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Ancora qualche chicca dal bilancio Autostrade per l’Italia

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Cari amici,

vi fornisco qualche dato ulteriore sul bilancio di Autostrade l’Italia, che spero non vi faccia arrabbiare troppo. Ricordiamo che Autostrade è una società incredibilmente in utile, con un EBIT elevatissimo fuori da qualsiasi grazia di Dio.

Fatta questa premessa , passiamo a considerare un dato che nessuno ha considerato: quanto è capitalizzata Autostrade per l’Italia ?

Vediamo qualè il patrimonio di ASPI:

Il patrimonio netto di Autostrade per l?Italia è calato dal 2016 al 2017 di 3300 milioni, oltre il 50%. Un taglio molto forte, per una società in utile, con 1000 milioni di riduzione per il patrimonio di pertinenza del gruppo, . Che è successo ?

Naturalmente il bilancio lo spiega:

La riduzione patrimoniale è dovuta ad uno scorporo, per 1155 milioni, delle società AID ed ADA,  di cui si sono cancellati i valori patrimoniali, ed al trasferimento di utili verso Atlantia sotto questa forma:

  • 764 milioni come saldo utili 2016 ed anticipo 2017;
  • 1101 milioni come riserve di utili precedenti.

Quindi la controllante Atlantia ha letteralmente prosciugato finanziariamente Autostrade per l’Italia, portandola ad una situazione di capitalizzazione molto più fragile. Il fatto che tutte queste risorse finanziarie siano state prosciugate dalla controllante non è rimasto senza conseguenze. Infatti, analizzando il bilancio parziale al 3 trimestre 2017, leggiamo:

Nel 2017 si assiste ad un taglio degli investimenti , almeno nei primi 9 mesi , rispetto al 2016 , del 37%. Chiaro che le risorse finanziarie sono state rivolte ad altro.

Sono molto amareggiato, perchè qusta vicenda porta in luce la superficialità della classe manageriale ed imprenditoriale italiana, che appare cresciuta con i peggiori insegnamenti di chi fa finanza di breve periodo. Si è prosciugata una società che è, letteralmente, la regina del cash cow al punto di rischiare di ammazzarla. Perchè l’unico rischio che corre una società del genere nel breve periodo è legato ad eventuali calamità umane e naturali, ma se si distruggono le basi patrimoniali per obiettivi extra-societari la responsabilità è degli amministratori che lo hanno permesso.

I danni che l’imprudenza del CdA ha causato sono da far tremare i polsi. Facendo una valutazione spannometrica abbiamo almeno 50-60 milioni di danni diretti alle persone defunte o ferite ed un 50-70 milioni di puri danni materiali alle famiglie che hanno dovuto trasferirsi, più un’altro 20-30 milioni di danni diretti strutturali. Poi c’è la sanzione contrattuale, un altro 150 milioni.  Quali danni ha avuto, ed avrà,  la città di Genova? Quanto costerò ricostruire il ponte? Quale sarà il lucro cessante nel frattempo? Facendo la famosa scommessa da un euro credo che il valore non possa essere molto distante da 1 / 1,5 miliardi, e senza calcolare i danni derivanti dal contenzioso con lo stato sul mantenimento delle concessioni.

Insomma l’imperizia, l superficialità e l’avidità degli amministratori, anche di Atlantia, rischiano di mandare a ramengo un’azienda sicura, oltre ad aver causato una strage ed aver creato  un danno enorme alla città. Ora gli azionisti di riferimento e controllo fanno finta di pentirsi, e promettono di intervenire. Troppo tardi, troppo poco, dovevano pensarci quando hanno prelevato 1,8 miliardi da Autostrade pr l’Italia invece che investirli in sicurezza, in efficienza, cioè nella loro azienda. Purtroppo il privato, contro la propria infinita avidità, non può nulla.


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