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Difesa

Airbus e Kratos: Droni AI Valkyrie per la Difesa tedesca ed europea

Airbus e Kratos uniscono le forze per integrare l’AI nel drone Valkyrie XQ-58A, potenziando la difesa europea con velivoli da combattimento collaborativi. Scopri il futuro dei droni militari.

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Airbus Defence and Space e l’americana Kratos Defense and Security Solutions hanno siglato una partnership strategica. L’accordo prevede l’integrazione di un sistema di missione sviluppato da Airbus nel drone Kratos XQ-58A Valkyrie, con l’obiettivo di fornire una piattaforma pronta al combattimento per la Bundeswehr (aeronautica militare tedesca) entro il 2029.

Il drone XQ-58A Valkyrie

Il Valkyrie XQ-58A è un drone a bassa osservabilità, lanciabile da rotaia, capace di operare in autonomia o in coordinamento con aerei da caccia. Con un peso massimo al decollo di tre tonnellate, può raggiungere altitudini fino a 13.700 metri e ha un’autonomia di 4.800 chilometri. Il sistema di missione di Airbus, grazie alla sua architettura agnostica, cioè flessibile ed adattabile a diversi sistemi, può essere integrato con piattaforme con e senza pilota, attuali e future, ampliando le capacità delle forze europee.

L’importanza della collaborazione

Mike Schoellhorn, CEO di Airbus Defence and Space, ha sottolineato l’urgenza espressa dai clienti per velivoli da combattimento collaborativi, sia sacrificabili che non, in un contesto geopolitico in evoluzione. Questa partnership punta ad accelerare la capacità di difesa europea e a rafforzare i legami transatlantici della NATO.

Eric DeMarco, CEO di Kratos, ha evidenziato l’economicità e le prestazioni in combattimento del Valkyrie, testato in volo dal 2019. La collaborazione con Airbus porterà a una variante del Valkyrie ottimizzata per le missioni europee.

Il ruolo dell’IA nei droni militari

Il drone Valkyrie è concepito come un “fedele gregario” (loyal wingman), equipaggiato con un sistema di controllo basato sull’intelligenza artificiale. Questo sistema AI è significativamente più leggero ed economico rispetto ai sistemi di supporto vitale per un pilota umano, pur offrendo prestazioni comparabili nel pilotaggio e nell’esecuzione delle missioni.

Alcuni progetti futuri prevedono velivoli standardizzati che possano operare sia con pilota umano (come caccia di sesta generazione) sia come gregari fedeli controllati dall’IA. BAE Systems, ad esempio, prevede che il suo Tempest, cioè la sua parte del progetto GCAP,  sarà in grado di operare in entrambe le configurazioni, cioè come loyal wingman o come aereo pilotato.

Test statunitensi per i droni da combattimento collaborativi

L’aeronautica militare statunitense ha avviato i test a terra per due veicoli aerei da combattimento senza pilota (UCAV), sviluppati nell’ambito del programma Collaborative Combat Aircraft (CCA). I veicoli di prova, denominati YFQ-42A e YFQ-44A, sono sottoposti a test su sistemi di propulsione, avionica, integrazione dell’autonomia e interfacce di controllo a terra presso la base aerea di Beale in California. I voli di prova sono previsti entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di mantenere gli aerei in condizioni di pronto volo.


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