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Anche in Spagna vincono i populisti di VOX. Chi sono?

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Uno dei più clamorosi errori dell sinistra sono state le recenti elezioni politiche in Andalusia, regione meridionale della Spagna, volute dal presidente del PSOE, i socialisti locali, Susana Garcia, per confermare la propria posizione politica prima che eventuali problemi del governo Sanchez la potessero travolgere. Le elezioni sono state disastrose per il PSOE, al governo localmente per 37 anni, e portando alla ribalta il partito populista locale. Vediamo da Europe Elects i dati dei risultati.

Perdono i Popolari, perdono si Socialisti (soprattutto), perde l’estrema sinistra di Iglesias e di “Podemos”, a vincere sono solo due forze molto diverse: i “Ciudadanos” che quasi raddoppiano, un partito nato dalle costole del PP, filoliberale, e VOX, di cui parleremo presto.  Intanto il PSOE realizza il risultato più basso della sua storia:

L’Andalusia era una regione considerata una roccaforte rossa quasi inespugnabile. Eppure il PSOE sta seguendo anche localmente l’andamento dei partiti socialdemocratici europei, cioè il lento cammino verso l’estinzione. Il problema è lo stesso di tutte le forze socialiste europee: hanno promesso per venti anni più ricchezza e si sono trovate a sostenere governi che invece hanno imposto più austerità.

Chi è VOX ? l suo programma, che vi elencheremo fra poco, preso dal loro sito, è figlio del frammentazione e della distruzione causati dai governi di sinistra, che hanno quasi reso impossibile pronunciare la parola “Spagna” per non offendere il politicamente corretto e le autonomie locali.  Sia il PSOE che Podemos hanno puntato tutto sulla distruzione dell’equilibrio uscito con la costituzione del 1978 fra forze conservatrici e progressiste, fra anima ed economia. Il gioco si sta rivelando perdente e viene rifiutato, anche per il fallimento sempre più evidente del progetto europeista. VOX del leader Santiago Abascal, 42 anni, ha questo programma politico:

  • Prima di tutto il programma è lo stesso per tutta la Spagna a significare il  rifiuto dei localismi esaltati dalla sinistra;
  • Spagna unità con lotta al separatismo e sospensione dello statuto indipendentista della Catalogna;
  • Riparare i guasti politici del’eccessivo autonomismo, fuori dai sindacati e dalle organizzazioni politiche ed economiche. Chiusura del Senato autonomista:
  • Un solo sistema educativo e sanitario che garantisca a tutti gli spagnoli gli stessi servizi;
  • Riduzione dell’Irpef  nazionale al 21% con esenzione sino a 13 mila euro. Aumento delle pensioni minime di  250 euro, integrazione al reddito per ogni figlio per 300 euro;
  • Aiutare il piccolo commercio con semplificazioni e finanziamenti;
  • Appoggio alla famiglia tradizionale ed ai suoi valori e con buoni scuola per permettere la scelta delle scuole migliori;
  • Pene più dure contro la corruzione, niente indulto, potere giudiziario nazionale e professionale;
  • Lotta contro l’estremismo islamico con chiusura delle moschee irregolari, espulsione degli Imam radicali, e regime di reciprocità religiosa sui finanziamenti;
  • Controllo dell’immigrazione e processo di integrazione per gli immigrati che devono accettare i valori spagnoli;
  • recupero della posizione della Spagna in Europa e nel mondo.

Notiamo che questi punti sono in parte simili a quelli del Ressemblement National della Le Pen o della Lega. Alcuni punti potete rivederli nel programma dei Gilet Gialli. Questo distingue VOX da Ciudadanos, che appare come un partito globalista europeista, e dal PPE che, un po’ come Forza Italia, è prono al potere tedesco. Comunque qualcosa inizia a muoversi anche in Spagna, e vedremo dove andrà.

 


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