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“Ambiguità…” di Raffaele SALOMONE MEGNA

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La gestione dei migranti su suolo italiano è sempre più sconcertante.
E sconcertanti sono le dichiarazioni dei corifei e dei sicofanti a sostegno del regime che ha causato questa situazione. Possiamo dire che le affermazioni di costoro si adeguano all’evolversi della congiuntura.

Infatti, quando il fenomeno ha cominciato ad assumere le dimensioni di una vera e propria migrazione biblica, circa sei-otto mesi or sono, gli aedi del governo ci dicevano che non c’era da preoccuparsi, perché la stragrande maggioranza degli approdati sulle coste italiane era di transito, dal momento che i migranti ambivano ad andare nell’Europa del nord.
Era quella la prima fase.
Ogni giorno dai vari canali televisivi i più svariati “maitre à penser” ripetevano che il problema era europeo e che sarebbe intervenuta l’Europa.
La solidarietà europea purtroppo non si è vista.
Dovremmo dire, come al solito, che alcune dichiarazioni, senza escludere quelle di facciata di stile deamicisiano quale ad esempio “ Garrone tu sei un’ anima nobile”, infastidiscono per la sfrontatezza (rectius presa per i fondelli).

I migranti, infatti, non sono stati ricollocati, se non in misura risibile, in altri stati e sono e rimarranno in Italia.
Per fugare qualsiasi dubbio in proposito, Austria e Francia presidiano addirittura le loro frontiere per evitare ingressi e frau Merkel ha accolto esclusivamente gli ingegneri siriani.
Soltanto quei quattro scalzacani che mal ci governano potevano pensare diversamente, nonostante la nostra storia recente dicesse il contrario.
L’Italia è stata e sarà sempre da sola ad affrontare i problemi.

E’ stata sola per il caso dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti illegalmente in India per più di quattro anni.
Nuovamente sola per il caso di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano seviziato ed ucciso in Egitto quasi certamente dalla polizia segreta.
Vorrei ricordare che al giovane è stato mozzato un orecchio, ustionato il naso e varie parti del corpo e che gli inquirenti egiziani avevano inizialmente attribuito la causa del decesso ad un incidente stradale.
Giustamente nel mese di aprile 2016 la Farnesina richiama il proprio ambasciatore al Cairo in segno di protesta, unico atto degno di nota del Governo Renzi.

Ma cosa fanno gli altri membri dell’Unione Europea nei confronti dell’Egitto? Nulla, assolutamente nulla.

Fatto questo breve excursus sulla solidarietà europea, tra l’altro vietata addirittura per statuto in ambito economico, cosa si inventano a questo punto i sostenitori del Governo e di Bruxelles per giustificare una gestione della vicenda da incapaci?
L’oikoumene.

E’ questa la seconda fase.
Noi italiani dobbiamo soccorrere tutti, oves, boves et universa pecora, perché è eticamente giusto.
Si mette così sullo stesso piano chi fugge dalle persecuzioni e dalla guerra all’Isis (pochi) con chi fugge dalla fame e dalle carestie, causate dalle stesse prescrizioni economiche liberiste che si stanno attuando in Italia (numeri, invece, ingentissimi).

Questa posizione viene anche suffragata dalle dichiarazioni di Papa Francesco, che dall’alto del soglio pontificio ricorda a tutti i cristiani che anche “Gesù fu profugo”.
Ma pure questa giustificazione, dopo il primo rilevante impatto mediatico, comincia a non convincere più.
D’altronde, i numeri sono numeri e quando è troppo è troppo.

Si passa allora alla fase terza.
I migranti sono necessari.
Lo dice in più di una dichiarazione Tito Boeri, purtroppo presidente dell’INPS, ma sta anche scritto nel DEF presentato ad aprile dal Governo Gentiloni.
Ma a questo punto la posizione dei filo governativi ad ogni costo diventa quanto mai ambigua: l’accoglienza è filantropia o mero calcolo economico?

La conclusione credo che sia un’altra e ancora più avvilente: gli italiani sono in mano a quattro “cazzari pericolosi” che, pur di salvare e perpetuare il proprio potere, passerebbero sul cadavere delle proprie madri.
Cari compatrioti, stringiamoci a coorte! Ma non pronti alla morte!

Raffaele SALOMONE MEGNA


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