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AIR BERLIN VA IN CONCORDATO. LA CRISI DELLE LINEE AEREE LEGATE AD EITHAD

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La linea aerea low cost Air Berlin, di proprietà di Etihad, ha dichiarato bancarotta. Dopo anni di perdite molto sensibili ed il rifiuto da parte della compagnia degli Emirati di proseguire nel suo finanziamento non c’era altra decisione possibile.

Questo ha rischiato di lasciare milioni di viaggiatori tedeschi in vacanza a piedi: infatti la dichiarazione di insolvenza avrebbe cancellato immediatamente le autorizzazioni di volo ed automaticamente cancellato i relativi voli, lasciando migliaia di turisti tedeschi in gravi difficoltà negli aeroporti di mezza Europa  A questo punto il governo federare è intervenuto molto all’italiana con un prestito ponte per 150 milioni che però, al contrario di Alitalia, non è destinato a garantire la continuità aziendale in attesa di un compratore, ma semplicemente a far viaggiare i tedeschi sino a metà novembre. Se poi non interverrà un nuovo compratore, presumibilmente Lufthansa, la compagnia chiuderà in modo definitivo

Air Berlin nasceva 37 anni fa come società di charter da e per Berlino, ancora divisa. L’iniziativa era stata di un ex pilota Pan Am ed era cresciuta con i voli prima charter e poi shuttle per le Baleari. Quindi era cresciuta con le acquisizioni di Niki Air (linea aerea di Niki Lauda) e LUT. La crisi del 2007 e una gestione confusa, che alternava espansione ed austerità l’hanno portata ad una prima crisi ed all’entrata di Etihad, che però, come per Alitalia, non si è dimostrata chiarificatrice. Nelle linee aeree pare prevalere  la crescita interna, con strutture omogenee come Emirates, piuttosto che l’assimilazione di corpi diversi. Quattro anni di forti perdite hanno portato alla situazione attuale .

Il governo tedesco non intende intervenire per cui ci sono solo TUI e Lufthansa che possono ricevere la patata bollente. Comunque il mercato tedesco si avvia ad essere monopolistico.

 

 


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