Attualità
Airbus testa il rifornitore in volo autonomo. Possibile rivoluzione per il volo militare e civile
Airbus ha annunciato di aver completato il secondo ciclo di test del suo dimostratore di rifornimento in volo completamente autonomo chiamato Auto’Mate, una tecnologia che si prevede avrà un ruolo cruciale nei settori della difesa e dell’aviazione civile.
Dopo un primo test di volo all’inizio di quest’anno, questo secondo test di volo ha studiato l’uso di sensori di navigazione basati sull’intelligenza artificiale e di algoritmi migliorati per il volo autonomo in formazione. “Per la prima volta abbiamo testato le tecnologie per il rifornimento autonomo aria-aria basate sul controllo e la guida di più droni dall’aereo Multi Role Tanker Transport (MRTT)”, ha scritto Airbus in un post su Linkedin.
Con Auto’Mate, il gigante dell’aviazione mira a ridurre il carico di lavoro dell’operatore, in modo da ridurre l’affaticamento dell’equipaggio e gli errori umani, i costi di formazione dell’equipaggio e garantire operazioni più efficaci, oltre a migliorare la sicurezza e l’affidabilità, secondo Airbus.
Caccia alla magiore efficienza
Il progetto avviato dalla business unit Airbus Defence and Space in collaborazione con Airbus UpNext, la filiale dell’azienda che si occupa di innovazione, mira a migliorare la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza delle missioni di rifornimento in volo.
Secondo il team, le procedure di rifornimento in volo richiedono un coordinamento meticoloso tra l’equipaggio di un’aerocisterna e il pilota dell’aereo ricevente. D’altra parte, i sistemi autonomi offrono il potenziale per migliorare l’efficacia delle operazioni, consentendo trasferimenti di carburante in condizioni di scarsa visibilità. Inoltre, l’adozione di tecnologie autonome può contribuire a ridurre i costi di formazione degli equipaggi di volo.
Airbus sostiene che grazie all’automazione del rifornimento in volo, un’aerocisterna può assumere il comando di un aereo “ricevitore” da una distanza considerevole, guidandolo e controllandolo autonomamente nella posizione corretta per il trasferimento del carburante. Questo include l’avvio dell’effettivo trasferimento di carburante attraverso la sonda di rifornimento dell’aerocisterna, che culmina in una manovra di separazione sicura al termine dell’operazione.
Altrettanto significativa è la tecnologia Auto’Mate, che apre la strada al rifornimento in volo di veicoli aerei da combattimento senza equipaggio, compresi i droni.
“Le tecnologie sono importanti anche per far progredire il team con equipaggio e senza equipaggio e per le future operazioni delle forze aeree in cui i caccia e gli aerei da missione voleranno insieme a sciami di droni (come nel Future Combat Air System)”, ha dichiarato Airbus in un post su Linkedin.
Attenzione alle tecnologia utilizzate
Per far progredire il rifornimento autonomo in volo, Airbus si sta concentrando su tre componenti tecnologiche chiave: l’utilizzo di varie telecamere con diverse risoluzioni e campi visivi, il posizionamento globale satellitare ad alta precisione e i sensori LiDAR, tutti integrati con algoritmi di intelligenza artificiale.
Inoltre, gli ingegneri di Airbus si stanno concentrando sul miglioramento delle reti di comunicazione intra-volo e sullo sviluppo di algoritmi di controllo cooperativo e di prevenzione delle collisioni. Sfruttando la propria esperienza nel settore, Airbus si appresta a compiere il passo successivo nel campo del rifornimento aereo. Il suo primo veicolo, l’A310 MRTT (Multi Role Tanker Transport), è entrato in servizio nel 2004, seguito dall’A330 MRTT di nuova generazione.
“L’A330 MRTT posiziona Airbus come leader nel settore del trasporto multiruolo con autocisterne, essendo già stato pioniere di progressi come l’uso del controllo fly-by-wire per la sonda di rifornimento e lo sviluppo di un sistema digitale 2D/3D ad alta definizione per una migliore visualizzazione da parte degli operatori di rifornimento”, si legge in un comunicato.
Airbus sta attualmente elaborando ordini per oltre 60 A330 MRTT destinati alla NATO e a Paesi come Australia, Regno Unito, Arabia Saudita e Singapore.
I piani di Airbus per aggiungere capacità di rifornimento autonomo agli MMRT ne potenzieranno le capacità, contribuendo a potenziare vari dispiegamenti militari e operazioni umanitarie. Se il primo passo è militare, però in un futuro, se la tecnologia fosse assolutamente sicura, nulla impedirebbe che sia utilizzata anche per il volo civile, creando delle vere e proprie stazioni si servizio volanti e aumentando anche l’autonomia degli aerei passeggeri.
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