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L’analisi del mercato assicurativo: tendenze in Italia e nel mondo

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Il mercato assicurativo negli ultimi venti anni ha subito una continua evoluzione.

A muovere le fila sono stati elementi quali l’innovazione e la liberalizzazione, sollecitati da un principio fondamentale qual’è quello della concorrenza.

Il canale delle agenzie ha perso appeal nella fetta del mercato europeo. Unica eccezione il ramo danni in Italia, che cresce ancora prevalentemente nel canale agenziale.

La rete dei broker ha dalla sua una certa stabilità. Le quote di mercato sono rimaste quasi invariate, si conta soprattutto una percentuale di perdite nel settore dei prodotti assicurativi del ramo danni.

Anche il canale dei broker ha un’eccezione ed è rappresentata dal ramo vita del mercato olandese.

Nel Regno Unito e in Olanda i comparatori on line sono cresciuti molto, ai danni delle realtà tradizionali.

In fatto di vendita diretta a subire un calo evidente sono soprattutto le agenzie collocate in Italia, Spagna e Francia. I motivi vanno ricercati nello sviluppo dell’innovazione tecnologica e nelle nuove normative.

Internet ed i comparatori on line hanno consentito di ridurre i prezzi, permettendo ai consumatori una ricerca delle polizze in totale autonomia ed estrema attenzione alla qualità.

Il mercato assicurativo in Italia

Osservando da vicino il mercato italiano salta all’occhio il grande cambiamento, di cui è stato oggetto soprattutto il ramo vita, che ha visto prevalere il ruolo delle banche rispetto a quelle delle agenzie.

Se nei primi anni ’90 le banche-assicurazioni potevano godere del 15% dei premi nel ramo vita, oggi la percentuale si attesta oltre il 70%.

Il ruolo delle agenzie si è indebolito un po’ in tutti i segmenti, anche se la loro presenza è ancora forte.

Gli agenti vantano ancora un buon margine di successo, grazie soprattutto all’ampia diffusione sul territorio.

Fra i principali gruppi assicurativi italiani spiccano:

  • il gruppo RAS
  • il gruppo Reale Mutua
  • il gruppo Generali
  • il gruppo Toro Assicurazioni
  • il gruppo Fondiaria-Sai.

L’Italia – come si legge negli ultimi dati resi noti dall’Ania – è collocata al quarto posto in Europa e al settimo posto nel mondo in fatto di raccolta premi, e vanta una quota di mercato del 3,6% come nel 2014.

L’incidenza dei premi (danni e vita) sul Prodotto Interno Lordo si è assestata sul 9,0%.

In Italia il premio medio per abitante (danni e vita) è pari a 2.434 euro, e risulta inferiore a quello che si evidenzia nei principali paesi industrializzati, ma é leggermente superiore a quello della Germania.

Secondo gli ultimi dati Ania il “78,6% delle polizze nel settore danni è stato venduto attraverso

il canale agenziale”.

L’Ania stima un 24,9% dei premi del canale agenziale, originata in realtà dal canale broker.

Il mercato assicurativo nel mondo

Per osservare da vicino la tendenza del mercato assicurativo su scala mondiale è utile scorrere un report come quello proposto da Swiss Re presenta su Sigma.

Partendo da un dato su tutti si apprende che è la Svizzera il paese che vanta la più alta densità assicurativa.

Il tasso di sviluppo assicurativo risulta più elevato nelle economie più deboli.

Questo aspetto dipende dal fatto che la crescita economica è più intensa nei paesi emergenti.

Negli ultimi dieci anni, a partire dalla crisi del 2008, che ha iniziato a colpire un po’ tutti i paesi e soprattutto gli Stati Uniti e a seguire l’Europa, la crescita media del PIL mondiale è stata caratterizzata dal 2,8%.

Nel 2016 gli analisti hanno evidenziato che la raccolta premi mondiale ha potuto contare su un rialzo del 4,4%.

Si parla di una raccolta globale che ha raggiunto quota 3.650 miliardi di euro, ad esclusione del ramo salute.

A supportare la crescita della raccolta premi sarebbe il mercato assicurativo cinese al quale, con tutta probabilità, si deve la metà della crescita mondiale.

Lo sviluppo dell’economia cinese ha quindi fatto da effetto traino, consentendo al mercato assicurativo di crescere come non succedeva dal 2008.

La spesa pro capite delle realtà emergenti dovrà comunque compiere ancora molta strada prima di raggiungere il tetto medio, che i paesi sviluppati riservano alla spesa assicurativa.

I segnali d’un percorso di crescita sono decisamente evidenti come dimostrano i numeri della Cina, che ha superato l’Austria in fatto di tasso di penetrazione assicurativa, e sta raggiungendo la portata del mercato assicurativo in Germania.

Se da un lato la Cina sta crescendo stabilmente il rovescio della medaglia è rappresentato dal calo che interessa il ramo assicurativo Vita, un po’ in ogni angolo del globo.

L’Europa Occidentale deve fare i conti con un decremento dell’1,2%.

Un calo che ha caratterizzato anche i mercati dell’Europa Orientale, dove le quote più basse sono ad appannaggio della Repubblica Ceca e della Polonia, ed incredibilmente il mercato assicurativo dell’Australia.

Crescono, come già evidenziato, i mercati emergenti dell’Asia, fra cui spiccano realtà come Indonesia, India e Vietnam, a cui si accodano territori come quello russo e turco.

Crescite interessanti anche negli Stati Uniti d’America.

 


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