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Anche Scope alza outlook su Italia

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Dopo Fitch, S&P e DBRS, anche Scope migliora il suo giudizio sull’Italia. L’agenzia di rating europea, infatti, ha rivisto l’outlook del nostro Paese da “stabile” a “positivo“, citando il miglioramento sostenuto delle finanze pubbliche e la maggiore resilienza dell’economia del Paese. Scope ha confermato il rating dell’Italia a “BBB+”.

Nel dettaglio, spiega l’agenzia di rating europea, “la stabilità del governo, un impegno rafforzato per il consolidamento fiscale e una maggiore resilienza economica guidano la modifica dell’Outlook. L’elevato debito pubblico, la debole crescita del PIL e le dinamiche demografiche avverse rappresentano sfide”.

L’agenzia europea è stata convinta a migliorare le prospettive sui titoli di Stato italiani, pur senza muovere il proprio giudizio che rimane stabile dalla metà del 2021, da un incrocio di fattori, che partono dal ritorno nei conti italiani dell’avanzo primario (19,5 miliardi quest’anno, pari allo 0,9% del Pil) reso possibile dall’addio al Superbonus e dall’aumento costante delle entrate fiscali.

“Su queste premesse, la stabilità politica e una linea di finanza pubblica votata al rigore prudente, confermata in queste settimane dalla presentazione della manovra che limita a livelli omeopatici il deficit aggiuntivo sul 2026, aiuta a massimizzare gli effetti del relativo allentamento monetario portato avanti, pur fra mille cautele, dalla Bce, riducendo il peso del servizio al debito con un costo medio all’emissione che a fine agosto è sceso al 2,78% dal 3,41% registrato al 31 dicembre 2024”.

I fondamentali di un’economia diversificata e poggiata su un solido cuscinetto rappresentato dal risparmio privato fanno il resto, mentre lo stop alla crescita di quest’anno e le previsioni anemiche per l’immediato futuro hanno verosimilmente pesato fermando gli analisti prima di decidere l’upgrade

La revisione dell’outlook riflette “le aspettative di Scope di un miglioramento duraturo delle finanze pubbliche e del proseguimento dell’attuazione delle riforme da parte del governo, supportate dalla stabilità e dal rispetto del nuovo quadro di governance fiscale dell’UE

“Il disavanzo di bilancio dell’Italia – si spiega – ha registrato una performance superiore alle aspettative nel 2024 e quest’anno è probabile che diminuisca ulteriormente rispetto alle previsioni iniziali. Dopo essere sceso al 3,4% del PIL nel 2024, il disavanzo dovrebbe scendere ulteriormente al 3,0% nel 2025, consentendo probabilmente all’Italia di uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo nel 2026, un anno prima del previsto”.

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