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Abbiamo bisogno dei Gilet Gialli anche in Italia? Lo vedremo presto. Nel frattempo il Francia Macron-Pinochet affonda.

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Quello che succederà il prossimo sabato è un grande punto interrogativo. In generale possono accadere tre fatti:

a) la partecipazione sarà minima perchè i francesi, soddisfatti dalla sospensione dell’aumento dei carburanti, spaventati dalle violenze e blanditi del governo, se ne staranno a casa;

b) la partecipazione sarà massiccia, ma composta principalmente da casseur, per cui tutto s risolverà in una questione di ordine pubblico, in scontri fra la polizia ed i militari contro una numerosa, ma insensata e minoritaria, minoranza di  teppisti.

c) La partecipazione sarà massiccia e verrà anche fette delle classi medie, degli anziani, degli studenti e dell’apparato dello stato, ed a questo punto il risultato è tutt’altro che scontato. In questo caso il risultato è completamente non prevedibile, e potrebbe anche essere sconvolgente. La polizia sparerà agli anziani? E l’Armée , la “Grande Mute”?  Se ci scapperanno altri morti, come evolverà la situazione?

Macron è ai minimi storici per quanto riguarda l’approvazione popolare. Circa un francese su 5 lo appoggia:

Inizia una repressione “Pinochet Style” o “Videla Style” con 700 fermi fra i liceali che protestano, per impedire che la loro manifestazione si fonda con quella dei Gilet Gialli. Vi rendete conto di quanti siano 700 fermi? Macron avrà mobilitato gli stadi?

Del resto il liberale “Scuola di Chicago” zio Augusto alla fine viene dalla stessa scuola di Macron, cioè quella del neoliberismo estremo, del Fondo Monetario Internazionale, del rifiuto delle politiche espansive e keynesiane, Tutte cose che si può fare solo se si ha dalla propria parte la forza bruta . Questo era il Cile di Pinochet:

Questa la Francia europeista di Macron, guardate ed inorridite:

 

 

Ci sono anche casi di vera e propria insubordinazione, come questi vigili del fuoco che protestano cantando la Marsigliese di fronte alla polizia:

 

Vedremo sabato cosa succederà , per ora si parla di 80 mila gendarmi e militari mobilitati.

Il fronte ultraliberista però si sta rompendo. Oggi “Le Figarò“, giornale vicino ai Repubblicani, gli ex gollisti, ha pubblicato un pezzo di Coralie Delaume che ha un titolo chiarissimo e , fino a iri, impensabile per un mass media di questo genere:

Gilets jaunes : « Macron a les pieds et les poings liés par l’Union européenne »

Gilet Gialli: “Macron ha le mani ed i piedi legati dall’Unione europea”.

Si parla dell’impossibilità di effettuare politiche espansive all’interno dell’area euro, dove le domande, evidentemente ritenute ragionevoli, dei Gilet Gialli non possono trovare soddisfazione.

Del resto il secondo capoverso ha un titolo che non si presta a fraitendimenti:

“Il ne peut y avoir de démocratie dans le cadre de l’Union européenne”

“Non può esserci democrazia nei limiti dell’Unione europea”

Immaginate se domani il Corriere o Repubblica pubblicassero un articolo del genere. Sarebbe l’ammissione di un fallimento epocale, quale si sta rivelando l’euro.

Abbiamo bisogno dei Gilet Gialli in Italia? Sicuramente non di quelli dei primi due tipi, magari invece avremmo bisogno di un po’ di “Giallo” del terzo tipo, per causare una seconda ondata che spazzi via i rimasugli di un potere marcio, ma ancora pervasivo.

 

 


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