Seguici su

Attualità

Accordi di Giorgia Meloni in Arabia Saudita: Una Ripresa del Sostegno Pubblico all’ Export che fa ben sperare (di Marco Minossi)

Gli accordi conclusi fra Italia e Arabia Saudita durante l’ultima visita del presidente del Consiglio aprono la strada a nuove opportunità

Pubblicato

il

Durante la visita ufficiale in Arabia Saudita, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha siglato una serie di accordi del valore atteso di 10 miliardi di euro, volti a rafforzare le relazioni economiche tra l’Italia e il Regno Saudita, creando opportunità concrete per le imprese italiane nel mercato mediorientale. Questi accordi sono destinati a promuovere l’export italiano, in particolare in settori chiave come meccanica, tecnologie innovative, agroalimentare, turismo e cultura.

Prima di ulteriori considerazioni, va quindi preso atto che riprende finalmente il grande sostegno pubblico all’ export da parte del sistema-paese, dal momento che il Governo è uno dei quattro attori fondamentali, ancorchè quello dell’impulso decisivo, che operano su questa linea di supporto strategico. Di solito infatti l’Agenzia ICE per la promozione, il gruppo assicurativo Sace per le garanzie e le assicurazioni dei crediti e degli investimenti all’estero, la Simest, merchant bank del gruppo CDP per i crediti export e il finanziamento degli investimenti oltre confine (es. Joint o Sole Venture) intervengono attivamente di pari passo, portando ognuna un contributo professionale e finanziario di alto peso e livello, indispensabile soprattutto per le PMI e i distretti industriali.

Ci piace ricordare che Il sostegno pubblico all’export è stato il fiore all’occhiello della politica industriale italiana dai tempi di Enrico Mattei (figura che, come sappiamo, ispira l’azione di Meloni sul Made-in-Italy e sulla cooperazione), passando per il Ministro del commercio estero Rinaldo Ossola; ha avuto poi un impulso decisivo con i governi Craxi, fino alla riforma della materia attuata nel 1998 da un altro grande titolare del dicastero per le esportazioni e gli investimenti, Augusto Fantozzi.

Antecedenti a questa collaborazione istituzionale voluta e firmata dal primo ministro italiano in persona, dalla regione delle Marche da cui scriviamo  non possiamo dimenticare due ottimi esempi di case-history: l’export di attrezzature fitness da parte di Panatta Sport, azienda italiana di punta nel settore, che ha recentemente ottenuto una commessa significativa dall’Arabia Saudita, che prevede la fornitura di 27 container completi di attrezzature tecnologicamente avanzate per nuovi centri sportivi e strutture di wellness nel paese del Golfo. Questo ordine segna un passo molto importante nell’espansione dell’azienda, che ha saputo valorizzare la qualità e l’innovazione delle sue macchine per conquistare il mercato saudita, e ci auguriamo soprattutto che abbia fissato una bella bandierina sulla necessità di fare focus e destinare risorse e competenze anche sulle PMI, non solo sui grandi gruppi.

Un altro esempio emblematico è quello di IMT Industria Meccanica Trivelle che, da diversi anni prima di questi accordi tra Italia e Arabia Saudita, ha incrementato le sue esportazioni di grandi macchinari di movimento terra per l’industria edile, geotecnica e delle ricerche idriche. IMT, specializzata nella produzione di trivelle e macchinari per la perforazione, non soltanto ha trovato da tempo nuove opportunità nel vasto mercato saudita, dove la domanda di tecnologie avanzate per i grandi cantieri è in costante crescita, ma ha saputo costruire pacchetti di ingegneria finanziaria per gestire al meglio gli incassi ed operare a rischio zero su commesse davvero rilevanti.

Questi esempi dimostrano come gli accordi economici tra Italia e Arabia Saudita possano aprire nuove porte per le imprese italiane, consentendo loro di esportare prodotti di alta qualità e competere in mercati internazionali sempre più globalizzati, ma anche dalle forti peculiarità politiche, culturali, climatiche e di utilizzo. Il lavoro di Meloni in Arabia Saudita rappresenta così un passo fondamentale nel rafforzare i legami commerciali e promuovere il Made in Italy nel mondo.

Questo è nello specifico il quadro settoriale di riferimento che ne è stato e ne sarà oggetto:

  1. Energia e sostenibilità: Gli accordi hanno posto particolare focus sulla transizione energetica, con la cooperazione in ambito energie rinnovabili, efficienza energetica e tecnologie verdi. L’Italia, con la sua esperienza, ha l’opportunità di collaborare con l’Arabia Saudita nel contesto delle sue ambiziose iniziative per diversificare la propria economia e ridurre la dipendenza dal petrolio.
  2. Infrastrutture e costruzioni: L’Arabia Saudita sta investendo enormemente in grandi progetti infrastrutturali, come il programma “Vision 2030” che mira a modernizzare e diversificare l’economia del paese. L’Italia, con il suo know-how nel building ed engineering, e le sue job-references internazionali, è ben posizionata per partecipare a questi progetti e fornire know-how tecnico.
  3. Tecnologia e innovazione: Un altro settore chiave per gli accordi riguarda la tecnologia, con particolare attenzione alla digitalizzazione, innovazione tecnologica e intelligenza artificiale. L’Italia, con le sue imprese high-tech, e le sue start-up innovative, ha l’opportunità di entrare nel mercato saudita offrendo soluzioni avanzate in vari ambiti tecnologici.
  4. Agricoltura e alimentazione: la nostra economia ha una tradizione consolidata nel Food  e nei relativi scambi commerciali, e gli accordi con l’Arabia Saudita puntano a favorire l’export di prodotti agroalimentari italiani di alta qualità, nonché a collaborare in ambito agricolo per migliorare la sicurezza alimentare.
  5. Turismo e cultura: Un altro ambito rilevante, con la promozione di scambi culturali e di turismo sostenibile. L’Italia ha molteplici opportunità di collaborare con l’Arabia Saudita, che sta cercando di sviluppare il suo settore turistico nell’ambito di Vision 2030.
  6. Sanità e biotecnologie: Gli accordi comprendono anche collaborazioni nel campo della sanità, con l’intento di condividere competenze in biotecnologie e medicina avanzata, contribuendo così alla modernizzazione del settore sanitario saudita.

Questi comparti strategici sono stati al centro della visita di Giorgia Meloni, che ha cercato di rafforzare le relazioni economiche e stimolare gli scambi commerciali con l’Arabia Saudita, promuovendo così nuove opportunità per le imprese italiane di espandere la loro presenza in un mercato in forte crescita.

Non resta altro che monitorare gli sviluppi concreti di tali “memorandum of uderstanding” bilaterali istituzionali, tenendo presente che almeno un altro player potrebbe essere chiamato o voler intervenire per condividere e supportare tali obiettivi di mission e di profitto: il sistema bancario con eventuali linee di credito open ex Dlsg. 143/98, e mediante finanziamenti e plafond agevolati; le società finanziarie private specializzate nel Forfaiting, lo sconto all’estero di titoli di credito internazionali complessi, mai sufficientemente conosciuto e utilizzato.

Marco Minossi


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento