Aereo militare cinese per l’intelligence elettronica entra nello spazio giapponese. Una mossa non vista da tempo

In uno sviluppo senza precedenti, un aereo militare cinese Y-9 per la raccolta di informazioni è entrato per la prima volta nello spazio aereo giapponese, costringendo la Forza aerea di autodifesa giapponese (JSDAF) a far decollare i jet da combattimento in risposta alla violazione.

Condannando fermamente la mossa, il Ministero della Difesa giapponese (MoD) ha dichiarato che uno degli aerei militari cinesi Y-9 per la raccolta di informazioni è entrato brevemente in territorio giapponese vicino alle isole Danjo, al largo della prefettura di Nagasaki, il 26 agosto tra le 11:29 e le 11:31 del mattino.

In una dichiarazione rilasciata dopo l’incidente, il ministero ha affermato che l’aereo cinese ha “confermato di aver violato lo spazio aereo territoriale delle isole Danjo nella prefettura di Nagasaki” e che ha inviato “jet da combattimento su base di emergenza”. Le isole Danjo sono un insieme di piccoli isolotti nella regione meridionale di Nagasaki, nel Mar Cinese Orientale. Ecco una mappa dell’area:

Il ministero ha affermato che le Forze di autodifesa aerea giapponesi (JSDAF) sono intervenute e hanno “lanciato avvertimenti” agli aerei. Tuttavia, secondo un rapporto della NHK, una società di radiodiffusione giapponese, non sono state impiegate armi, compresi i razzi, durante l’allerta.

Si tratta della prima intrusione di un aereo militare cinese nello spazio aereo giapponese.

Sebbene la Cina non abbia commentato l’intrusione, il vice ministro degli Esteri giapponese, Masataka Okano, ha convocato l’incaricato d’affari dell’ambasciata cinese a Tokyo per presentare una “ferma protesta”.

Il ministero ha sottolineato ai funzionari cinesi l’importanza di garantire che un simile incidente non si ripeta. In risposta, i funzionari cinesi hanno dichiarato che “riferiranno la questione al loro Paese”.

L’intrusione giunge nel contesto dell’intensificarsi dell’attività militare cinese nei pressi del Giappone negli ultimi tempi. A marzo, un veicolo aereo senza pilota (UAV) cinese WZ-7 ad alta quota e lunga resistenza ha intrapreso manovre di volo sopra il Mar del Giappone. Qui abbiamo avuto l’incursione di un aereo per la guerra elettronica, lo Shanxi Y-9. un vero e proprio aereo spia.

I rapporti e gli osservatori militari hanno inoltre sottolineato che su entrambi i lati della fusoliera posteriore, il velivolo era dotato di due grandi antenne di supporto elettronico/misure di intelligence elettronica (ESM/ELINT) di forma rettangolare. L’aereo presentava anche un’antenna di comunicazione satellitare (SATCOM) sopra la fusoliera centrale e un’antenna ESM a forma di piatto ovale in cima alla pinna verticale.

Non è il possibile che la penetrazione sia stata voluta proprio per causare le reazioni giapponesi e registrare il tipo di traffico radio che viene attivato da questo tipo di accadimenti.

Ecco le foto prese dai caccia giapponesi:

Shanxi Y-9 intercettato nei pressi del Giappone

A maggio, il WL-10, un veicolo aereo senza pilota di ultima generazione progettato per missioni ad alta quota e di lunga durata, ha completato i voli sopra il Mar Cinese Orientale. In entrambi i casi, la JSDAF ha schierato i suoi jet da combattimento.

Cina e Giappone rimangono coinvolti in una disputa territoriale che coinvolge le isole Senkaku. In passato, i pescherecci cinesi e le navi della guardia costiera giapponese si sono scontrati sul gruppo di isole isolate, facendo aumentare le tensioni diplomatiche. Due aerei cinesi non militari – un aereo a elica e un piccolo drone – sono entrati nello spazio aereo giapponese vicino alle isole Senkaku, rispettivamente nel 2012 e nel 2017.

Questo caso però è molto diverso: non parliamo delle lontane isole Senkaku, contestate fra più paesi, ma della madrepatria giapponese. La Cina non ha commentato, ma appare ovvio che questo sia un ulteriore incremento della tensione in estremo oriente.