affermando che la BCE dovrebbe inglobare metà del debito pubblico europeo per rendere il sistema stabile.

Perchè la BCE allora sta terminando il QE ed annuncia un aumento dei tassi nel 2019, pur essendo ben evidenti i problemi creati dalla medesima politica USA? Perchè “Questo è il percorso”, così è deciso , e si procede in questa direzione nonostante tutto, come ha affermato anche Nowotny. Siamo in una situazione simile alle trincee del  1916: si viene comandati all’assalto, si sa che questo fallirà, che la strategia è sbagliata, la tattica insufficiente, ma bisogna uscire dalle trincee, attaccare e probabilmente morire davanti al filo spinato. Ci vollero milioni di morti e 4 anni di guera prima che venissero trovate le tattiche giuste, e si rivelasse la strategia vincente. Allo stesso modo si procede in una direzione sbagliata, facendone addirittura un perno ideologico, pur essendo ben chiaro che questa strategia sarà devastante, che potrà portare solo a crisi del debito diffuse, forse addirittura alla distruzione dell’area euro, e non si cambia nulla di una virgola. Eppure sarebbe sufficiente un insieme di piccoli cambiamenti per tranquillizzare i mercati, ad esempio acquistare i debiti non in base alla partecipazione delle BC alla BCE, ma in base all’entità del debito stesso, magari non continuando ad affermare che gli acquisti termineranno a dicembre, ma aprendo  alla possibilità di una prosecuzione ad hoc in caso il differenziale fra i tassi  del debito sovrano superi il 2%. Purtroppo questo non appare possibile, e solo per una questione ideologica, perchè il debito è male e chi ne ha fatto deve essere punito.  Il governatore Draghi quando ha affermato che il percorso della BCE non cambierà per seguire un singolo paese, non ha affermato la propria potenza, ma la propria, tragica, impotenza, come un moderno Cadorna che mandi i fantaccini contro le mitragliatrici.

 


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