Attualità
Aerei turchi e greci si puntano e quasi si sparano. Il conflitto nell’Egeo si allarga
Il confronto greco-turco, o meglio blocco occidentale-blocco turco, si sta complicando e si avvicina sempre più ad un punto di non ritorno. Come mostrato dalla stessa aeronautica turca in un video i caccia di Ankara hanno intercettato e puntato 5 caccia greci che stavano spostandosi da Creta a Cipro, quindi nella’era EEZ dei due paesi, ma che la Turchia considera propria e che ha dichiarato “Di esclusione” con un bollettino Navtex.
Si vede chiaramente un caccia F-16 greco puntato dai caccia turchi. Ora c’è un nuovo Navtex, che interessa il mare fra Rodi e Cipro dal 29 agosto al 11 settembre : un’area greco-cipriota che viene occupata, in modo illegittimo dal punto di vista greco-europeo, con esercitazioni di fuoco e per un lungo periodo di tempo. Cosa, se non un’operazione del genere , può essere una provocazione per Atene?
Gli schieramenti intanto si allargano: infatti se la Turchia può contare sul Qatar (con cui condivide la nuova base a Misurata, da cui sono stati cacciati gli italiani….) e su Sarraj, Grecia e Cipro contano sulla Francia, che ha inviato un paio di caccia Rafale, e sugli Emirati Arabi Uniti che hanno inviato 4 caccia F16.
Una cosa curiosa dal punto di vista tattico è che si affrontano praticamente quasi solo caccia americani: i greci utilizzano gli F16 in massima parte, così come i turchi, mentre anche gli Emirati Arabi invieranno lo stesso tipo di caccia, anche se in una versione più avanzata realizzata ad hoc per loro.
Una provocazione forte come il Navtex turco, ha cui i greci hanno risposto con l’affermazione del mare territoriale a 12 miglia, che blocca le coste turche, rischia di portare veramente ad uno scontro a fuoco. Tutte e due le parti si sono spinte troppo avanti, uno dei due terrà il terreno l’altro no. Per deciderlo si rischia di arrivare ai missili.
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