Economia
Anche Debenedetti si arrende e regala Il Domani. Finisce la benzina svizzera?
De Benedetti stacca la spina a “Il Domani”: dopo milioni di perdite, regala il quotidiano anti-Meloni a una fondazione. Ma con soli 4 milioni di dote, e il futuro è già scritto
Perfino per Debenedetti la lotta contro il governo ha un prezzo limite. Dopo anni di perdite coperte a suon di milioni decide l’ultimo passo: regala, letteralmente, Il Domani, la sua ultima creatura, ad una fondazione che viene dotata di quattro milioni di capitale, proprio in occasione del suo quinto compleanno.
Quindi il quotidiano di lotta anti-centrodestra diventa veramente, almeno in teoria, indipendente, ma anche viene ad avere una data di scadenza: finiti i quattro milioni di dotazione della fondazione non ci sarà più nessuno a cui chiedere ricapitalizzazioni.
Questo, in altre società, non sarebbe un problema, ma per quella che possiede Il Domani lo è: partito con 10 milioni di dotazione finanziaria nel 2020, non solo ha bruciato queste risorse finanziarie, ma ha anche accumulato 10 milioni di debito, secondo quanto riportato da Affari Italiani.
Anche per Debenedetti il quotidiano di feroce lotta antimeloniana sta diventando uno sfizio troppo costoso, che non può esser mantenuto, anche perché la politica di contenimento dei costi non ha avuto il successo sperato. D’altro canto il numero dei lettori non decolla: evidentemente la linea di lotta alla Meloni non paga, soprattutto quando due terzi della stampa italiana sono schierati in funzione scettica o chiaramente anti-governativa. A cosa serve una copia di Repubblica, la Stampa o Corriere, quando ci sono gli originali?
Tutto questo avviene in un quadro in cui i giornali cartacei si avviano all’estinzione: se ne vendevano sei milioni di copie nel 2000, si era scesi a 1,84 milioni nel 2020, ora stiamo rapidamente scendendo sotto il milione. Le vendite online crscono, ma non a sufficienza da poter compensare le perdite della versione cartacea. In un mondo di social ci sono 100 modi diversi, e migliori, per informarsi, piuttosto che leggere un giornale che, alla fine , dice tutti i giorni la stessa cosa.
Con la dotazione di 4 milioni Debenedetti mette un freno definitivo al suo investimento ne Il Domani che, a questo punto, ha il tempo contato. Magari potrebbe cercare nuovi lettori cambiando linea politica, parlando dei problemi veri degli italiani, cercandone le cause, ma sarebbe un’evoluzione un po’ eccessiva per un giornale che sa dire solo “Cattiva Meloni”.
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